#PostaDelCuore

Ho davvero toccato il fondo e non so più risalire

Perdersi è necessario per ritrovarsi, cadere è fondamentale per imparare a rialzarsi, toccare il fondo ci permette di risalire. E farlo è sempre bellissimo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Mi chiamo Anna, ho 39 anni e ho toccato il fondo. Dopo la fine della mia relazione, durata per 14 lunghi anni, niente è più andato come doveva. Il mondo che conoscevo non esisteva più, e con lui me n’ero andata anche io. Ho sofferto per quell’addio, ma non era niente in confronto a ciò che avrei provato dopo. Ho smesso di occuparmi del lavoro, delle mie passioni e degli amici. Ho smesso di prendermi cura di me e mi sono fiondata nel letto di moltissimi uomini vivendo relazioni fugaci e senza senso che non hanno fatto altro che nutrire la mia insoddisfazione. A un certo punto ho scelto di fermarmi, prima di farmi male. Ma tutto ciò che mi rimane, adesso, è un senso di vuoto incolmabile. Sono svogliata, priva di stimoli e anche di sentimenti. Credo davvero di aver toccato il fondo e non vedo alcuna via per risalire.

Alzati e agisci amica mia, fuggi via da quella prigione che ti ha intrappolata, ma che non ti appartiene. E ricostruisci il mondo che avevi sempre sognato di vivere, da sola.

Credimi quando ti dico che ti capisco e che non sei sola. È capitato a tutte noi di toccare il fondo almeno una volta nella vita. E succede sempre quando siamo stanche, affannate, quando abbiamo paura di cambiare e quando scegliamo di subire quello che accade intorno a noi, piuttosto che agire. È un baratro oscuro quello in cui sei caduta, dove persino il sole fa fatica ad entrare. Eppure c’è, è li fuori. Ed è pronto a scaldarti e farti brillare di nuovo.

Nelle tue parole sento tanto dolore, percepisco la sofferenza e l’impotenza. E anche tutti quei sensi di colpa per esserti arenata in un luogo così angusto e spaventoso. Eppure, lasciami dire che toccare il fondo è necessario, ogni tanto. Lo è perché, anche se è estremo, ci permette di tornare ad apprezzare la vita, a gioire per un raggio di sole, a imparare dai nostri errori e dai fallimenti. Cadere non è un dramma, non è una colpa, non è una vergogna. Non farlo mai, invece, è limitante.

Tenersi in equilibrio, anche quando questo non ha più ragione d’esistere, è uno sforzo immane lo capisco. Abbandonarsi al dolore, invece, è più facile. Ma arriva un certo punto in cui dobbiamo affrontarlo, anche a costo di scoprire che dietro al buio si cela altro buio. È proprio al quel punto che dobbiamo trovare la forza e il coraggio di rialzarci.

Abituarsi a questo luogo non è sano, così come non lo è fingere di stare bene e reprimere le proprie emozioni. Smettere di avere paura, quindi, è l’unica condizione per andare avanti, in un modo o nell’altro. Per toccare il fondo, per cadere, per rialzarsi e per risalire.

Certo non sarà facile abbandonare quella che è diventata la tua comfort zone, anche se di buio è fatta. Così come non sarà semplice fare i conti con tutto ciò che è stato e che poteva essere. Non è facile neanche adesso, che sei invasa e pervasa da quella sensazione di vuoto e mancanza.

Ma ricordati sempre, amica mia, che è necessario perdersi per ritrovarsi. Toccare il fondo è fondamentale per risalire e riscoprire tutta la forza, la tenacia e il coraggio che ci appartiene. Camminare negli antri più bui e oscuri a volte ci serve per poter tornare ad apprezzare anche un semplice raggio di sole. Per ricominciare. E farlo è sempre bellissimo.