Quando Letizia di Spagna scende dall’aereo a Capo Verde, il vento caldo dell’Africa le accarezza il viso e le ricorda che è tornata in un luogo dove l’impegno sociale si misura in gesti concreti, non solo in parole.
Non è una visita di cortesia né un tour istituzionale qualunque: è un viaggio dal forte valore simbolico, che punta i riflettori su una rete silenziosa ma tenace di donne che, con ago, filo e determinazione, stanno ricucendo la propria esistenza. Dal 24 al 27 marzo 2025, la Regina è in missione ufficiale nel cuore dell’Atlantico per conoscere da vicino i progetti di cooperazione spagnola e sostenere, ancora una volta, chi lavora ogni giorno per trasformare la vulnerabilità in forza.
Letizia di Spagna a Capo Verde
Nel cuore dell’Atlantico, tra paesaggi vulcanici e sogni di emancipazione, Letizia di Spagna è atterrata a Capo Verde per un viaggio che ha tutto il sapore dell’impegno concreto e della solidarietà femminile. Non una semplice visita di Stato, ma un abbraccio simbolico – e reale – a quelle donne che, ago e filo alla mano, stanno letteralmente ricucendo il proprio futuro.
Dal 24 al 27 marzo 2025, la Regina è protagonista di un viaggio di cooperazione nel Paese africano: incontri istituzionali, visite a progetti sociali e momenti di autentico contatto con le realtà locali. Ma soprattutto, un focus netto sull’empowerment femminile e sulla lotta contro la violenza di genere.
Letizia di Spagna arriva a Praia, sull’isola di Santiago, accolta con tutti gli onori all’aeroporto internazionale Nelson Mandela: con lei anche la Segretaria di Stato per la Cooperazione Internazionale, Eva María Granados. È il terzo viaggio ufficiale della Sovrana in Africa Subsahariana, dopo Senegal e Mozambico. Ed è anche il più “cucito” addosso al suo ruolo: donna, madre, regina, ma prima ancora alleata di quelle donne che non hanno mai avuto voce.

Il potere del rosso e un messaggio che sa di speranza
Per il suo primo giorno a Capo Verde, Letizia di Spagna sceglie il rosso. Ma non un rosso qualsiasi: è il rosso dei cooperanti, il gilet ufficiale che indossano tutti gli operatori dell’AECID (Agenzia Spagnola di Cooperazione Internazionale per lo Sviluppo). Niente fronzoli né etichette: la Regina si presenta così all’Ambasciata spagnola di Praia per incontrare i 32 cooperanti spagnoli attivi nel Paese, distribuiti su cinque delle isole abitate dell’arcipelago. Con passo deciso e sguardo attento, saluta uno a uno gli operatori e partecipa a una riunione operativa.
Ma è a Santa Cruz, tra le strade di Pedra Badejo, che il viaggio acquista un sapore ancora più umano. Qui Letizia visita la Cooperativa di Corte e Cucito, un progetto che parla la lingua del riscatto femminile. Nata per offrire formazione professionale e autonomia economica a donne vittime di violenza di genere, la cooperativa è oggi un luogo in cui il dolore si trasforma in manualità, e la fragilità in forza.
Insieme alla Prima Dama di Capo Verde, Débora Katisa Carvalho, la Regina entra nei laboratori tessili dove si creano abiti, accessori e soprattutto speranza. Osserva da vicino i lavori realizzati dalle partecipanti, si ferma a parlare con loro, ascolta i racconti e risponde con parole semplici ma incisive.

Un look che parla chiaro e un’agenda fitta di incontri
Letizia di Spagna è nota per il suo stile sobrio ma mai banale. Anche in questo contesto, dove il dress code è volutamente low profile, non manca di lanciare messaggi attraverso i suoi outfit. Oltre al gilet rosso, indossa una camicia bianca essenziale, pantaloni beige dal taglio morbido e scarpe comode. I capelli sono raccolti in una coda e nessun gioiello vistoso accompagna il look: tutto è pensato per mettere in luce non sé stessa, ma le donne che incontra.