Marius Borg Hoiby, il figlio della Principessa Mette Marit arrestato per la seconda volta

Dopo il primo arresto ad agosto, il giovane ha violato un ordine restrittivo: nuove accuse contro di lui

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Luca Incoronato

Giornalista

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Affascinante, ribelle e dal “sangue blu”, Marius Borg Hoiby ha tutto per essere un personaggio cinematografico. I suoi comportamenti, però, non sono dettati da una sceneggiatura e le conseguenze delle sue azioni sono reali.

Lo sa bene la Principessa ereditaria Mette Marit, che si ritrova a fare i conti con il secondo arresto del figlio 27enne. Il motivo? Ha violato un ordine restrittivo a suo carico.

Marius Borg Hoiby arrestato, cosa ha fatto

Per quanto possa sembrare incredibile, il giovane figlio della Principessa ereditaria Mette Marit è finito nuovamente in manette. Una notizia che ha fatto il giro del mondo. Il tutto è avvenuto nella giornata di sabato 14 settembre, in relazione a una presunta violazione di un ordine restrittivo nei suoi confronti, in seguito a quello che viene definito “un incidente in un appartamento”.

Lui è il figlio maggiore di Mette Marit e figliastro del Principe ereditario Haakon. Il suo primo arresto risale al 4 agosto 2024. Finito dentro perché sospettato d’aver aggredito una donna di 20 anni, ritenuta la sua fidanzata. Un’aggressione sia fisica che psicologica.

Stando all’agenzia di stampa EFE, la polizia di Oslo avrebbe confermato il suo secondo fermo e arresto. Nuove accuse pendono ora sul suo capo regale, avendo presumibilmente contattato una delle vittime, sfruttando un numero di telefono nascosto. Un’azione che gli era stata categoricamente preclusa da un ordine restrittivo. La violazione dello stesso, ora, complica non di poco la sua situazione.

Da parte sua, il 27enne Marius Borg Hoiby nega le accuse a suo carico. Il suo legale si è invece dimostrato molto sicuro delle chance di far crollare l’intero impianto accusatorio. Nello specifico ha dichiarato come in 17 anni di attività da avvocato penalista non abbia mai “sperimentato o sentito parlare di un arresto con una base fattuale e legale tanto debole.

Le parole dopo l’arresto

Grande l’imbarazzo per la Casa Reale norvegese, soprattutto considerando il tipo di accuse mosse ai danni di Marius Borg Hoiby. Si pensava che il Principe Harry fosse un ribelle ma qui si tratta di tutt’altra categoria. In una dichiarazione condivisa con l’emittente norvegese NRK, il figlio di Mette Marit ha fornito la sua versione dei fatti.

“È accaduto qualcosa che non sarebbe dovuto accadere. Ho commesso dei danni fisici e distrutto degli oggetti in un appartamento, in stato di ebbrezza da alcool e cocaina, durante una discussione”.

Ha poi spiegato d’avere diversi disturbi mentali, che ovviamente lo pongono quotidianamente a fronteggiare delle sfide non semplici. La sua condizione psicologica lo ha spinto ad avvicinarsi alle droghe, sviluppando una dipendenza: “Sono stato in cura in passato e ora riprenderò questo trattamento, prendendolo molto seriamente”.

Ha però sottolineato come l’uso di droghe e le sue diagnosi non possano giustificare quanto accaduto. Le parole risalgono al primo arresto. Nel corso della sua dichiarazione pubblica, aveva spiegato di voler raccontare tutto nei dettagli alla polizia. Questa propensione alla collaborazione, però, mal si sposa con quanto avvenuto pochi giorni fa.

“Per me la cosa più importante è chiedere scusa alla mia ragazza. Non si meritava ciò che è successo, così come l’estrema pressione esercitata dalla stampa norvegese e straniera in seguito. So che è stato difficile da sopportare essere inseguiti da fotografi e giornalisti in un momento come questo”.