La storia di Alaa al- Najjar è forse tra le più atroci e drammatiche di questa guerra bastarda. Perché lei, pediatra a Gaza, che spendeva la sua vita per curare i bambini, non è riuscita a salvare i suoi e ha visto morire sotto le bombe israeliane 9 dei suoi 10 figli. Ora assiste giorno e notte l’unico sopravvissuto e suo marito in fin di vita, e annientata dal dolore, riesce solo a dire con un filo di voce: “Vogliamo che padri, madri e figli non muoiano più“.
Alaa chiede che figlio e marito possano sopravvivere e per questo vengano curati all’estero: “Vorrei che mio marito e mio figlio ricevessero assistenza all’estero, insieme. Abbiamo bisogno che escano da Gaza, perché qui le risorse sono estremamente limitate e se non vengono curati al meglio non possono sopravvivere”. Al suo appello si aggiunge quello dello zio Ali Al-Najjar, che ancia un appello all’Italia. “Il piccolo Adam è in condizioni disperate e ha bisogno di esami e di assistenza accurata, che l’ospedale Nasser di Khan Younis non può dargli. Aiutate l’unico superstite dei dieci fratellini morti sotto le bombe israeliane”. La Farnesina ha dato la sua disponibilità perché il piccolo, sia trasferito e curato nel nostro Paese.

Alaa che parla ancora dei suoi bambini al presente: “Ho dieci splendidi figli: Yahya 12 anni e Adam 11, che amano leggere storie; Rakan 10, che ama travestirsi da Spider-man; Eve 9, che gioca con le Barbie, Jobran 8, Raslan, 5, che è birichino, Rival 4, che va matto per il cioccolato, Sadin 3, Loqman 2, e Sidra 6 mesi. Sono educati, gentili, studiano il Corano e parlano bene inglese. Sono responsabili e affidabili, quando serve si prendono cura l’uno dell’altro perché noi lavoriamo”. Alaa che riesce a stare in piedi solo per veder sopravvivere Adam e Hamid, Alaa che è diventata il simbolo di una guerra che è la vergogna dell’umanità. Alaa che merita almeno questo, che Adam sopravviva e continui a leggere le storie che tanto amava. Anche per suo fratello Yaha che non potrà più farlo, per Rakan che non si travestirà mai più da supereroe, per Eve che non giocherà mai più con le Barbie.
Racconta sua nipote: “Mia zia ha perso tutto. Era una donna molto forte. Lei guariva i figli degli altri e non ha potuto salvare i suoi”
Ho visto i loro corpi carbonizzati, irriconoscibili. Ora vi prego: salvate l’unico rimasto in vita.