Comunicato pro-Israele, l’ad Rai Roberto Sergio finisce sotto scorta

Dopo la lettura del comunicato a "Domenica In", l'ad Roberto Sergio è stato messo sotto scorta a seguito di ripetute minacce di morte

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Martina Dessì

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L’amministratore delegato Rai Roberto Sergio è stato messo sotto scorta dopo il comunicato pro-Israele letto da Mara Venier nello speciale di Domenica In dedicato a Sanremo. La decisione del Viminale arriva dopo le ripetute minacce ricevute dal dirigente a seguito delle veline lette in diretta e dei ripetuti scontri che sono seguiti alla presa di posizione dell’azienda di Viale Mazzini.

Perché Roberto Sergio è stato messo sotto scorta

Il Viminale ha assegnato la scorta all’ad della Rai, Roberto Sergio, in seguito alle minacce agli scontri per la sua presa di posizione a sostegno di Israele. La Procura di Roma ha ricevuto un’informativa da parte delle forze dell’ordine relativa alle minacce ricevute dal dirigente e da alcuni suoi familiari dopo il comunicato sulla guerra in Israele proposto nella diretta di Domenica In nello speciale trasmesso dal Teatro Ariston di Sanremo. Le carte sono state sottoposte all’attenzione del procuratore capo Francesco Lo Voi. Non si esclude l’apertura di un fascicolo di indagine.

La polemica sul comunicato pro-Israele si allarga così ben oltre i confini aziendali, dopo che Mara Venier è stata sommersa dalle critiche per aver censurato – a detta di molti – le parole di Dargen D’Amico sull’immigrazione. La sua replica è arrivata dopo pochi giorni e a seguito della chiusura dei commenti sul suo Instagram: “Io sono una conduttrice Rai. Se l’amministratore delegato della Rai mi chiede di leggere un comunicato, io lo faccio. Quanto al contenuto, forse qualcuno non è d’accordo con la condanna del massacro del 7 ottobre? Certo, è doveroso ricordare anche le vittime innocenti di Gaza”.

Le parole di Fiorello

Sulla vicenda si è espresso anche Rosario Fiorello a Viva Rai2!. Il mattatore siciliano è stato il co-conduttore della finale del Festival di Sanremo ma solo ora si espresso in merito a quanto accaduto domenica in diretta dall’Ariston. “Far leggere quelle veline è stato un errore, ma adesso calmiamoci tutti. È successo ed è stato stigmatizzato abbondantemente – ha spiegato – adesso calma, perché quando entra in gioco la violenza non va più bene. Addirittura hanno dovuto assegnare la scorta all’ad Sergio, finisce che la daranno anche a me…”.

L’ondata di polemica ha travolto anche la conduttrice di Domenica In, accusata di non aver preso posizione sull’argomento e di aver letto passivamente il comunicato senza prendere posizione: “Sto male. Soffro molto, perché mai in vita mia ho censurato qualcuno, né sono mai stata accusata di censura. Io piango per le mamme di Gaza che hanno perso i loro figli bambini, come piango per le donne ebree stuprate e prese in ostaggio. Piango per tutte le vittime civili”. Dargen D’Amico è stato invitato in trasmissione per la puntata di domenica 18 febbraio, mentre Ghali è a Che tempo che fa da Fabio Fazio.

La notizia che l’artista di Casa mia avrebbe preso parte al programma in onda sul NOVE è arrivata a poche ore dalla finale nella quale si è classificato al quarto posto. In molti hanno gradito questa decisione, arrivata dopo la bufera che si è imbattuta sulla tv di Stato, specificando come fosse assolutamente necessario un suo intervento dopo quanto accaduto su Rai1.