Tutù, la tendenza dell’autunno 2024 dalle passerelle allo street style

L'ufficiale divisa femminile storicamente simbolo del balletto approda nel panorama moda autunno/inverno: viaggio alla scoperta del tutù 2.0

Foto di Sara Iaccino

Sara Iaccino

Beauty e Fashion Editor

Make-up artist e amante della scrittura, ha lavorato come Beauty e Fashion Editor per vari magazine con l'obiettivo di unire le sue passioni in una sola professione.

Pubblicato: 18 Novembre 2024 20:10

Dopo la comparsa di rigidi corpetti completi di stecche, ingombranti gonne a crinolina e ballerine in raso dalla punta squadrata l’ennesimo livello del balletcore – questo il gergo modaiolo con cui si identifica l’insieme di trend a trasporre in passerella l’universo del balletto – pare essere ora stato raggiunto, e superato.
Se, fino a ieri, l’unico e solo tutù riconducibile all’immaginario della moda era quello celeberrimo portato a zonzo per le strade di New York da Sarah Jessica Parker nella sigla della nota serie-tv Sex and the City, al momento tutto starebbe per cambiare.

Più o meno in tempi recenti la danza classica ha fatto il suo esordio nei guardaroba, con al seguito lo sgomento generale: il primo accenno della corrente stilistica lo si era avuto con un atipico quanto rappresentativo modello di ballerine (le Miu Miu in raso di seta, spesso appaiate a spessi scaldamuscoli) a ricalcare – nastro e per segno – le classiche scarpette da ballo che noi tutti conosciamo, con tanto di estremità rigide e squadrate e lunghi lacci da annodare artisticamente attorno alla caviglia, da abbinare alle mise quotidiane. Il passo successivo? L’insorgere di soffici sottane in tulle e raso a rappresentare l’evoluzione ultima della popolare gonna a palloncino.

Indossare l’iconica, vaporosa gonna a campana, più o meno corta, leggera ma rigonfia al contempo, di garza, tulle o velo oggi non è più il sogno sfumato di ogni aspirante ballerina votata al fashion per scarse doti naturali bensì parte integrante – e fondamentale – di ensemble all’ultimo grido.

Quella del tutù da indossare nella vita di ogni giorno è già una tendenza ufficiale dell’autunno/inverno in apertura, stando quantomeno a ciò che l’haute couture ha trascinato sulle passerelle: da divisa ufficiale del balletto femminile, capo ginnico quanto emblematico, questo ha subito varie reinterpretazioni sino ad assumere sembianze tutte nuove e talvolta futuristiche. Ma, prima di fare un passo tanto in avanti, facciamone insieme uno indietro: verso le sue origini.

Storia del tutù, le origini del balletcore

La nascita del tutù risale agli anni Trenta dell’Ottocento ed all’amore per la romantica musa incontrastata dell’epoca, Marie Taglioni. Da molti considerata la più dotata ballerina del suo tempo, a lei furono dedicati tessuti, dolci, corsetti, e finanche uno dei cavalli di proprietà della regina Vittoria. Nella storia della moda, da sempre intrecciata con la danza, è collocabile in quel periodo il debutto non ufficiale del tutù in ambito, ancora considerato adatto al solo contesto sportivo in quanto motivo di pregiudizio. Lo stesso che ha continuato a caratterizzare i primi anni del secolo successivo, per dissolversi solo nel 1909 con l’esordio parigino dei Ballets Russes di Sergei Diaghilev.

Parliamo di una cortina in tessuto stratificato, la cui struttura doveva essere sufficientemente solida da far fronte ad acrobazie, giravolte e sollevamenti vari. Rigido sì, ma sufficientemente deformabile da assicurare ai danzatori libero movimento.
Ed ecco nel 1924 il debutto ufficiale, invece, e definitivo del tutù nella moda con la firma di Chanel sugli abiti di Le Train Bleu, opera danzata di Jean Cocteau a descrivere in toni umoristici la borghesia dell’alta società in vacanza. Lo spettacolo ebbe luogo presso il Théâtre des Champs-Élysées di Parigi, dove i corpi in movimento dei ballerini vennero valorizzati da creazioni all’avanguardia dotate di ricami, perle e colletti bianchi.

Al tempo fu Chanel a vestire il balletto, ma di lì a poco anche viceversa: Christian Dior e Pierre Balmain diedero ben presto vita ad abiti da sera ispirati al tutù, realizzati in tulle di seta e chiffon e spopolarono mise date da corpetti aderenti e gonne a campana. Persino i tacchi presero ad abbassarsi gradualmente, con la nascita delle ballerine oltre i teatri. Ed è da allora che moda e balletto non hanno mai smesso di contaminarsi l’un l’altra.

