Per tutti è “sua maestà” ma non è regina, ha un ruolo molto simile a quello di una sovrana nonostante il Paese sia una repubblica, Margareta di Romania è un esempio unico al mondo di collaborazione proficua tra monarchia e repubblica.
Nata il 26 marzo 1949 a Losanna, in Svizzera, Margareta è la primogenita del Re Michele I di Romania e della Regina Anna, nata Borbone-Parma. Uno dei suoi padrini di battesimo è stato il Principe Filippo di Edimburgo. Cresciuta in esilio, dato che il padre fu costretto ad abdicare nel 1947, ha trascorso l’infanzia in alcuni Paesi europei, mantenendo vive le tradizioni e i valori della famiglia reale romena.
Margareta è cresciuta circondata dall’affetto dei suoi genitori, della nonna, la Regina Madre Elena, e delle sue quattro sorelle: Elena, Irina, Sofia e Maria. Da bambina, ha vissuto un lungo periodo in Italia, con la Regina Madre Elena passando molte vacanze in Danimarca, dai genitori di sua madre.
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La Principessa cresciuta in esilio
La sua educazione è stata influenzata da un ambiente internazionale, frequentando scuole in Italia, in Svizzera e nel Regno Unito, in un collegio, per poi far ritorno nella Confederazione Elvetica per frequentare il liceo francese.
Margareta, dopo aver conseguito il diploma, ha trascorso un anno in Italia con la nonna, la Regina Elena, a Villa Sparta, a Fiesole. Di quel periodo ricorda che: “La Regina Elena è stata la mia guida spirituale, la mia mentore, la mia stella polare. Mi ha insegnato molto sulla vita, mi ha aperto gli occhi su tutto ciò che è bello e buono nel mondo”.
Dopo l’anno trascorso in Toscana, ha deciso di iscriversi all’Università di Edimburgo, in Scozia, dove nel 1974 ha conseguito la laurea in sociologia, scienze politiche e diritto pubblico internazionale. Si è innamorata così tanto di Edimburgo e della Scozia, al punto da dichiararsi ironicamente, “an Honorary Scot”, una cittadina onoraria scozzese.
Margareta e il futuro Primo Ministro
Durante questo periodo non si è innamorata soltanto della Scozia, ma anche di un giovane che sarebbe poi diventato primo ministro britannico, Gordon Brown. Margareta ha frequentato Gordon Brown per circa cinque anni e nel 2007, ha dichiarato al Daily Telegraph: “Era una storia molto solida e romantica; non ho mai smesso di amarlo, ma un giorno non mi è sembrato più giusto, era solo politica, politica, politica e io avevo bisogno di cure e attenzioni”.
La carriera alle Nazioni Unite
Dopo la laurea, Margareta ha intrapreso una carriera nel settore umanitario, lavorando prima come ricercatrice presso diverse università britanniche e poi nelle agenzie delle Nazioni Unite, in particolare presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione. Il suo impegno l’ha portata in Africa e America Latina, dove ha sviluppato progetti focalizzati sulla salute pubblica e il benessere sociale.

