Morte Gioele, Fedez non interrompe il concerto. Il papà: “Potevi rispettare il mio dolore”

Gioele è morto a Ozieri a 10 anni, a 200 metri dal palco di Fedez: la lettera del papà è carica di risentimento

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Martina Dessì

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Un’intera comunità in lutto e un padre che proprio non sa darsi pace per quanto accaduto al suo bambino. Gioele, 10 anni, è morto sotto il peso della porta da calcio installata sul campo Meledina in cui si stava divertendo con gli amici e proprio sotto gli occhi del suo papà, che oggi chiede rispetto e scrive a Fedez esprimendo tutto il suo risentimento per non aver fermato il suo concerto, andato in scena a pochi metri dal luogo in cui il piccolo ha perso la vita.

La lettera del papà di Gioele a Fedez

Il concerto non è stato annullato, benché la tragedia si sia consumata a pochi metri dal palco in cui si è esibito Fedez. Il rapper di Rozzano aveva già risposto alle polemiche feroci che si erano scatenate dopo che era circolata la notizia del mancato annullamento dello show, dedicando un minuto di silenzio in memoria del bambino morto drammaticamente a pochi metri da lui.

Ora a parlare è il papà di Gioele, che invece si aspettava maggiore sensibilità dall’artista preferito di suo figlio, presente a Ozieri proprio per partecipare al live in programma in quei giorni: “Ciao Fedez, ti facevo una persona più umana visto che hai dei figli. Io in quel momento che cantavi a Ozieri, io padre di Putzu Gioele, il bambino deceduto a 200 metri da te, ero per terra con mio figlio chiedendogli di riaprire gli occhi, e chiedendo di prendere la mia vita, e di lasciare vivere lui. Noi abitiamo ad Olbia siamo venuti a Ozieri perché mio figlio cantava le tue canzoni, e voleva vederti cantare dal vivo. Tutto questo non gli è stato possibile. Potevi non cantare per una sera e rispettare il mio dolore. Ps Ivan Putzu, padre di Gioele”, ha scritto sul suo account Facebook il papà del bambino, rivolgendosi direttamente al rapper.

Perché il concerto non è stato annullato

Lo spettacolo è andato avanti nonostante tutto e indipendentemente dalla volontà di Fedez che, per chiarire, era intervenuto personalmente sul suo canale Instagram in cui aveva precisato che nessuno “si era permesso di dire nulla”. L’organizzazione aveva inoltre fatto sapere che non sarebbe stato possibile annullare l’evento con così poco preavviso, malgrado una tragedia del genere non si potesse di certo prevedere.

I festeggiamenti per la Beata Vergine del Rimedio sono quindi proseguiti con il concerto di Federico Lucia, per poi essere annullati nella serata di domenica 15 per rispettare il dolore della famiglia e per esprimere la giusta vicinanza da parte dell’intera comunità. Una scelta, quella di non annullare lo spettacolo musicale dell’artista di Pop-Hoolista, che aveva suscitato grande indignazione nella popolazione che chiaramente si sarebbe aspettata una decisione diversa. Da parte sua, Fedez ha voluto omaggiare il bambino scomparso tragicamente con un minuto di silenzio: troppo poco per molti, e soprattutto per il papà, che invece avrebbe preferito il silenzio in un momento di dolore così profondo.

“A seguito della tragedia accaduta ieri nella nostra città, la Società religiosa della Beata Vergine del Rimedio, svolte tutte le considerazioni del caso, ritiene opportuno annullare i festeggiamenti civili e processione di gruppi folk e cavalieri di oggi domenica 15 settembre. Confermiamo le celebrazioni prettamente religiose stringendoci con affetto al dolore della famiglia . Una scelta dolorosa ma dovuta. Una scelta che avremmo dovuto prendere già da ieri ma impossibilitati per motivazioni di ordine pubblico e tecnico-logistiche alle quali ci siamo dovuti attenere scrupolosamente”, fa infine sapere l’organizzazione che si è occupata degli eventi in cartellone per la festa dedicata alla Beata Vergine.