I neopapà impiegano due anni per ritrovare la felicità. Parola della scienza

Uno studio rivela che, dopo la nascita di un figlio, gli uomini hanno bisogno di un lungo periodo di tempo per adattarsi al nuovo ruolo e ritrovare l'equilibrio

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Sonia Surico

Content Editor e Storyteller

Laureata in Scienze della Comunicazione e con un Master in Seo Copywriting. Per lei, scrivere è un viaggio che unisce emozioni e conoscenza.

L’arrivo di un figlio è uno dei momenti più attesi nella vita di una coppia, un evento che porta con sé grandi speranze e sogni. È l’inizio di una nuova fase, ricca di emozioni indescrivibili e momenti di pura gioia. Tuttavia, nonostante le aspettative e le immagini idilliache che spesso accompagnano l’idea della genitorialità, la realtà può essere molto diversa e più complessa.

Accogliere un nuovo membro nella famiglia è un’esperienza meravigliosa, ma può anche mettere a dura prova la forza di un legame. Diventare mamma e papà per la prima volta può essere un viaggio impegnativo, tanto che potrebbero essere necessari fino a due anni per ritrovare un nuovo equilibrio e una felicità stabili.

Questo è ciò che emerge da uno studio tedesco pubblicato sulla rivista scientifica PLOS One, che ha esaminato in dettaglio il legame tra diventare genitori e la soddisfazione nella relazione, in particolare dal punto di vista maschile. Lo studio, condotto da Judith T. Mack e Lena Brunke, presso la Technische Universität di Dresden in Germania, ha coinvolto oltre 600 padri ed evidenzia come questa fase sia vissuta per i primi 24 mesi come un periodo di grande stress, con ripercussioni significative sul benessere emotivo e sulla qualità del rapporto.

Invece, gli uomini che diventano genitori per la seconda volta, secondo i dati, migliorano significativamente la loro relazione con la partner dopo soli due mesi. Sarebbe interessante soffermarsi a riflettere sul fatto che il periodo di adattamento dei neopapà potrebbe essere strettamente correlato al recupero della neomamma. La maternità è un processo fisiologico e psicologico intenso che richiede tempo per riprendersi. Mentre si adattano al loro nuovo ruolo di padri, è importante che sostengano anche la partner nel suo percorso di recupero post-partum. Questo significa che la resilienza e l’adattamento alla paternità possono essere influenzati non solo dalle proprie esperienze personali, ma anche dal benessere e dai tempi di recupero della madre.

Il passaggio da coppia e famiglia: cosa vuol dire diventare genitori

L’arrivo di un figlio segna uno dei momenti più importanti nella vita di una coppia e comporta profonde trasformazioni nelle dinamiche e negli equilibri interni.

Prima che arrivi un figlio, la vita di una coppia è caratterizzata da una buona dose di individualismo. Solitamente, gli impegni si concentrano sull’appagamento dei bisogni personali, come carriera, hobby, amicizie e tempo libero. Un neonato, invece, sconvolge totalmente queste dinamiche. Improvvisamente, le priorità si spostano, richiedono un impegno costante e la disponibilità a mettere da parte i propri interessi per dedicarsi alla cura del neonato.

Il tempo libero diventa improvvisamente una risorsa preziosa e limitata. Inoltre, la responsabilità di prendersi cura di un’altra vita può portare a un aumento della stanchezza fisica ed emotiva e può generare un senso di inadeguatezza nel gestire situazioni stressanti o fuori dal comune.

Tutto questo può avere un impatto sull’intimità e la sintonia, causando conflitti e potenziali crisi di coppia. Infatti, se i neogenitori non riescono a gestire le nuove esigenze in modo efficace come una squadra, la relazione ne può subire le conseguenze.

Anche una ripartizione diseguale delle responsabilità all’interno della coppia può diventare un problema difficile da affrontare. Spesso, è sulla madre che grava il maggiore impegno nel ruolo di genitore, a volte a scapito del partner che può sentirsi messo in disparte o trascurato. È davvero molto importante imparare a comunicare, cercando di trovare un equilibrio e parlando apertamente per evitare che le tensioni si accumulino.

Come far sopravvivere la coppia dopo l’arrivo di un figlio

Quando una coppia attraversa una crisi durante questo periodo delicato, diventa fondamentale trovare modi per ripristinare l’equilibrio, ricreare momenti di intimità e lavorare insieme per ritrovare la serenità.

Questo richiede un impegno condiviso, attenzione reciproca e una profonda considerazione dei bisogni sia fisici, sia emotivi di entrambi i partner. In questo modo, è possibile scoprire nuovi modi per rafforzare la relazione, anche nel ruolo di genitori.

È innegabile che ciò possa sembrare ancora più complicato se ci si trova ad affrontare tutto da soli. Ecco perché, creare una rete di supporto diventa fondamentale per la salute e il benessere della coppia e del neonato. Può includere familiari, amici, gruppi di sostegno o professionisti del settore, persone che possano fornire un aiuto concreto ma anche un appoggio emotivo. Spesso un aiuto può fare la differenza nelle prime fasi dell’arrivo del bebè e permettere ai genitori di concentrarsi sulla loro nuova vita e di trovare il giusto equilibrio tra le nuove priorità e gli spazi personali.

Infine, un elemento chiave per superare una crisi di coppia in seguito all’arrivo di un bebè è l’incoraggiamento reciproco. Ogni genitore ha bisogno di sentirsi capace, di essere riconosciuto per il proprio impegno e di sentire che l’altro crede in lui. Questo contribuisce anche a rafforzare il legame e a superare insieme le sfide che l’arrivo del piccolo inevitabilmente comportano.