Dopo aver trascorso 12 anni in Scozia, nel 1983 Margareta si è trasferita in Italia, a Roma, dove ha continuato la sua carriera dedicata al servizio pubblico, occupandosi di sviluppo rurale. Tre anni dopo, è entrata a far parte del Fondo Internazionale di Sviluppo per l’Agricoltura, gestendo i rapporti con le organizzazioni non governative e fornendo assistenza nella raccolta fondi.
Il ritorno in Romania
Con la caduta del regime comunista nel 1989, Margareta ha lasciato le Nazioni Unite e ha fatto ritorno in Romania, dedicandosi alla ricostruzione sociale del Paese, collaborando con suo padre, Re Michele I. Dopo essere entrata per la prima volta in Romania il 18 gennaio 1990, ha visitato con sua sorella Sofia orfanotrofi e case di riposo, dove bambini e anziani vivevano in pessime condizioni.
Così, pochi mesi dopo, ha fondato la “Fondazione Principessa Margareta di Romania”, un’organizzazione non governativa che si occupa di sostenere i bambini, gli anziani e le famiglie in difficoltà, promuovendo l’educazione e la cultura. Dal 1990, la Fondazione ha investito in Romania oltre 12 milioni di euro.
Nel 1997 e nel 2002, Margareta ha accompagnato il Re Michele in viaggi in tutta Europa, Stati Uniti e Canada per sostenere l’integrazione della Romania nella NATO, iniziando così una carriera diplomatica per il suo Paese.
Un attore che conquista la Principessa
Durante una visita a un orfanotrofio sostenuto dalla sua fondazione, nel 1994, Margareta ha incontrato il suo attuale marito, Radu Duda, un attore attivo nella filantropia: è stato direttore artistico del primo progetto di arteterapia per bambini abbandonati negli orfanotrofi rumeni. Dopo due anni di fidanzamento, il loro matrimonio è stato celebrato nel 1996, in Svizzera.

Successivamente, Radu è stato riconosciuto come Principe di Romania e ha assunto un ruolo attivo nelle attività della famiglia reale. Oltre ad aiutare la moglie in progetti di sviluppo e cooperazione per il loro Paese, il Principe Radu è anche autore di numerosi libri. La coppia non ha avuto figli e l’erede è la sorella minore di Margareta, la Principessa Elena.
Custode della Corona, un ruolo non solo simbolico
Nel 2007, il Re Michele I ha designato la primogenita Margareta come erede al trono, conferendole il titolo di “Custode della Corona di Romania”. Dopo il ritiro del Re nel 2016, Margareta gli è succeduta alla guida della Casa reale. Tuttavia, non usa il titolo di Regina, rivendicando invece quello di “Custode della Corona Rumena”, con l’appellativo, però, di “Sua Maestà”. Margareta ha un ruolo simbolico ma significativo nella società romena. Sebbene la monarchia non sia stata restaurata, la sua figura è rispettata e apprezzata per l’impegno civico e culturale.
Ambasciatrice del suo Paese
Nel 2015, Margareta è stata eletta presidente della Croce Rossa Romena, rafforzando il suo impegno nel campo umanitario. Sotto la sua guida, l’organizzazione ha ampliato le sue attività, fornendo assistenza in situazioni di emergenza e promuovendo programmi di educazione sanitaria.

Nel corso degli anni, Margareta ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui il titolo di “Donna più influente della Romania” da Forbes Romania. Ha inoltre ricevuto onorificenze da varie istituzioni internazionali, sottolineando il suo ruolo di ambasciatrice della cultura e dei valori romeni.
La vita oltre la Corona
Tra le sue passioni ci sono il cinema, la lettura, la fotografia e la musica, Margareta ama gli animali ed è appassionata di arredamento e cucina italiana. Come è scritto nel suo sito: “Le piace trascorrere del tempo con persone ‘che dicono la verità, si comportano in modo naturale e non cercano di adulare’. Inoltre, il senso dell’umorismo è una qualità che apprezza negli altri”.
Un futuro per la monarchia?
Sebbene la Romania sia una repubblica, il dibattito sulla possibile restaurazione della monarchia è ancora presente. Margareta, con il suo comportamento discreto e il suo impegno costante, rappresenta una figura unificante e rispettata, simbolo di continuità e tradizione. Inoltre, mantiene ottimi rapporti con le altre Case regnanti e non, ad esempio è molto vicina a Carlo III che possiede diverse proprietà in Transilvania.

In un periodo segnato da tensioni geopolitiche e dalla crescente influenza di movimenti populisti e pro-Russia in Europa orientale, la Principessa Margareta sta rappresentando una figura unificante per la Romania. Il suo impegno nel promuovere i valori europei e nel rafforzare i legami con l’Unione Europea è stato evidente in diverse occasioni.