Da oggi l’Intelligenza Artificiale è al servizio dei cuori infranti

È un progetto tutto italiano, condotto dai ricercatori a Torino, che ha utilizzato l'Intelligenza Artificiale per prevenire la sindrome del cuore infranto

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Redazione

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Il fiato si spezza, le ore di sonno si accorciano, la fame viene meno e gli occhi lucidi diventano una costante: questi sono i sintomi di un cuore andato in frantumi dopo la fine di una storia d’amore. Una situazione, questa, reale e intensa che molti abbiamo sperimentato almeno una volta nella vita.

Gli esperti la chiamano la sindrome del cuore infranto, anche conosciuta come Takotsubo, ma non si tratta di una mera sensazione che scaturisce dal dolore e dalla delusione, ma di una condizione reale che colpisce il nostro organo vitale per un breve periodo di tempo. Si tratta in sostanza di una forma di insufficienza cardiaca temporanea che si manifesta soprattutto nei soggetti che vivono situazioni particolarmente stressanti o emotivamente intense.

Ed è proprio per evitare episodi di questo genere, che naturalmente possono portare a complicazioni, che la scienza ha deciso di servirsi dell‘Intelligenza Artificiale per prevenire la cosiddetta sindrome del cuore infranto.

Così l’Intelligenza Artificiale cura e previene la sindrome del cuore infranto

Come si guarisce dal mal d’amore? È una domanda che ci siamo posti tutti, e non sempre arrivando a una risposta. Quello che succede fuori e dentro di noi, quando una storia d’amore finisce, è diventato oggetto di numerosi studi con gli anni. Gli stessi che hanno confermato che quel malessere percepito nella mente e nel cuore è reale. La sindrome del cuore infranto lo è, una cardiomiopatia non ischemica temporanea che si sviluppa durante i periodi di forte stress emotivo.

Come si cura e come si può prevenire? Sono queste le domande che si sono posti alcuni ricercatori sfruttando la tecnologia e utilizzando l’Intelligenza Artificiale per creare un algoritmo da mettere a disposizione per tutti coloro che soffrono di mal d’amore e offrire così una cura tempestiva.

Il progetto tutto italiano, condotto dall’Ospedale di Molinette della Città della Salute di Torino in collaborazione con l’Università del capoluogo piemontese, ha portato allo sviluppo di un modello di AI che è in grado di prevenire e contrastare il rischio di sviluppo della Sindrome di Takotsubo. Anche se questa patologia è temporanea, e nella maggior parte dei casi benigna, col tempo può scatenare tutta una serie di conseguenze tutt’altro che trascurabili nella persona che ne ha sofferto.

Il progetto dei ricercatori italiani

Nel trovare una soluzione che arrivasse a contrastare lo sviluppo della Sindrome di Takotsubo, che colpisce soprattutto le donne, gli esperti italiani hanno deciso di affidarsi all’Intelligenza Artificiale, sviluppando un nuovo algoritmo che è in grado di prevedere il rischio di sviluppo di cardiomiopatia da stress acuto nei pazienti più a rischio.

Per arrivare a questo sorprendente risultato, i ricercatori hanno preso in esame un campione di oltre 4.000 pazienti, dal registro europeo International Takotsubo Registry, potendo costruire un modello preciso e accurato. In questo modo si è arrivati alla realizzazione di un calcolatore, che sarà messo a disposizione di tutti i medici e gli specialisti, per stimare le condizioni dei pazienti e gli eventuali rischi legati alla manifestazione della sindrome del cuore infranto.