Non solo Kate Middleton. Nella St George’s Hall del Castello di Windsor, dove Re Carlo ha accolto il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier con un banchetto di Stato da 152 invitati, c’è stata un’altra donna che ha attirato l’attenzione di tutti con il suo fascino intramontabile: Claudia Schiffer.
Perché Claudia Schiffer era alla cena con Re Carlo e Kate Middleton
Claudia Schiffer, oggi Lady Vaughn, era seduta accanto al primo ministro britannico Keir Starmer, a pochi passi da Re Carlo e Kate Middleton, quest’ultima più raggiante che mai con abito celeste e tiara maestosa.
La top model tedesca non era lì come semplice ospite glamour. Accanto a lei, il marito, il regista inglese Sir Matthew Vaughn, nominato Cavaliere per i servizi resi all’industria creativa, che rappresentava la perfetta sintesi tra mondo dello spettacolo e cerimoniale reale.
E Claudia, con la sua aura unica, ha trasformato la serata in una scena vivente in cui moda, storia e diplomazia si incontrano senza bisogno di parole.
La coppia, unita dai primi anni Duemila, è un esempio lampante del rapporto anglo-tedesco contemporaneo: sofisticato, fantasioso e senza tempo grazie alla loro duplice influenza, lui nel cinema e lei nella moda.
La compostezza di Claudia Schiffer, quasi regale nella sua sobrietà, ha ricordato agli astanti che la vera raffinatezza non si urla, ma si osserva con calma e garbo.

L’abito di Claudia Schiffer e quel precedente con William
Per il banchetto di Stato Claudia Schiffer ha scelto un lungo velluto nero firmato Balmain, cesellato da linee dorate e inserti gioiello che ricordano rubini, zaffiri e smeraldi.
Le spalle sagomate, la linea aderente e il profondo spacco centrale richiamano le silhouette iconiche degli anni ’90, quando Claudia dominava le passerelle.
Minimal gli accessori: capelli biondi sciolti in onde morbide, micro clutch nera e slingback a punta, tutto studiato per lasciare che il ricamo gioiello del vestito fosse il vero protagonista.

Ma questo non è stato il primo incontro tra Claudia e la royal family. William d’Inghilterra aveva il poster della modella in camera e, ancora adolescente, arrossì quando Lady Diana organizzò per lui una sorpresa con la Schiffer e altre top model a Kensington Palace.
Quel ricordo, raccontato anni dopo dal Principe nel documentario Diana, Our Mother, fa ora sorridere: la ragazza che imbarazzò il futuro sovrano del Regno Unito è oggi una donna di 55 anni che padroneggia con naturalezza il suo fascino, trasformandolo in un vero e proprio strumento di presenza e influenza.

La presenza della Schiffer alla cena di gala è stata un’ulteriore dimostrazione di come le icone della moda possano fungere da ambasciatrici culturali. La sua influenza sottile ed elegante ha contribuito all’idea che diplomazia e bellezza possano coesistere pacificamente.
Nel corso degli anni, la super modella è passata con eleganza dalle passerelle ai ruoli dietro le quinte, producendo film, curando collezioni d’arte e sostenendo cause filantropiche.

Privilegiando l’artigianalità rispetto al consumismo, ha notevolmente aumentato la consapevolezza della moda sostenibile, una posizione che sembra particolarmente pertinente alla luce delle mutevoli preferenze dei consumatori.
La sua difesa della durevolezza e dell’integrità nel design è molto evidente e trova riscontro sia nelle case di moda affermate che nei designer più giovani.
E al Castello di Windsor Claudia Schiffer ha saputo dare una lezione di raffinatezza e influenza. Un’immagine destinata a restare impressa e che racconta come lo charme possa parlare più forte di qualsiasi protocollo.
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