Il numero dei figli di genitori separati, negli anni, ha subito un forte incremento, per cui è lecito domandarsi quale impatto ci sia (se c’è) sulle future relazioni amorose di questi ragazzi e di queste ragazze. Secondo i dati Istat, disponibili al momento in cui si scrive, negli ultimi anni si è assistito ad un incremento delle separazioni e dei divori consensuali. Nel 2021, la fotografia è di circa +22,5% di separazioni e di +24,8% di divorzi rispetto all’anno precedente.
La separazione dei genitori è quindi un’eventualità concreta ed è bene capire se e come essa possa influenzare i futuri rapporti affettivi di quelli che oggi sono ancora dei bambini.
La separazione dei propri genitori si connota di elementi unici che ruotano intorno all’età dei figli, alla causa del divorzio, a come esso viene comunicato, alla relazione fra i partner, al carattere dei ragazzi e così via. Vien da sé che ci siano delle relazioni così tossiche o complicate per le quali siano gli stessi figli ad auspicare ad una svolta. Come altre relazioni per le quali i figli e le figlie non riescono a darsi pace della fine.
In questa sede, senza giudizi, affrontiamo il tema, nello specifico come affrontano le relazioni (da adulti) i figli di genitori separati, con un’esperta, la dottoressa Miolì Chiung, da più di dieci anni presidente del Centro Salem, a Milano, in modo da offrire un’analisi psicologica precisa e profonda.
“La separazione dei genitori rappresenta un evento significativo che può influenzare profondamente lo sviluppo emotivo e psicologico di un individuo. Questo impatto spesso si estende anche alle relazioni romantiche che questi bambini, una volta adulti, vivranno. Per comprendere al meglio questa situazione dobbiamo capire le implicazioni psicologiche e i comportamenti comuni di chi ha vissuto questa esperienza per permetterci di utilizzare strategie utili per costruire relazioni mature e appaganti nel futuro”.
Indice
Effetti della separazione dei genitori sulle relazioni future
Conoscere gli effetti che la separazione dei genitori hanno sui figli e sulle figlie non implica rinunciare alla necessità di dividersi, non vuol dire doversi sacrificare all’interno di una relazione che non ci fa stare più bene. Questa è la premessa doverosa da fare, prima di approfondire il tema.
Troppe donne, negli anni, si sono letteralmente sacrificate, per il noto bene dei figli, ritrovandosi annullate come persone. Questo non deve più accadere a noi come ovviamente anche agli uomini.
“Una delle maggiori difficoltà che i figli di genitori separati affrontano da adulti è una percezione instabile della sicurezza affettiva. Questo è legato al modello di attaccamento che si forma nei primi anni di vita, il quale può essere disorientato o compromesso dalla separazione.
In psicologia, il concetto di attaccamento è centrale per comprendere come gli individui sviluppano relazioni. I figli di genitori separati possono sviluppare uno stile di attaccamento insicuro, ansioso o evitante, in cui trovano difficile fidarsi completamente di un partner o sentono il bisogno di mantenere una certa distanza emotiva per evitare di essere feriti.
L’attaccamento po’ essere ansioso o evitante.
L’attaccamento ansioso: questi individui temono l’abbandono e possono mostrare un’eccessiva dipendenza emotiva dai loro partner. La paura della separazione diventa un tema ricorrente nelle loro relazioni, portando spesso a comportamenti possessivi o di costante bisogno di rassicurazione.
L’attaccamento evitante: d’altra parte, alcuni figli di genitori separati adottano uno stile di attaccamento evitante, cercando di proteggere sé stessi dal dolore emotivo. Possono evitare l’intimità e l’impegno profondo, preferendo relazioni superficiali o mantenendo un certo distacco emotivo.
La paura dell’abbandono o il timore di replicare la separazione vissuta in famiglia porta a un livello di sfiducia, che può manifestarsi in comportamenti ambivalenti, diffidenza o difficoltà nel lasciarsi andare completamente”.
Quali sono i comportamenti comuni dei figli di separati
Sebbene molte coppie non si sposino, la separazione vede nel divorzio, davanti ad avvocati e giudici, la sua prima manifestazione di una crisi insanabile. Si tratta di un istituto relativamente giovane, essendo stato introdotto in Italia a metà degli anni 70 a seguito di un referendum molto discusso, noto come favorevole o contrario, quanto anche molto voluto. Come premesso, per la donna è stata la via di fuga ufficiale, legale per relazioni di violenza, di supremazia, o anche di relazioni caratterizzate da grandi tradimenti.
Oggi il divorzio, come la separazione, ha alla base cause anche assai diverse da ieri, non a caso molte relazioni si interrompono dopo un lasso di tempo assai breve.
Sebbene, come abbiamo visto, degli effetti sulle relazioni amorose dei figli/e possano esserci, va specificato che la stessa relazione fra genitori che decidono di non separarsi, pur non amandosi né rispettandosi più, porta conseguenze non felici, anche sull’autostima.
Ecco ancora le parole della dottoressa Chiung.
“I figli di genitori separati spesso ripetono, anche inconsciamente, schemi appresi durante l’infanzia. Questi modelli comportamentali possono influenzare negativamente le loro relazioni amorose, soprattutto se non vengono riconosciuti e affrontati in modo consapevole.
