Concorrente paralizzato durante un puntata di “Ciao Darwin”: è arrivata la sentenza

Giunta la prima sentenza nel processo legato al concorrente paralizzato a "Ciao Darwin". Quattro imputati, tra cui non compare Paolo Bonolis

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Pubblicato: 1 Dicembre 2022 19:49

Prima sentenza per il processo del concorrente paralizzato a Ciao Darwin. Una storia dolorosa, che per anni ha portato a dure discussioni. Ripercorriamo i fatti, fino ad arrivare alla decisione dei giudici, chiamati ad esprimersi in merito alle quattro persone coinvolte. Vi è un responsabile per quanto accaduto a Gabriele Marchetti?

Ciao Darwin, concorrente paralizzato: cos’è successo

Chiunque abbia mai visto una puntata del celebre programma di Paolo Bonolis, condotto al fianco dell’inseparabile Luca Laurenti, sa bene come vi siano numerose prove da sostenere. I partecipanti devono cantare, superare le proprie fobie, dare sfoggio delle proprie capacità intellettive, sfilare e anche cimentarsi in test fisici.

Il 17 aprile 2019, nel corso delle registrazioni di una puntata, Gabriele Marchetti è rovinosamente caduto mentre impegnato nel gioco dei rulli, noto come Genodrome. Al tempo l’uomo aveva 54 anni e l’impatto gli ha provocato lo schiacciamento di due vertebre, ma soprattutto una lesione al midollo.

Il suo stato di salute è peggiorato al punto tale da risultare tetraplegico. Una condizione irreversibile, che lo vede paralizzato tanto negli arti superiori che in quelli inferiori. Nessuna immagine è mai andata in onda, ovviamente, con l’uomo che ha presentato una querela e, nel tempo, ha parlato dei fatti e della profonda delusione per il comportamento di Paolo Bonolis.

Secondo Gabriele Marchetti, infatti, il celebre conduttore non si sarebbe interessato alle sue sorti, dopo quanto accaduto. Non lo avrebbe mai contattato. Parole colme di rabbia, giustificata dal dolore provato. La realtà però ben diversa.

Occorre precisare come il presentatore non sia formalmente coinvolto nel processo. Detto ciò, i legali dell’uomo hanno sottolineato come sia Paolo Bonolis che Sonia Bruganelli abbiano avuto contatti con la famiglia del concorrente paralizzato.

Una chiamata alla moglie e una al figlio da parte di Bonolis, avvenute nei giorni successivi all’incidente. La Bruganelli avrebbe invece contattato la moglie, mesi dopo, per avere aggiornamenti sullo stato di salute.

Processo concorrente paralizzato a Ciao Darwin: la sentenza

Nei mesi scorsi era circolata la notizia del ritiro ufficiale della querela da parte del concorrente paralizzato a Ciao Darwin. Un gesto scaturito dal risarcimento pattuito con Mediaset, intervenuta per chiudere questa vicenda dolorosa per tutti.

La giustizia ha però ovviamente proseguito il proprio corso. A marzo 2022 quattro persone sono state rinviate a giudizio, accusate di lesioni gravissime. Si tratta di due dirigenti della società che si occupa della produzione del programma, così come di un dirigente dell’azienda che aveva procurato l’attrezzatura per la puntata in questione, registrata nel 2019. L’ultimo imputato è invece coinvolto nella selezione dei concorrenti.

Il Tribunale di Roma ha deciso di assolvere Sandro Costa, Massimo Porta, Massimiliano Martinelli e Giuliano Giovannotti, perché il fatto non sussiste. Non sono state quindi rilevate delle responsabilità oggettive, il che si traduce nel considerare quella caduta frutto del caso e non di una qualsiasi tipologia di incuria da parte del personale addetto e responsabile.

L’accusa sosteneva come il concorrente non fosse stato formato in maniera corretta per quel tipo di gioco, così come non informato adeguatamente sui rischi che correva nel cimentarsi in quella prova. A ciò si aggiunge una considerazione legata alla profondità non bastevole della vasca sottostante, con un livello dell’acqua considerato inferiore al necessario per poter attutire eventuali cadute.