Infezioni provocate dall’azione di batteri, funghi, virus, sono all’ordine del giorno. Sappiamo però che la loro insorgenza può essere scongiurata anche grazie ad una corretta igiene personale. Ad esempio, lavarsi le mani, specie dopo essere entrati in contatto con superfici ed oggetti di uso comune, riduce il rischio di contrarre patologie infettive.
Tutte le regioni corporee possono essere interessate da processi infettivi: una scarsa igiene intima può essere la causa di infezioni dell’apparato riproduttivo femminile e maschile. I patogeni possono indurre una reazione infiammatoria a livello delle aree colpite, generando dolore e irritazione. È il caso della balanite, un’infiammazione piuttosto comune e fastidiosa, da non trascurare per evitare l’insorgenza di potenziali complicanze.
Scopriamo come riconoscere la balanite, quali sono le cause che la innescano e quali rimedi adottare nel caso si manifesti.
Indice
Che cos’è la balanite
La balanite è un’infiammazione a carico del glande (testa del pene). Spesso, in concomitanza con la balanite si può verificare la balanopostite, ovvero un’infiammazione che coinvolge sia il prepuzio sia il glande. Questa condizione si verifica, prevalentemente, in coloro che non sono stati sottoposti a circoncisione, una procedura volta a rimuovere il prepuzio.
In genere, la balanite non porta a complicazioni gravi, ma è bene consultare un medico per determinare la causa scatenante e per impostare una terapia adeguata. Si distinguono tre tipologie di balanite:
- la balanite cheratosica, caratterizzata da lesioni cutanee squamose sulla testa del pene (rara);
- la balanite di Zoon, ovvero un’infiammazione di tipo cronico del glande e del prepuzio che riguarda per lo più gli uomini non circoncisi di mezza età o gli anziani;
- la balanite circinata, associata all’artrite reattiva, si manifesta con piccole lesioni ulcerative superficiali, che non procurano dolore.
Qual è l’incidenza della balanite
La balanite colpisce gli uomini, prevalentemente tra i 15 e i 70 anni, ed è abbastanza comune poiché si manifesta in circa il 3-11% dei maschi, nel corso della loro vita. I soggetti che presentano maggiori rischi di andare incontro a questa patologia sono i bambini sotto i 4 anni e i soggetti che non sono circoncisi. Raggiunti i 5 anni di età, il prepuzio può essere retratto più facilmente, fattore che diminuisce il rischio di balanite, nei soggetti che non presentano alterazioni anatomiche del prepuzio.
Quali sono i sintomi della balanite
All’ispezione, la balanite si presenta con arrossamento e gonfiore nell’area interessata. Può essere presente anche una secrezione di colore bianco-giallastro (smegma), in particolare se la balanite è di natura batterica. Si tratta di una condizione che la maggior parte delle volte causa dolore, il quale può essere continuo o emergere durante la minzione; può anche intensificarsi durante i rapporti sessuali.
Altri sintomi che indicano la presenza di balanite sono:
- desquamazione della pelle;
- cute tesa e lucida sul glande;
- prurito;
- eruzione cutanea;
- presenza di un odore sgradevole;
- difficoltà a retrarre il prepuzio;
- presenza di piaghe sul glande.
La balanite è contagiosa?
La balanite indica, in maniera generica, un’infiammazione del glande. Si possono riconoscere cause infettive e non infettive. Nel caso in cui siano presenti sintomi riconducibili alla balanite, bisogna ipotizzare la presenza di un’infezione batterica in corso (causa più frequente) che può essere contagiosa. La balanite può essere causata anche da batteri responsabili della diffusione di malattie sessualmente trasmissibili e, in ogni caso, quando sono presenti infezioni genitali, è bene escludere la presenza di questi patogeni. I soggetti che manifestano una balanite possono infettare il partner. Se si verificano episodi ricorrenti di balanopostite è bene che il paziente si sottoponga a una valutazione da parte di un urologo e monitori la glicemia, in quando il diabete predispone a queste infezioni ricorrenti.
Quali sono le cause della balanite
La principale, è costituita dalla scarsa igiene intima che porta a un accumulo di smegma sotto il prepuzio. Si tratta di una secrezione composta da sebo e pelle morta, che viene normalmente prodotta dalle ghiandole sebacee dei genitali femminili e maschili. La sua funzione, negli uomini, è di lubrificare il prepuzio, il quale senza di essa, potrebbe andare incontro a infiammazioni e irritazione. Diversamente, quando si accumula per mancanza di pulizia da parte del soggetto, si assiste alla proliferazione di organismi patogeni. Tuttavia, non mancano altre possibili cause responsabili della balanite tra cui:
- infezioni trasmesse per via sessuale;
- allergia o intolleranza ad alcuni detergenti;
- presenza di un prepuzio stretto che non si muove con facilità (fimosi);
- candidosi;
- diabete;
- presenza di condizioni cutanee che causano secchezza, desquamazione, prurito, come l’eczema, il lichen planus (una patologia che si manifesta con piccole macchie pruriginose di colore rosa/violaceo), la psoriasi;
- artrite reattiva;
- condizioni precancerose (in casi rari).
