Attività fisica e mascherine, cosa dice la scienza

Indossare le mascherine durante l'attività fisica può causare problemi legati alla respirazione e all'ossigeno presente nel corpo? La risposta arriva dalla scienza

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Quando assaggiamo un piatto, sappiamo già che quello che ad una persona piace da pazzi fa storcere il naso ad un altro. Il motivo? Ognuno di noi ha una percezione diversa, in termini di gusto. Qualcosa di simile, fatte le dovute proporzioni, può accadere se facciamo una corsa con il viso ben coperto da una mascherina: ci sono persone che temono di non riuscire a respirare, altre che si adattano perfettamente allo sforzo. Anche in questo caso, la percezione di ognuno conta, definendo il tipo di risposta e di sensazione che si crea.

Ma per la scienza, è possibile pensare a fare un’attività fisica sostenuta con le mascherine protettive comunemente usate? Stando a quanto riportano gli ultimi studi, a parte la possibile sensazione di fastidio, pare proprio che nei sani non dovrebbero esserci problemi legati alla respirazione e all’ossigeno disponibile per il corpo.

Ricordiamoci le regole

Prima di tutto, un chiarimento necessario per capire di cosa stiamo parlando e per non fare confusione. Muoversi, infatti, fa bene a tutti. Ma non bisogna confondere la classica attività motoria che ogni persona può compiere e che è auspicabile ad ogni età con la classica attività sportiva che invece prevede regole e situazioni ben precise. Capire questa differenza è fondamentale perché, pur essendo consigliate in tutti i casi, le mascherine sono obbligatorie per chi cammina, magari anche a passo svelto. Chi invece sta praticando una vera e propria attività sportiva, se riesce ad avere il giusto distanziamento dagli altri, può anche evitare di indossarle.

Detto questo, in ogni caso, rimane da rispondere alla domanda chiave: è vero che con le mascherine si rischia di più la dispnea, ovvero le difficoltà respiratorie, quando si fa attività fisica o che magari la disponibilità di ossigeno per l’organismo cala proprio a causa della protezione? La scienza oggi dice che la risposta è negativa, almeno stando all’ultimo contributo della ricerca in questo senso, che viene da una ricerca apparsa su Annals of the American Thoracic Society e condotta da un’equipe dell’Università della California di San Diego coordinata da Susan Hopkins.

Gli studiosi hanno in pratica fatto una sorta di metanalisi, ovvero hanno preso in considerazione una serie di studi che sono stati condotti in modo cario, con attività fisiche più o meno intense ed anche con mascherine di tipo di verso. La risposta che viene da questa analisi approfondita è molto chiara: se è vero che per molte persone la mascherina può dar la sensazione di non riuscire a respirare bene, soprattutto in corso di sforzi fisici intensi, non sono identificabili effetti “misurabili” in termini di presenza dei gas nel sangue. In altri termini, pur se è vero che le persone possono percepire una sensazione di affanno oppure credere che lo sforzo per respirare sia maggior, non ci sono prove che questo si trasformi in reali mutamenti nell’ossigeno che circola.

Gli esperti, in ogni caso, concludono che queste indicazioni sono valide in termini generali, ma vanno ovviamente adattate caso per caso. Ad esempio per chi è cardiopatico e sta svolgendo la propria attività fisica, l’uso della mascherina va indicato dal medico. E lo stesso è consigliato per chi deve fare i conti con malattie respiratorie croniche in forma anche leggera, come asma e BPCO. In queste condizioni, infatti, anche un minimo calo della disponibilità d’ossigeno, pur senza che si faccia una strenua attività sportiva, si può rivelare controproducente per la salute.

Percezione e realtà sono diverse

Lo studio, che rappresenta un punto fermo nella discussione sul tema delle mascherine in corso di attività fisica, propone quindi una riflessione. A volte ciò che percepiamo e che ci sembra poco sopportabile sul fronte psicologico incide solo marginalmente sotto l’aspetto del fisico. Stando a quanto riporta la ricerca, sia negli uomini che nelle donne sane ed a qualsiasi età, indossare la mascherina non comporta variazioni significative su diversi parametri, come appunto la necessità di “spingere” con il mantice dei polmoni per sostenere lo sforzo, i valori di ossigeno ed anidride carbonica nel sangue, l’apporto di sangue a cuore e cervello.

C’è però da dire una cosa. Quando si fa uno sforzo la mascherina “scalda” il viso e fa accumulare sudore, questa sensazione è sicuramente fastidiosa. Ma comunque ben più sopportabile del possibile rischio di contagio da virus. Quindi, in questo calcolo costo-beneficio, teniamo presenti questi aspetti. E poi decidiamo di conseguenza, ricordando comunque che è sempre importante mantenere il distanziamento e indossare la mascherina, quando richiesto.