Ecco alcuni comportamenti comuni:
- cercare il controllo: a causa dell’insicurezza sperimentata durante l’infanzia, alcuni individui possono cercare di esercitare un controllo eccessivo sul partner per evitare di sentirsi vulnerabili o traditi.
- evitare il conflitto: altri potrebbero sviluppare una forte avversione per il conflitto, preferendo evitarlo a ogni costo. Questo è spesso un meccanismo di difesa sviluppato per non rivivere le dinamiche conflittuali dei genitori.
- oscillare tra vicinanza e distanza: alcuni possono alternare momenti di estrema vicinanza e affetto a fasi di distacco emotivo, nel tentativo di proteggere sé stessi da potenziali delusioni o abbandoni”.
Come superare gli effetti negativi nelle relazioni
Forse, qualcuna o qualcuno fra voi si sarà riconosciuto, come soggetto attivo o passivo di tali comportamenti all’interno della relazione romantica che si è vissuta o che si sta vivendo. Il controllo del partner è uno degli elementi caratterizzanti di moltissime relazioni fra adolescenti e giovanissimi/e che, ahinoi, spesso hanno portato anche a svolte drammatiche in circostanze più o meno note.
Ma le parole di Chiung non vanno lette come una sentenza definitiva ma come una spia per allenarsi ad una maggiore consapevolezza, al fine di intervenire prima che le proprie relazioni siano compromesse da comportamenti negativi.
Come superare, quindi, le conseguenze negative che si abbattono nelle relazioni sentimentali dei figli di genitori separati?
Ecco i 3 passi.
- “Auto-riflessione e consapevolezza: il primo passo per superare questi comportamenti è riconoscerli. La terapia cognitivo-comportamentale può essere utile per identificare i modelli disfunzionali e lavorare su di essi. Imparare a essere consapevoli delle proprie paure e insicurezze permette di agire con maggiore consapevolezza nelle relazioni.
- Affrontare il conflitto in modo costruttivo: piuttosto che evitare il conflitto, è fondamentale imparare a gestirlo in modo sano. Il conflitto, se affrontato in maniera rispettosa e aperta, può rafforzare una relazione e promuovere la crescita reciproca.
- Costruire fiducia graduale: il processo di costruire una relazione di fiducia richiede tempo. Gli individui che lottano con la paura dell’abbandono o del rifiuto devono lavorare sulla propria autostima e imparare a fidarsi degli altri senza aspettarsi sempre il peggio”.
Costruire relazioni sane: i consigli della psicologa
Tutti i figli e le figlie che hanno vissuto in un nucleo familiare critico o che è sfociato in una separazione hanno quindi il futuro compromesso? Evidentemente no. Come non c’è garanzia di relazioni stabili e felici per quelli che sono cresciuti tra mura domestiche pregne di amore e rispetto reciproco. Sarebbe una formula troppo facile che aiuterebbe a non soffrire per amore.
Ma gli elementi che incidono sulla buona o cattiva riuscita delle nostre relazioni, per fortuna e per sfortuna, sono innumerevoli e giocano tutti lo stesso ruolo all’interno di questa partita.
Certamente, però, in alcune circostanze è utile ragionare su alcuni comportamenti ed abitudini che possono aiutarci a vivere meglio le nostre relazioni, una volta adulti. Come ora ci consiglia dalla dottoressa.
“Nonostante le difficoltà derivanti dall’avere genitori separati, è assolutamente possibile costruire relazioni stabili e soddisfacenti. Ecco alcuni consigli utili per farlo.
- Accettare il proprio passato: uno dei passaggi chiave per costruire relazioni sane è accettare il proprio vissuto senza cercare di cancellarlo o ignorarlo. Elaborare il dolore della separazione attraverso la terapia o la riflessione personale permette di evitare che questo influenzi negativamente le relazioni attuali.
- Comunicare apertamente: una comunicazione trasparente e onesta è la pietra angolare di ogni relazione duratura. Esplicitare le proprie paure, aspettative e bisogni al partner può aiutare a evitare malintesi e creare un clima di fiducia.
- Lavorare sull’autonomia emotiva: costruire un’identità e una stabilità emotiva indipendente dalla relazione è essenziale per evitare di diventare troppo dipendenti dal partner. Riconoscere che il proprio valore non dipende dall’altro è un passo fondamentale verso relazioni più equilibrate.
- Sviluppare una visione realistica delle relazioni: a volte, chi ha vissuto la separazione dei genitori può avere una visione pessimistica delle relazioni, immaginando che tutte siano destinate a fallire. Lavorare su una visione più equilibrata e realistica delle relazioni può aiutare a prevenire l’auto-sabotaggio.
- I figli di genitori separati possono affrontare sfide specifiche nelle loro relazioni amorose, ma queste non sono insormontabili. Con la giusta consapevolezza, supporto e impegno, è possibile costruire relazioni stabili e appaganti. Il segreto sta nell’affrontare le proprie paure, sviluppare una comunicazione aperta e coltivare fiducia, sia in sé stessi che nel partner. La resilienza e la capacità di crescere dalle esperienze passate possono diventare una risorsa inestimabile per creare relazioni sane e durature, nonostante un’infanzia segnata dalla separazione dei genitori”.