Vivere in coppia è un’avventura meravigliosa e sorprendente. Ma non dovremmo mai dare per definitivo l’amore né per scontata una relazione, che vanno comunque protetti e difesi. Errori? Se ne fanno tanti, perché siamo umani imperfetti, e ogni tanto ci scappa una battuta feroce, un gesto egoista, una reazione sgarbata. L’importante è chiarirsi e chiedere scusa, riflettendo sul comportamento sbagliato. Ci sono però atteggiamenti che possono seriamente compromettere la stabilità della coppia più di una rispostaccia o di una scortesia, perché vanno a intaccare i pilastri che la sorreggono. Ecco quali sono e come evitarli.
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Criticare di continuo il partner
Criticare il proprio compagno o la propria compagna, significa pretendere di cambiare l’altro, seppure inconsciamente: nel tempo, può portare a conflitti potenzialmente insanabili. La critica viene percepita come un “non apprezzamento”, uno svilimento della propria persona e ci sono poche cose che fanno più male del non sentirsi apprezzati. Tutti noi vogliamo essere apprezzati per ciò che facciamo: a nessuno piace sentirsi sottovalutato, ignorato e criticato in modo distruttivo.
Ma se non stiamo noi dalla parte del nostro partner, credendo in ciò che fa e approvando le sue scelte, chi lo farà? Insieme siamo una squadra e dobbiamo impegnarci per darci forza, sostegno e… complimenti! Ciò non significa che bisogna accettare passivamente ogni azione e decisione reciproca. Possiamo discutere su qualsiasi cosa, ragionando sui pro e i contro di una scelta come pure di un atteggiamento o di un’opinione. Questa è una condotta sensata e costruttiva nella dinamica di una coppia. Bersagliare di continuo il partner di rimproveri significa che già tira aria di crisi. Fermiamoci a riflettere, perché qualcosa tra noi sta franando: cerchiamo di parlarne insieme.
Chi si ama accetta l’altro per come è, per le doti che ha, per quello che ci fatto innamorare, riconoscendo con obiettività che ciascuno di noi ha aspetti adorabili e aspetti detestabili. Lasciamo correre, se crediamo nella nostra unione. Per crescere e migliorare insieme evitiamo di puntarci il dito addosso ma cerchiamo di capire che stiamo dalla stessa parte.
Limitare le libertà
Impedire al partner di frequentare gli amici (senza di noi), di avere i suoi interessi e di prendersi degli spazi solo suoi è un errore che commettono sia donne che uomini. Oltretutto, passare ogni minuto del proprio tempo insieme porta la coppia a limitare il dialogo: se tutto il tempo libero lo si trascorre una accanto all’altro, non si ha più nulla da raccontarsi. E il dialogo è fondamentale per far durare una coppia nel tempo. Ovviamente, in caso si abbiano passioni comuni, coltivarle insieme è bellissimo. L’importante è che ciascuno mantenga anche i suoi spazi.
Nel celebre brano “Il matrimonio” contenuto nella raccolta di poesie in prosa “Il profeta” (1923), il poeta libanese Khalil Gibran scrive: “Amatevi reciprocamente, ma non fate dell’amore un laccio/ Lasciate piuttosto che vi sia un mare in moto tra le sponde delle vostre anime (…)/ E restate uniti, benché non troppo vicini insieme/ poiché le colonne del tempio restano tra loro distanti/ e la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.” Parole che fanno riflettere ogni coppia, sposata e non, perché invitano a un’unione che non sia possesso né limitazione dell’altro, ma comprensione e libertà.
Non dirsi le cose come stanno
Questo atteggiamento rischia di essere davvero tossico per la coppia. Si suddivide in tre rami, uno più letale dell’altro:
a) Voler avere sempre ragione. Quando si litiga – e litigare in una coppia è inevitabile – è necessario essere flessibili e disposti ad ammettere i propri sbagli, anche quando si è sicuri di non avere torto. Chiedere scusa, anche solo per gli errori commessi nella comunicazione e nell’interazione, aiuta la coppia a parlarsi serenamente e non a chiudersi nella fortezza del “Ho ragione io, tu hai sbagliato tutto”. Così non si arriva da nessuna parte. O al massimo si arriva all’indifferenza e al fastidio reciproco.
b) Lamentarsi per partito preso. Ovvero, sentirsi sempre derelitti, sfigati, perseguitati, incompresi senza spiegarne i motivi: è un atteggiamento puerile e controproducente, che non convince un partner a coccolare l’altro (e a cedere alle sue rimostranze) ma solo a non dargli più retta.
c) Fingere che vada tutto bene quando in realtà non è così: questo equivale ad accendere la lunga miccia del conflitto irreversibile, basato su rancore e risentimento. Quando si sorride ma dentro si cova astio, frustrazione e rabbia si fa del male innanzitutto a se stessi, perché ci si impedisce di essere spontanei, e poi al partner, perché si chiude il canale della comunicazione sincera. Facciamoci coraggio e diciamoci tutto: il dialogo illumina il cammino e fa svanire i mostri provocati dalle paure e dalle illazioni.
Essere troppo insicure
Questo non significa diventare estranei l’uno all’altra, ma fare dell’altro il centro del proprio universo: ad esempio, chiedere continue conferme affettive (“Mi ami? Ma quanto?”) e rassicurazioni sul proprio appeal (“Ti piaccio ancora?”), andare nel panico se l’altro tarda o non risponde ai messaggi (“Che fine hai fatto?!?”) avere bisogno di sentirsi dire quanto si vale (“Sono sempre il tuo tesoro?”), immaginare rivali ovunque (“Hai trovato qualcuna/o meglio di me, vero?”), colpevolizzare l’altro per le sue assenze (“E io come faccio senza di te?”). Questi atteggiamenti piuttosto soffocanti svelano – sia per lei che per lui – l’urgenza di sentirsi importanti, desiderati, degni d’amore per il partner, perché non lo si è per sé stessi.
Prima di compromettere l’equilibrio di coppia, è consigliabile una riflessione sui propri bisogni e, eventualmente, il ricorso alla psicoterapia per migliorare innanzitutto il rapporto con sé.
Smettere di ridere insieme
La capacità di ridere insieme è uno degli elementi che sostengono la coppia. Una risata con il partner dimostra quanto siamo in sintonia e come siamo in grado riusciamo a dare il giusto peso agli eventi. Due persone che non riescono più a scambiarsi un sorriso, a ridere di una battuta dell’altro, a sdrammatizzare le negatività della vita alleggerendola con una risata, hanno perso qualcosa di estremamente prezioso per la loro intesa. Non significa essere superficiali ma riconoscere che siamo, uno per l’altra, il porto sicuro dove rifugiarci in sicurezza. Perché per quanto la vita possa essere ingiusta, difficile e dolorosa, un sorriso di chi ci ama porta sempre un po’ di luce quando si fa buio.