C’è un’idea che ci portiamo dietro da sempre: “mollare è da perdenti” e “chi si arrende non ce la fa nella vita”. Ma se ti dicessi che a volte lasciare perdere è la cosa più intelligente che puoi fare?
Una grande ricerca pubblicata su Nature Human Behaviour ha passato in rassegna 235 studi sul tema, analizzando i dati di migliaia di persone e scoprendo che continuare a inseguire obiettivi irraggiungibili fa male: aumenta lo stress, l’ansia e la depressione. Al contrario, chi impara a mollare al momento giusto e a puntare su qualcosa di più realistico sta decisamente meglio.
Indice
Cosa rende un obiettivo impossibile?
Partiamo dalle definizioni: cos’è un obiettivo impossibile?
Non è semplicemente qualcosa di difficile, ma un traguardo dove c’è un divario costante tra quello che vuoi e quello che puoi realmente ottenere.
Magari non hai le risorse necessarie, il contesto è sbagliato o semplicemente ti mancano le competenze di base e non hai modo di fartele: nonostante tutti i tuoi sforzi, la situazione non cambia (e non cambierà).
È come voler diventare una pianista professionista senza aver mai toccato un pianoforte e con la prima esibizione entro due anni. Non è questione di impegno: è che i tempi e le condizioni di partenza non combaciano con il traguardo.
Come si riconosce un obiettivo impossibile
Gli studi ci danno degli indicatori abbastanza chiari per capire quando un obiettivo è un vicolo cieco, ovvero:
- Sei ferma allo stesso punto da almeno sei mesi e, anche se continui a provarci con costanza, la linea del progresso è piatta;
- Stai male fisicamente o emotivamente, non dormi, sei sempre tesa;
- Il successo richiederebbe che accadano eventi improbabili e/o su cui non hai alcuna influenza;
- Quello che stai facendo va contro la tua vita reale e per continuare dovresti sacrificare cose importanti come la salute, le relazioni e i valori, in modo insostenibile nel tempo.
Anche alcune relazioni possono essere “impossibili”
Anche in amore esistono obiettivi impossibili. Anzi, sono probabilmente i più comuni e i più difficili da riconoscere.
Pensiamo all’amore non corrisposto: continui a investire su qualcuno che non prova le stesse cose, sperando che prima o poi le cose cambino. Questo tipo di situazione erode l’autostima, aumenta la solitudine e alimenta ansia e depressione esattamente come accade con gli obiettivi impossibili in altri ambiti.
Ma ci sono anche le relazioni che tecnicamente esistono, ma sono cronicamente tossiche o sbilanciate. Quelle dove lasci e torni continuamente, dove c’è sempre gelosia, dove uno investe molto e l’altro pochissimo, dove ti senti sempre in bilico. Qui l’obiettivo implicito, ovvero avere un legame sicuro e reciproco, è irraggiungibile con quella persona, perché i pattern di fondo non cambiano mai nonostante tutti i tuoi tentativi.
Una relazione diventa un obiettivo impossibile quindi quando non c’è un vero progresso ma solo cicli di speranza e delusione, quando il costo emotivo supera sempre i benefici, quando per funzionare richiederebbe cambiamenti profondi nell’altra persona che nei fatti non arrivano mai.
Anche qui vale la stessa logica: continuare a “lavorarci su” non fa altro che consumare le tue risorse emotive. La scelta più sana è riconoscere l’impossibile e investire dove c’è una reale possibilità di reciprocità.
Perché mollare ti fa stare meglio
Quando insegui qualcosa di impossibile, la tua mente resta intrappolata in un loop frustrante. Ogni volta che non vai avanti, ti confermi che sei un fallimento. Questo alimenta il pensiero ossessivo, l’idea di non essere abbastanza e lo stress cronico in un circolo vizioso che ti prosciuga.
Lasciare andare, invece, spezza questo meccanismo e libera le energie che avevi bloccato nel tentativo di forzare qualcosa che non può funzionare. I dati lo confermano: chi riesce a mollare obiettivi irrealistici ha meno sintomi depressivi e ansiosi, soprattutto se trova nuove direzioni verso cui muoversi.
Non basta smettere: serve un nuovo punto di arrivo
Ecco il punto fondamentale che emerge dalla ricerca: dire “basta” non è sufficiente, devi avere qualcos’altro verso cui andare.
Il cosiddetto “re-engagement“, cioè impegnarsi in nuovi obiettivi, stavolta raggiungibili, è quello che davvero fa la differenza per il benessere.
Chi trova nuove mete ha una vita più soddisfacente, prova più emozioni positive ed ha un maggiore senso di direzione. Quando sposti le tue energie su qualcosa che ti dà possibilità concrete di progresso, infatti, ricostruisci la fiducia in te stessa, torni a sentirti in movimento invece che bloccata.
Come fare, nella pratica
Togli di mezzo la morale ed il giudizio. Non serve chiederti “se mollo sono un fallimento?”.
Piuttosto domandati “con le risorse che ho oggi, questo obiettivo è realisticamente raggiungibile?”. Spostare il focus dai giudizi sul sé alla valutazione oggettiva della situazione rende tutto più chiaro e riduce il senso di colpa.
Fa’ un bilancio del tuo benessere: come ti sei sentita nelle settimane o mesi in cui hai inseguito questo obiettivo? Eri più ansiosa, dormivi male o eri irritabile?
Se la curva del tuo benessere è in negativo da tempo e non vedi progressi reali, probabilmente continuare ti sta facendo più male che bene.
Prepara un atterraggio morbido. Se decidi di mollare, non fermarti al “non lo faccio più”.
Pensa a 2-3 obiettivi alternativi, più specifici e realistici, che recuperino parte del senso di quello originale. Se il sogno irrealistico era diventare un’artista famosa in tutto il mondo, magari puoi portare più creatività nel lavoro quotidiano, avviare progetti locali, seguire una formazione. Il ri-orientamento di cui parlavamo che, secondo i dati, protegge il tuo benessere.
Metti da parte il mito del “mai mollare”. La ricerca dice chiaramente che essere flessibili è più adattivo ed intelligente che essere ciecamente ed inutilmente tenaci. Saper cambiare rotta quando serve vuol dire salvare le tue energie ed investirle dove ha davvero senso!
Cerca supporto. Cambiare direzione può essere difficile, soprattutto se lo fai da sola. Parlarne con persone di fiducia o con un professionista aiuta a passare dal “non ce la faccio più” al “posso fare qualcos’altro, in un altro modo”.
Lasciare andare quello che non è più raggiungibile e investire in nuove direzioni realistiche è una delle scelte più efficaci che puoi fare per il tuo benessere a lungo termine. Serve solo il coraggio di guardare in faccia la realtà e scegliere dove vale la pena riporre le tue energie.