Milano celebra Margherita Hack con una statua. Non che ce ne fosse bisogno per ricordare la grandezza di una donna che ha compreso per prima che noi esseri umani “siamo fatti della stessa materia delle stelle”. La donna indipendente e anticonvenzionale che si è liberata da ogni condizionamento sociale e religioso dedicando la sua intera vita allo sviluppo scientifico e tecnologico, facendo della scienza la sua ragione di vita.
Forse neanche l’ha mai voluta una statua, ma l’abbiamo voluta noi, per ricordarci di lei, per omaggiare il suo lavoro, la sua grandezza e l’immensa eredità che ci ha lasciato. Ed è sempre nostra la speranza che quella di Margherita Hack sia solo una delle tante opere pubbliche che celebrano l’incommensurabile lavoro delle donne.
Ma per il momento, il primato, resta a lei: la statua della Hack a Milano inaugurata il 13 giugno 2022 è la prima dedicata a una donna scienziata. Per lei è stato scelto il bronzo e da quel materiale l’artista bolognese Daniela Olivieri in arte Sissi ha plasmato la scultura che ora è installata all’interno di Largo Richini, proprio davanti all’Università meneghina. L’opera si intitola “Sguardo fisico” e immortala la Hack mentre scruta il cielo.
Tanti i progetti che sono arrivati tra le mani della giuria di selezione di cui il critico d’arte Vincenzo Trione è stato presidente. Tanti i lavori di qualità che sono stati consegnati per celebrare l’astrofisica in occasione del concorso Una scultura per Margherita Hack promosso dalla Fondazione Deloitte in collaborazione con la Casa degli Artisti e con il Comune di Milano – Ufficio Arte negli Spazi Pubblici.
Ma alla fine è stata scelta lei, Daniela Oliveri, in arte Sissi, che ha avuto l’onere e l’onore di realizzare la scultura in bronzo che rappresenta e celebra la divulgatrice scientifica, intenta a osservare le stelle con le braccia che formano un telescopio mentre emerge da una galassia in movimento.
L’opera, che prende il nome di Sguardo fisico, rappresenta in una sola immagine l’intera esistenza della scienziata, della donna che ha saputo guardare oltre il visibile, che è riuscita a dare un significato reale e concreto alla sua immaginazione. Il suo nome, oggi, è legato indissolubilmente all’astrofisica mondiale, del resto non è stata solo la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico, ma è stata anche una preziosa divulgatrice scientifica che ha trascorso la sua esistenza alla ricerca e allo studio, lasciandoci un’eredità davvero preziosa.
Daniela Olivieri, la vincitrice del concorso di idee ‘Una scultura per Margherita Hack’ con il modellino della sua opera