Essere green, riciclare, prestare maggiore attenzione allo spreco può fare del bene non sono al pianeta, ma anche a chi lo abita. Questo non solo in un’ottica di sostenibilità ambientare e sociale, ma proprio in modo diretto, sostenendo realtà che aiutano concretamente le persone in difficoltà. E no, non si tratta di greenwashing, potete fidarvi.
Indice
Progetto Quid
Progetto Quid è un brand di moda etica e sostenibile che ha uno scopo di carattere sociale. I loro prodotti vengono realizzati con eccedenze di tessuti messe a disposizione da prestigiose aziende di moda e del settore tessile e vengono confezionati da persone – soprattutto donne – con un passato difficile, che trovano in questa realtà un modo per potersi finalmente affrancare. Piccola nota: si chiamano “Progetto Quid” perché la loro moda made in Italy ha un “quid” di consapevolezza in più!
I gioielli SeeME
I gioielli di SeeME, nato da un’idea dell’italiana Caterina Occhio, hanno l’obiettivo di dare lavoro a donne sfruttate e vittime di violenza, insegnando loro le tecniche per lavorare i metalli. Tutti i gioielli di SeeME hanno un cuore: è un po’ il cuore che ci mettono queste donne, creando artigianalmente questi pezzi unici. Il progetto è piaciuto al punto che star del calibro di Nicole Kidman e Alessandra Ambrosio se ne sono fatte ambassador. Chic e con un cuore grande.
Abiti da sposa cercasi
Non tutti lo sanno, ma nel monastero di Santa Rita a Cascia è possibile acquistare abiti da sposa che vengono donati per essere regalati o venduti a fronte di un’offerta a donne che vogliono sposarsi, ma non possono permettersi di acquistare un abito nuovo. La gestione di questi scambi viene seguita da una delle suore di clausura del convento, che raccoglie anche alcune delle storie delle donne che chiedono un abito per il loro giorno speciale.
L’upcycling di Atotus
Atotus è una piccola realtà di Trento, che da quando è nata non ha fatto che collezionare premi, tra cui nel 2022 anche il Premio Impresa sostenibile de Il Sole 24 ore in collaborazione con la Santa Sede. Oltre a ritirare, in un’ottica di moda circolare, fibre tessili come la lana, la seta, il cotone e il denim, ma anche gli pneumatici, per recuperarle e rigenerarle, ritirano anche abiti per bambini che vengono dati ad associazioni che aiutano famiglie bisognose. Inoltre, i capi che si prestano ad essere riutilizzati, vengono rivisti e resi unici dagli studenti delle scuole di moda e Design di Trento. Un modo bellissimo per essere vicini alle realtà del territorio e per supportarle con attività concrete.