Nella vita ci si innamora solo tre volte. E per ragioni ben precise

Nella vita ci si può innamorare tante volte, ma secondo la scienza il cuore batte davvero soltanto in tre occasioni

Foto di DiLei

DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

È la classica domanda dalla risposta imprevedibile: quante volte ci siamo innamorati durante la nostra vita? C’è chi è sicura di aver sentito battere il cuore all’impazzata soltanto una volta, ma anche chi ha perso il conto. Anche i più romantici, però, dovranno rassegnarsi a quello che dice la scienza.

Nella vita ognuno di noi si innamora davvero non più di tre volte e ogni “innamoramento” corrisponde a una fase ben precisa e a un momento di crescita personale. C’è una costante, però, ogni volta che ci si innamora, la relazione è ciclica, ha un suo inizio, si evolve e giunge al termine. Il fatto che finisca, poi, coincide con un momento di sofferenza che però non va vissuto come un dramma. Anche la fine di un amore porta con sé nuove sensazioni e ci permetterà di vivere una nuova relazione più consapevole.

L’amore giovanile: i primi batticuore

Il primo amore, quello che “non si scorda mai”, idealistico e idealizzato, è quello giovanile. Fatto di primi batticuore, scoperte, sogni a occhi aperti.

Quando si sperimenta questo primo sentimento si è immaturi e inesperti: lo si vive con la convinzione che sarà l’unico della vita e non importa se a volte è difficile da portare avanti, o contrastato da amici o genitori, perché si pensa che il vero amore sia proprio così. Anche se è dura da accettare, bisogna capire che questo primo amore non è la favola che avevamo idealizzato: con il senno di poi accetteremo il fatto che si trattava di una semplice infatuazione e che in alcuni casi ha in parte annullato la nostra personalità per far contenta la persona con cui stavamo.

Il secondo amore, quello più difficile

Il secondo amore è quello “complicato”, drammatico, perché siamo noi stessi a essere diventati più complessi. Siamo cresciuti, stiamo formando il nostro carattere e cominciamo a capire cosa vogliamo davvero dall’amore. Ma siamo ancora talvolta contraddittori, insicuri e volubili nei sentimenti. Questo amore è anche fonte di sofferenza: provoca dolore e rabbia, perché non sempre quello che si vorrebbe dall’amore è quello che offre la persona con cui si sperimenta questo tipo sentimento. È un innamoramento che potrebbe durare molto di più rispetto agli altri due e che per questo potrebbe rivelarsi sfibrante per la nostra autostima.

Questo secondo amore, ricco di alti e bassi, momenti di euforia alternati ad altri di rabbia a cattiveria, può ripetersi con più persone: a molti capita di non riuscire a passare oltre e di perdersi in relazioni che contribuiscono solo a minare la fiducia nell’amore.

L’amore inaspettato e duraturo

Il terzo amore è quello che non sembra mai arrivare, ma poi irrompe nella vita senza preavviso: è quello che rende chiaro il motivo per cui prima gli altri non hanno funzionato. Quando arriva, siamo meno giovani e per questo un po’ più esperti, quindi non cadiamo nell’idealizzazione dell’altra persona e non cerchiamo una relazione a tutti i costi.

È un amore “spoglio” che però rende felici solo per la semplicità con cui tutto accade: può non essere “da favola” come il primo o “ricercato” come il secondo, ma è proprio il fatto di non avere aspettative che permette di essere spensierati. Non c’è pressione di dover essere la persona che non si è. È un amore quieto, è l’unico con tutti gli ingredienti per fare in modo che duri per sempre.