C’è qualcosa di buono in ogni giorno

I giorni brutti non sono da dimenticare o da maledire, perché anche dietro a questi si nasconde la bellezza delle piccole cose, quella che rende speciale la vita

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

C’è una frase che risuona nella testa di tutti alla stregua di un mantra. Un aforisma, un pensiero filosofico, una verità che a volte scegliamo di abbracciare. Altre volte, invece, non lo facciamo affatto.

Perché è più facile lasciarsi andare al pensiero pessimistico, è più facile credere che le aspettative saranno deluse, i sogni non realizzati e gli obiettivi non raggiunti. Perché così fa meno male, ci ripetiamo. Così non resteremo delusi, aggiungiamo. Ma dove va a finire, allora, tutto ciò che ci circonda? Quello che siamo e quello che facciamo ogni giorno?

Ogni giorno può non essere buono, ma c’è qualcosa di buono in ogni giorno, qualcuno ha detto. Ma la vera capacità sta nell’individuare quel buono e trasformarlo in gratitudine.

Ogni giorno può non essere buono

La perfezione non esiste anche se spesso ci convinciamo del contrario, anche se ci affanniamo a raggiungere quegli standard e quegli ideali che rischiano di annullare la nostra imperfetta unicità.

Ma anche qualora cedessimo all’illusione di esserci avvicinati a questa, non avremmo mai una vita perfetta, né tanto meno una giornata. Perché non possiamo costruire la quotidianità su standard preimpostati e sul controllo quasi ossessivo di tutto ciò che c’è da fare. Perché anche se lo facciamo, e ci crediamo con tutte le nostre forze, non diventiamo automaticamente immuni dagli imprevisti. E meno male!

Senza di questi le nostre giornate sarebbero piatte, vuote. Sarebbe una vita, la nostra, senza la serendipity, senza la gioia di ritrovarsi dopo essersi perse. Senza poter apprezzare il primo raggio di sole dopo il temporale più spaventoso.

Gli imprevisti, dicevamo, fanno parte della nostra quotidianità. Ed è chiaro che sfuggono al nostro controllo e che a volte spaventano. Sono loro a rovinare i piani, i progetti e anche le nostre giornate, ma anche a concederci nuove opportunità. Quindi no, anche se crediamo che la nostra vita sia perfetta non è così, perché c’è sempre qualcosa che può cambiare tutto. C’è sempre l’imprevisto che può trasformare un giorno, e forse anche l’altro, in un incubo più che in un sogno.

Ma piuttosto che disperarci, piangerci addosso o fare finta di niente abbiamo una possibilità, quella di imparare a cogliere la bellezza che si nasconde anche dietro a un giorno non buono.

La bellezza nascosta dietro ai “momenti no”

Ci sono giorni che non sono mai uguali agli altri e che ci fanno sentire come su un’altalena, in un imperfetto e confusionario equilibrio fatto di alti e bassi. Ci sono giorni bellissimi, vitali e pieni di energia, momenti in cui abbiamo come l’impressione che tutto stia andando secondo i piani. Ma ci sono anche giorni che vorremmo dimenticare, quelli fatti di stress, pensieri negativi e di frustrazioni.

Eppure, questi giorni, non sono poi così brutti. Non sono da cancellare o da maledire, perché anche dietro a questi “momenti no” si nasconde la bellezza delle piccole cose, quelle che rendono speciale la vita.

Come il sole che torna a splendere dopo un temporale, il sorriso di un bambino, il saluto di un passante, un complimento inaspettato e o l’abbraccio di un amico. Sono queste le cose che rendono belli anche i giorni più bui, che ci ricordano che c’è sempre qualcosa di buono in ogni giorno.