La sostenibilità ormai è sulla bocca di tutti e mi rendo conto che si sta diffondendo l’errata convinzione per cui acquistando solo capi certificati come “organic” o “bio”, si stia facendo un gesto di amore verso il pianeta. In sé non sarebbe nemmeno sbagliato come concetto, ma se non cambiamo radicalmente il nostro modo di pensare alla moda, e anche di acquistarla, purtroppo comprare solo capi bio non serve proprio a niente. Cerco di fare un po’ di chiarezza con questo post, elencandovi 5 mosse per avere un armadio davvero sostenibile.
1. Compra solo se serve
Questa è la primissima cosa da fare. Prima di acquistare qualunque cosa, chiedetevi se davvero vi serve. Sembra una cosa da poco, ma vi posso assicurare che tagliare drasticamente gli acquisti superflui è fondamentale per aiutare il pianeta in modo concreto. Smettere di acquistare per sfizio, per noia o perché i prezzi sono bassi e crediamo di fare un affare comprando un capo inutile che poi non metteremo è il primo passo per far diminuire il volume dei pezzi che finiranno per essere dismessi e gettati via. Diminuirà quindi il volume dei rifiuti e con esso il nostro impatto ambientale.
2. Leggi le etichette
Altra cosa fondamentale: leggere le etichette, per quanto non sempre siano cristalline e non sempre la stiano raccontando giusta, aiuta comunque molto. L'etichetta vi spiega di cos'è fatto e da dove arriva il vostro capo. Ve ne racconta la composizione, in modo che possiate verificare se si tratta di un capo realizzato in fibra naturale o sintetica, così potete scegliere cosa mettervi addosso. Poi, vi dice anche dov'è stato prodotto. Potrebbe essere stato prodotto in Europa, in Italia, ma anche dall'altra parte del mondo, in paesi dove magari non esiste un'etica del lavoro e uomini e donne vengono sfruttati per permettere a noi, che siamo più fortunati, di acquistare a pochi auro magliette che poi magari nemmeno metteremo.
È vero anche purtroppo, da questo punto di vista, che non sempre le etichette sono cristalline, circa le pratiche di sfruttamento, perché anche dietro all'etichetta "Made in Italy" possono nascondersi storie di lavoratori sottopagati e in condizioni ben lontane da quello che richiederebbe la legge italiana. Se vi rendete conto che state pagando un pezzo troppo basso per un capo "made in Italy", forse c'è qualcosa dietro che non funziona.
3. Se proprio devi, compra usato o vintage
Posto quello che ho scritto al punto 1, quindi evitare di acquistare, se proprio dovete, cercate di preferire i circuiti del vintage o del second hand. Entrambe queste modalità di acquisto stanno prendendo sempre più piede, proprio perché sono economiche, la scelta è amplissima e si può davvero risparmiare acquistando, spesso, anche capi nuovi. Quando acquistate un capo vintage o usato, non state immettendo nel mercato un capo nuovo, quindi limitate la quantità di risorse del nostro pianeta che vengono consumate. Rifletteteci.
4. preferisci piccole realtà artigianali
Se non trovate nel vintage o nel second hand, preferite piccole realtà artigianali o aziende locali, che hanno il controllo di tutta la loro filiera e grazie alle quali potete abbattere i costi di logistica legati alle merci. Pensateci: se comprate un capo fatto a mano da una realtà vicina a voi, non state scegliendo qualcosa che è stato assemblato dall'altra parte del mondo, con tessuti che magari provenivano da centinaia di chilometri di distanza e che poi hanno dovuto ripercorrere lo stesso tragitto per finire su scaffali stracolmi, da cui verranno poi tolti e spediti ancora altrove in caso non vengano venduti.
5. Trova il tuo stile
Anche questa è una cosa a cui fare attenzione. Se avete un vostro stile e sapete esattamente cosa vi valorizza in termini di tagli e colori, allora eviterete di fare acquisti inutili o sbagliati. Soprattutto, eviterete di avere un armadio pieno di roba che non vi assomiglia, da cui pescate sempre le stesse cinque cose e per colpa del quale avete sempre l'impressione di essere vestite uguali. Questo step mentalmente è molto importante: definire meglio ciò che vi piace e combinarlo con ciò che vi valorizza è la chiave per un guardaroba efficiente e quindi decisamente più sostenibile!