Quali sono le complicazioni della balanite
Anche se questa condizione, in genere, si risolve favorevolmente seguendo la terapia idonea, è bene trattare l’infiammazione fin dall’insorgere dei primi sintomi. La cronicità di questa condizione, infatti, può causare lo sviluppo di alterazioni genitali, come la fimosi. Si tratta di una costrizione anomala dell’apertura del prepuzio che impedisce al glande di ritrarsi completamente ed è causata dall’infiammazione cronica. La presenza di fimosi, a sua volta, può avere ripercussioni sull’attività sessuale e sulla minzione.
Un’altra complicanza, che può associarsi alla balanite, è la parafimosi, ovvero l’intrappolamento del prepuzio che non può scorrere in avanti e ricoprire il glande. Quest’ultimo inizia a gonfiarsi aumentando la pressione sul prepuzio, che resta bloccato. La pressione arriva a bloccare l’arrivo del sangue al pene, fattore che può causare la necrosi del tessuto. Anche in questo caso siamo di fronte a un’emergenza medica e il trattamento utile, impiegato qualora altri non abbiano avuto successo, è la circoncisione.
La balanite può inoltre causare lo sviluppo di lesioni ulcerose, aperte e che sanguinano: aumentano il dolore, come anche la possibilità di contrarre infezioni.
La balanite da candida, nei soggetti con un sistema immunitario debole (ad esempio coloro che hanno l’infezione da HIV, un cancro o il diabete), può predisporre alla diffusione del fungo attraverso il circolo sanguigno, con possibili ripercussioni, anche gravi, sullo stato di salute generale del soggetto.
La balanite cronica e alcune complicazioni possono aumentare il rischio di sviluppare un tumore al pene.
Diagnosi della balanite
Per diagnosticare la balanite è di solito sufficiente l’esame fisico da parte del medico curante, il quale verifica la presenza o meno di un’infiammazione. Viene ispezionato il glande e il prepuzio, vengono valutati i sintomi e viene valutato il rischio di una pregressa esposizione a infezioni a trasmissione sessuale così come l’eventuale presenza patologie dermatologiche sottostanti (come la psoriasi e l’eczema), o di malattie sistemiche (come l’artrite reattiva).
A seguito della valutazione dell’aspetto delle lesioni, potrebbero essere necessari ai fini diagnostici anche altri test come:
- le analisi delle urine;
- le analisi del sangue, per verificare la presenza di diabete o di altre infezioni;
- quello per la scabbia;
- quello del virus dell’herpes simplex (se dovessero essere presenti lesioni ulcerative o vescicolari);
- quello della sifilide, se è presente un’ulcera.
In alcuni casi, potrebbe essere richiesta una biopsia per escludere la presenza di un cancro.
Un glande infiammato e che presenta eritemi conferma la diagnosi di balanite; per gli uomini non circoncisi è bene, inoltre, eseguire una valutazione della mobilità del prepuzio per escludere la complicanza della fimosi.
Quali sono i trattamenti della balanite
La terapia dipende, come sempre, dalla causa che ha provocato l’infiammazione. Può quindi prevedere:
- l’utilizzo di creme antifungine, da applicare sulla punta del pene e del prepuzio, in presenza di un’infezione da fungo;
- la somministrazione di antibiotici, qualora la responsabile della balanite sia un’infezione batterica;
- il trattamento del diabete, che può includere un cambiamento nello stile di vita (alimentazione, attività fisica) e l’impiego di farmaci appositi, se la causa è il diabete;
- una pulizia giornaliera e accurata della zona, se lo specialista rileva che la causa dell’infiammazione sia da attribuire alla scarsa igiene;
- la circoncisione. Può essere raccomandata in alcuni casi, ad esempio in presenza di fimosi che persiste anche ad infiammazione risolta.
Seguendo i trattamenti prescritti dal medico e associando ad essi una buona igiene intima, l’infiammazione si risolve nell’arco di alcuni giorni/settimane. Se i sintomi persistono, non esitare a farlo presente al tuo medico curante.
Come alleviare i sintomi della balanite
I sintomi da irritazione e infiammazione possono essere ridotti seguendo questi consigli:
- eseguire una buona igiene intima quotidiana. Dopo aver tirato indietro il prepuzio, procedere pulendo l’area con dell’acqua tiepida e un detergente delicato; infine, asciugare adeguatamente;
- non impiegare detergenti intimi troppo aggressivi che possono irritare la cute;
- evitare di avere rapporti sessuali che possono provocare ulteriore dolore e irritazione e che possono essere rischiosi per il partner, soprattutto se non è ancora nota la causa che ha scatenato la balanite.
Come prevenire la balanite
La balanite è una condizione medica che può essere prevenuta adottando alcuni accorgimenti tra cui:
- avere una corretta igiene intima quotidiana;
- utilizzare solo detergenti delicati;
- lavarsi le mani prima di fare pipì o di toccare il pene;
- utilizzare i preservativi.
In conclusione, la balanite è un disturbo comune e doloroso che può essere risolto seguendo la terapia impostata dal proprio medico. E’ bene eseguire una visita già al manifestarsi dei primi sintomi, onde evitare di andare incontro ad alcune complicazioni. Inoltre, una corretta pulizia delle parti intime, aiuta a prevenire lo sviluppo di questa infiammazione.
Fonti bibliografiche: