Ma come fanno le altre a fare tutto?

Gli esperti ci dicono che dobbiamo fare sport, uscire con gli amici, trovare il tempo da dedicare alle passioni e quello per stare sole con noi stesse. Ma come si fa a fare tutto?

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Ma come fanno le altre a far tutto non è solo una domanda che rimanda all’iconico film con Sarah Jessica Parker che vestiva i panni di una mamma in carriera e sicura di sé, che doveva fare slalom tra le insidie della quotidianità, ma è un vero e proprio dubbio esistenziale che ci accompagna in ogni momento della nostra giornata.

Lo fa quando ci ritroviamo a parlare con tutte quelle donne che sembrano sapersi districare perfettamente e senza fatica tra impegni personali e professionali o quando apriamo i social network e tra i feed di Instagram che scorriamo vediamo persone che sfoggiano look impeccabili e case sempre in ordine, che trovano il tempo per andare in palestra, per dedicarsi ai loro hobby e per stare sul web, ovviamente. Mentre noi a malapena riusciamo a spuntare la metà delle cose che sono sulla nostra to do list, figuriamoci se abbiamo il tempo, anche solo per pensare, di seguire qualche sport.

A tutto questo aggiungiamoci la psicologia del benessere, quella che a tutti i costi ci vuole felici, e che invece ci soffoca. Perché dobbiamo apparire sempre in forma smagliante e con un sorriso bello, visibile e sincero, anche se siamo stanche, stravolte ed esauste. Guai a dirlo troppo ad alta voce.

E allora ecco che dobbiamo fare tutto. Perché lo sport fa bene al corpo e alla mente, perché le passioni ci tengono vive, perché i pranzi e le cene con gli amici ci regalano la felicità, perché il tempo che trascorriamo solo con noi stesse ci permette di leggerci davvero dentro e di ascoltare le nostre emozioni. Ce lo dice la scienza, lo confermano gli psicologi, lo affermano gli esperti.

Peccato che, se a tutte queste belle cose, ci aggiungiamo le ore che trascorriamo al lavoro, quelle in cui ci adiriamo nel traffico, il tempo che impieghiamo a sistemare la casa, a fare le lavatrici, la spesa e a cucinare, a me sembra che non resti così tanto spazio sull’agenda quotidiana da dedicare a tutto il resto, anche se questa ha delle dimensioni enormi. O forse c’è, ma quello spetta di diritto alle persone che fanno parte della nostra vita: ai familiari, ai nipoti, ai figli e agli amici, perché gli altri reclamano la nostra presenza. E meno male!

Quello che resta del nostro tempo è evidente, si trasforma in briciole, che utilizziamo minuziosamente per farci una piega, o per quella beauty routine serale che ci regala un po’ di tanto agognato relax. Ma che svanisce subito, perché non riusciamo neanche a goderci il tempo che abbiamo per noi che nella nostra mente stiamo già pianificando l’organizzazione della giornata successiva.

Ed è vero che le agende, le liste e i planner possono aiutarci, ma non hanno il potere di trasformare le giornate in 48 ore. Quindi no, io proprio non lo so come fanno le altre a fare tutto. Quello che so è che davvero io non ci riesco.