Il castello di Windsor ha da poco ospitato uno degli eventi più chiacchierati dell’anno: il banchetto di Stato con Donald Trump e la First Lady Melania come ospiti. E mentre i riflettori sono stati puntati sulle relazioni diplomatiche tra Regno Unito e Stati Uniti, nei corridoi del castello si è respirata un’atmosfera tutt’altro che rilassata.
Secondo alcune fonti, infatti, dietro l’eleganza dei saloni e degli abiti da sogno si è accesa una piccola polemica durante il banchetto, che ha visto protagonisti lo staff di cucina di Re Carlo e il Secret Service americano.
Re Carlo, tensione dietro le quinte del banchetto di Stato
Come spesso accade nei grandi eventi, il dietro le quinte del banchetto di Stato ha raccontato una storia diversa da quella che gli occhi degli ospiti hanno potuto percepire. Fonti riportate dal Daily Mail hanno raccontato che lo staff di cucina ha dovuto gestire con pazienza la supervisione dei membri del Secret Service di Trump. “C’è stata una situazione di tensione dietro le quinte”, ha dichiarato una fonte anonima. “Sono esplose tensioni tra gli chef che hanno preparato il pasto e la squadra di sicurezza statunitense incaricata di proteggere il Presidente e il suo entourage”.
Sembra infatti che gli chef, impegnati a impiattare le portate in modo impeccabile, si siano innervositi quando gli agenti hanno controllato e persino assaggiato ogni piatto, nella ricerca di una perfezione assoluta. Una fonte del Palazzo ha però smentito qualsiasi problema: “Questa storia e queste affermazioni sono state categoricamente false”.
Il glamour del banchetto dai piatti ai vini
Nonostante le tensioni, in sala nulla sembra aver turbato l’eleganza della serata. Gli ospiti hanno potuto godersi ogni dettaglio come in un vero e proprio spettacolo sensoriale, ignari dei piccoli battibecchi dietro le quinte.
Il menù del banchetto ha raccontato una storia di gusto e raffinatezza: i media britannici hanno rivelato che l’esperienza è iniziata con una panna cotta di crescione dell’Hampshire, accompagnata da un biscotto al parmigiano e un’insalata di quaglia: un antipasto leggero, fresco e al contempo sofisticato, che ha subito catturato l’attenzione degli ospiti.
Il piatto principale, invece, era una ballottina di pollo biologico del Norfolk avvolta in zucchine, accompagnata da un jus aromatico al timo, che ha conquistato anche i palati più esigenti.
Il dessert, una bombe glacée cardinal, ha chiuso la cena con un tocco scenografico e artistico: gelato alla vaniglia con cuore di sorbetto ai lamponi del Kent e prugne Victoria delicatamente scottate, un vero gioiello da gustare con gli occhi e il palato.
Il tutto è stato accompagnato da una selezione di vini degna di un evento da copertina: dallo spumante inglese della Wiston Estate al Corton-Charlemagne bianco Grand Cru, passando per il rosso Ridge Vineyards Montebello 2000, fino allo champagne preferito di Winston Churchill, il Pol Roger. Ogni calice, ogni portata, sembrava studiata per raccontare uno stile di vita fatto di eleganza e raffinatezza: una scelta vincente per mostrare una monarchia contemporanea e affascinante agli occhi del mondo.
Molta attenzione è stata dedicata anche ai drink. Tra i cocktail più originali, è spiccato Transatlantic Whisky Sour. Un omaggio personalizzato per il Presidente. Aromatizzato agli agrumi e alla marmellata, guarnito con noci pecan, marshmallow tostato e un biscotto a forma di stella, il cocktail ha regalato un dettaglio giocoso e creativo alla serata, mostrando come anche i piccoli particolari possono trasformare un banchetto di Stato in un’esperienza memorabile.