Sono maschilista e mia moglie lo sa. Ma adesso vuole lasciarmi

Non è detto che quello che andava bene prima deve andare bene anche dopo. Le relazioni cambiano, si trasformano e si evolvono proprio come le persone

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Vorrei che mi spiegaste come si fa a chiedere il divorzio dopo 40 anni insieme!!! Mia moglie lo ha fatto. Ho 66 anni, lei coetanea, ha chiesto la separazione, spalleggiata tra l’altro dai nostri figli. Adduce al fatto che io in casa non faccio niente. Ed effettivamente è così, io in 40 anni di matrimonio non ho mai steso un calzino: è vero, io sono maschilista ma non l’ho mai nascosto. Mia moglie faceva un lavoro part time prima di andare in pensione, e poi ha sempre pensato alla casa ma finora non si era mai lamentata. Ora dice che è stanca ma io penso che a 66 anni suonati non posso certo cambiare le mie abitudini. I miei figli mi hanno detto: arrangiati. Bella famiglia.

Alcuni esperti dicono che bastano 21 giorni per cambiare le abitudini, anche se queste appartengono a una vita intera, anche se sono radicate dentro di noi. Che poi ne siano effettivamente 21, 40 o 60 poco importa, quello che conta davvero è la volontà di voler cambiare determinate cose. E per esperienza personale ti dico che quella forza di riuscirci appartiene a tutti noi, dobbiamo solo trovarla dentro.

Quindi no, non è vero che a 66 anni non sei in grado di cambiare le abitudini. Tu sei in grado tutto ciò che vuoi, ma solo le desideri davvero.

Se mi scrivi oggi, forse, è perché quello che vuoi è salvare il tuo matrimonio. Ma devo chiedertelo: è solo la paura di perdere quelle abitudini confortevoli che avevi creato e di rimetterti in gioco alla tua età se oggi parli così o perché hai  paura di perdere la donna che ami? Perché se è il tuo cuore ad averti spinto a scrivermi oggi, allora, è il caso di silenziare tutto il resto e ascoltare quello che lui ti dice. Ma per farlo devi essere disposto a cambiare.

Vedi, per me è facile dirti adesso che se fossi stata in tua moglie avrei provato a cambiare le cose molto prima di adesso o forse non le avrei mai accettate. Perché anche se sono cresciuta col mito del principe azzurro, ho imparato in fretta che nessuno sarebbe venuto a salvarmi a bordo di un cavallo bianco, così come ho capito che il mio destino non era quello di restare in un castello ad aspettare il suo ritorno. A pulire ogni stanza dell’edificio e a preparare da mangiare.

Ma per quanto lontana dal mio modo di vedere le relazioni, la vostra merita e ha tutto il mio rispetto. Siete solo voi a sapere cosa vi ha legato in questo lungo matrimonio ed è vostro il diritto di scegliere quelle tacite regole di convivenza sulle quasi si è basato il vostro rapporto fino a questo momento.

Però sai, se c’è una cosa sulla quale nella vita abbiamo il potere, è la possibilità di scegliere cosa è giusto per noi. E non è detto che quello che andava bene prima, deve andare bene anche dopo. Le relazioni cambiano, si trasformano e si evolvono, esattamente come fanno le persone. E chissà da quanto tempo tua moglie coltivava questo cambiamento dentro di sé.

Forse anche lei, come te, credeva che tutto sommato quelle abitudini che scandivano la vostra quotidianità sarebbero durate per sempre o forse non tollerava più la situazione, ma soffocava la sua insofferenza per il troppo amore.

Probabilmente i tuoi figli l’hanno compresa più di quanto hai fatto tu. Probabilmente hanno percepito il suo disagio e la sua stanchezza e l’hanno semplicemente accettata. Non prenderla per forza come uno schieramento perché questa non è una guerra.

Riguardo al fatto che tu riconosci le tue mancanze direi che è già è un buon punto da dove partire. Ma la consapevolezza da sola non basta. Sei solo tu, adesso, a dover scegliere se restare nel punto in cui stai, e sei stato per 40 anni, o impegnarti a cambiare le cose per concedervi una seconda possibilità, che a parer mio entrambi vi meritate. Pensaci!