Una parola, sei lettere e una moltitudine di significati, tutti bellissimi, che si manifestano alla sua pronuncia, che fa stare bene, che unisce le persone di tutto il mondo e che crea un clima sereno e gioioso. Una parola che non conosce limiti geografici o anagrafici perché una volta imparata entra nel cuore, di chi la pronuncia e la riceve, e ci rimane per sempre.
Grazie è quella parola che fa la differenza, un piccolo gesto d’amore e di sensibilità nei confronti di chi ci circonda, verso il mondo che abitiamo, e anche verso noi stessi. Una parola semplicemente meravigliosa che ci consente di entrare in sintonia con gli altri e di colmare i cuori attraverso un’autentica riconoscenza.
Anche nei momenti più brutti, quelli in cui niente sembra andare come dovrebbe, non dovremmo mai dimenticarci di dire grazie. A chi si spende per noi, a chi ci tende la mano, a chi ci rivolge un sorriso e ci mostra il suo affetto. A chi, semplicemente, c’è. Come affermava Cervantes, sono le buone maniere a fare gli uomini, chi è grato si sente meglio, chi riceve un ringraziamento ancora di più perché si sente riconosciuto, sa di essere stato utile e di aver fatto qualcosa di buono per un’altra persona.
L’importanza di dire grazie
Siamo circondati ogni giorno da parole, quelle scritte tra i tanti messaggi che inviamo e riceviamo a ogni ora, e quelle che pronunciamo in qualsiasi momento. Le stesse che utilizziamo per comunicare, per discutere e per farci conoscere, per raccontarci e mostrare il nostro valore, e anche dimostrare ciò che proviamo nei confronti degli altri.
Certo è che le esperienze ci hanno insegnato che a poco servono le parole se non sono accompagnate dai fatti. Ma che dire di tutte quelle che provengono direttamente dal cuore? Pronunciarle, sussurrarle o gridarle è meraviglioso, un gesto liberatorio che appaga chi parla e chi ascolta. E quale parola più bella, se non “grazie”, per suggellare un momento, un sentimento o un rapporto?
Eppure spesso ci dimentichiamo di dire grazie, lo facciamo perché siamo presi da altro, o perché siamo convinti che non ce ne sia bisogno ignorando, invece, tutta la potenza di una semplice parola che può cambiare ogni cosa. Un momento triste, una giornata “no”, e persino la vita, la nostra e quella di qualcun altro.
Perché dovresti ringraziare gli altri e anche te stessa
Si ringrazia per un servizio ricevuto, per un favore o per un supporto, a volte lo si fa quasi un automatico perché è così che ci hanno insegnato. Si dice grazie sicuramente per educazione, eppure quella gratitudine, se mostrata, vale molto di più di un semplice convenevole.
Dire grazie in modo più consapevole e attento, può davvero cambiare gli attimi che viviamo, e sicuramente le nostre relazioni perché stiamo riconoscendo il valore dell’altro e quello che ha fatto per noi, anche se si tratta di un piccolo gesto. Questo appaga noi, sicuramente, ma anche chi abbiamo di fronte che si vede riconosciuto l’importanza che ha nella nostra vita. Un grazie che aumenta l’autostima, il valore individuale e anche quello di coppia. Un grazie che fa tutta la differenza del mondo.
Quindi ecco il nostro invito: non dimenticate mai di dire grazie a chi ogni giorno è presente nella vostra vita, a chi ha guarito le ferite della vostra anima, a chi non è mai stanco di ascoltarvi neanche a notte fonda, al commesso del negozio e al signore gentile che vi ha augurato una buona giornata. Dite grazie anche a chi è andato via perché a modo suo vi ha insegnato qualcosa. E infine, non meno importante, ricordatevi di ringraziare anche voi stessi: per quello che avete fatto, per come affrontate la vita ogni giorno, per le battaglie combattute, perse e vinte, per il coraggio, i cambiamenti e le trasformazioni.
Grazie è una piccola e grande parola, semplicemente meravigliosa, che cela in sé qualità e sentimenti dal valore inestimabile e che trasforma ogni attimo della nostra vita in piccoli momenti di gioia condivisa.
