Ecco come i sogni influenzano il tuo umore

I sogni che facciamo possono avere un impatto sul nostro umore e condizionare il nostro atteggiamento verso altre persone

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Pierluca Nicolò

Psicologo, Psicoterapeuta e Professore di Psicoterapia Analitica

Psicologo psicoterapeuta e professore a indirizzo analitico archetipico, opera come psicoterapeuta in varie città del centro Italia e online. Autore di vari articoli e libri in ambito psicologico, è anche docente di materie psicologiche.

Pubblicato: 5 Giugno 2024 15:36

Se ti trovi spesso a fare i conti con terrificanti incubi o sogni ambigui, ti sarai senz’altro chiesta se possono in qualche modo influenzare il tuo umore. La risposta è affermativa, ma dobbiamo necessariamente specificare questo scenario.

I sogni influenzano l’umore?

Diverse ricerche e vari autori hanno dimostrato che c’è una correlazione di causa-effetto tra quello che sogniamo e il nostro stato d’animo, ovvero i sogni possono aiutare a elaborare emozioni e consolidare la memoria (Walker, 2009; Nielsen, Levin, 2007; Mancia, 2004).

I sogni, infatti, nella psicologia del profondo vengono utilizzati come strumento clinico. A differenza degli studiosi citati, che intendono considerare i sogni e la psiche come epifenomeni cerebrali, autori come Freud, Jung e Hillman si discostano da questa impostazione per restituire alla psicologia la sua autonomia, evitando di considerarla una fisiologia cerebrale camuffata o una disciplina filosofica o spirituale (Hillman, 1980).

In particolare, Jung riteneva, da un punto di vista pratico, che nel sogno ci fosse sia la diagnosi – e quindi la condizione sofferente o la difficoltà psicologica – che la prognosi, ovvero gli aspetti su cui intervenire e il relativo scenario di guarigione che proveniva dalla psiche profonda, molto distante dalla parte cosciente portatrice dei sintomi (Jung, 1931).

Anche se possiamo trovare una correlazione tra diagnosi specifiche, ad esempio ansia, depressione, disturbo post-traumatico da stress o disturbo bipolare, e attività onirica, si esclude che il sogno sia il corrispettivo dei sintomi o causato da fonti esterne. Anche se può riguardare esperienze personali sgradevoli e molti sintomi possono essere causati da eventi traumatici, secondo Jung è fondamentale non ricondurre il sogno a una causa, ma concentrarsi su aspetti che possono avere un’importanza immediata nel “qui e ora”, perché il sogno tende a uno scopo: creare equilibrio psicologico. Per cui il suo significato sarà sempre positivo. Se si è quindi seguiti da un professionista psicoterapeuta, è opportuno lavorare sui sogni nelle sedute terapeutiche.

I brutti sogni e l’umore

I cosiddetti brutti sogni possono avere un’influenza negativa sul tuo stato d’animo che non va minimizzata: oltre a disturbare il sonno, si teme che i contenuti possano essere in qualche modo aderenti alla realtà. Si compie spesso l’errore di spaventarsi o continuare a rimuginare sul sogno, con il benessere psicologico che viene destabilizzato.

Ma a questo punto possiamo chiederci: nonostante alcuni sogni possano essere sgradevoli o di dubbia moralità e carichi di illogicità, possiamo davvero definirli brutti? Da quale punto di vista lo possiamo affermare?

Ed è qui che è fondamentale cominciare a concepire che la psiche cosciente vive con intenso timore l’esperienza onirica, soprattutto perché non comprenderebbe i significati che la psiche profonda propone. Non riesce infatti ad abbandonare il punto di vista della vita concreta!

Se, come sosteneva il filosofo antico Eraclito, l’anima è talmente profonda che non scorgerai mai la sua fine, idea ripresa anche da Freud, la via regia del sogno, il suo cuore o ombelico è la profondità dell’anima che non coincide con la psiche cosciente. Le corrispondenze con il mondo diurno, ovvero il senso comune o le regole morali, rappresentano la direzione sbagliata per comprendere i significati psicologici dei sogni! (Hillman, 1979).

Accostarsi ai sogni in chiave simbolica, ovvero considerare i contenuti onirici come parti psichiche rappresentate simbolicamente, in linea con l’ipotesi dell’inconscio collettivo, aiuta ognuno di noi a scorgere uno scopo trasformativo in qualsiasi scenario onirico. Un’analisi dei sogni accurata con un professionista può alleviare ogni paura rispetto a quello che apparentemente viene considerato spaventoso ma che in realtà è un tentativo della psiche profonda di portare guarigione!

Fonti bibliografiche:

  • Hillman, J. (1979). Il sogno e il mondo. Adelphi, Milano, 2010, p. 175.
  • Hillman, J. (1980). Psicologia archetipica. Treccani, Roma, 2021, p. 57.
  • Jung, C. G. (1931). Applicabilità pratica dell’analisi dei sogni, in Opere vol. 16, Pratica della psicoterapia. Boringhieri, Torino, 2002, pp. 154-155.
  • Mancia, M. (2004). Sentire le parole. Bollati Boringhieri, Torino.
  • Nielsen, T., Levin, R. (2007). Nightmares: A New Neurocognitive Model.
  • Perilli, V., Paris, A. (2007). Nuove frontiere per l’autonomia della psicologia. Libreria Univ. Benedetti, L’Aquila.
  • Walker, M. P. (2009). The Role of Sleep in Cognition and Emotion.