Il balletcore oggi: tutte le nuove evoluzioni del tutù da amare

Sulla scia di un passato che si ripete l’odierna tendenza ispirata al balletto subisce l’influenza del lessico social prendendo il nome, come anticipato qualche riga fa, di balletcore. Il contemporaneo uso del suffisso in –core permea il trend di un’aura di novità che seduce, eppure quella del tutù è una moda mai davvero scomparsa. Ad attestarlo ci pensa la teatralità espressa dalle collezioni autunno/inverno 2008 di Alexander McQueen così come le creazioni di John Galliano risalenti al 2000.

Dopo un più o meno breve periodo di silenzio ecco ricomparire la strutturata quanto impalpabile gonna nell’inverno 2022 sulle passerelle di Miu Miu, appaiata alle iconiche ballerine con cinturino della maison spesso accompagnate da calzettoni e scaldamuscoli.

Il tutù del 2024, invece, si differenzia dalle precedenti versioni per il limpido riferimento alla già popolare estetica coquette, con elementi ricorrenti fiocchi, volant e delicate tinte pastello.

Fra i contemporanei interpreti più fantasiosi troviamo ora Conner Ives, il quale propone il tutù in doppia versione, mini oppure ad altezza caviglie, David Koma con una sintesi dark tra little black dress e tutù, e Molly Goddard, che già dal lontano 2017 ha esordito con la particolare gonna in tulle ribaltato.

Le tendenze moda dell’autunno-inverno 2024/25 offrono con estrema puntualità stravaganti gonne-tutù in pelle semirigide, portate alla luce da JW Anderson. Simone Rocha, invece, che di nastri, fiocchetti e volant ha fatto la propria cifra stilistica, suggerisce la propria personale declinazione del capo tra mille e più strati di vaporoso tulle.

I toni, in quest’ultimo caso, non sono sempre rosei: il color confetto ed il bianco candido vengono talvolta abbandonati in favore del nero, assumendo una connotazione dark assolutamente in armonia con i tempi.

Lo si è visto sulle muse gotiche attualmente venerate, due su queste Winona Ryder – quest’ultima appena ricollocata sulla cresta dell’onda grazie al suo ritorno alle origini, quello sancito dalla ripresa del vecchio ruolo di Lydia Deetz in Beetlejuice Beetlejuice – e Jenna Ortega che hanno saputo vestire egregiamente le creazioni della casa di moda accompagnandole con innata attitudine.

E in quanto alle altre star? Come hanno accolto l’avvento di tale inatteso volume a vivacizzare le gonne ora di tendenza? Stiamo a vedere: abbiamo diligentemente raccolto per voi alcuni degli esempi più cool in circolazione, pronti ad ispirare ogni potenziale outfit che verrà.

Jenna Ortega

Come anticipato Jenna Ortega occupa la prima fila tra le celebrities rimaste vittima del ritorno in auge del tutù. Scelte, quelle dell’attrice, che non coincidono solo e soltanto con la buona vecchia strategia promozionale del method dressing ma che trovano riscontro nella vita reale. La si vede nello scatto soprastante indossare un lussuoso e riccamente decorato abito firmato Dior, e rigorosamente nero, per prendere parte ad un importante evento mondano.

Addison Rae

C’è, poi, chi ricorre alla scenicità intrinseca del capo per stupire sul palco: Addison Rae è tra questi. La cantante statunitense ha per l’appunto indossato un tutù bianco candido, gonfio e vaporoso, per performare in uno dei suoi più recenti concerti.

Sydney Sweeney

Grande amante della tendenza in oggetto Sydney Sweeney, nota per saper esibire con gran gusto mise spiccatamente ricercate. Tra queste ricordiamo due suggerimenti in particolare in merito a come vestire il tutù: nel primo caso vediamo l’attrice indossare un abitino in satin rosa shocking dall’ampia gonna a palloncino a ricordarne le sembianze.

Nel secondo, invece, il volume non c’è ma l’idea è resa da una lunga gonna in velo – dal fascino caratteristico dell’abbigliamento see through – adorna di ricami, abbinata a top e culotte.

Sarah Jessica Parker

Nessuna, meglio di lei, sa insegnare più efficacemente come domare la moda: Sarah Jessica Parker, sul set di And Just Like That…, sta dando il meglio di sé in quanto a look d’effetto.

La si è vista indossare una seconda versione del tutù scolpito nella memoria collettiva dalla sua prima apparizione nella sigla della serie-tv cult in poi, ma anche più moderne alternative come dimostra l’opera di sartoria frutto del genio di Oscar de la Renta ritratta in foto. Trattasi di un abito a scacchi nero ed argento, con maniche velate dai dettagli gioiello, indossato su leggings e ballerine.

Zendaya

Ultima ma non per importanza Zendaya, infallibile come sempre in ogni ensemble formulata e sfoggiata alla prima occasione buona. La vediamo in foto avvolta in un completo rosa confetto, composto da top a fascia rigido e strutturato e maxi gonna voluminosa, assumere le sembianze di una moderna ballerina.

Interessantissima anche la variante espressa da questo abitino verde smeraldo, uno statement piece senza il bisogno di grandi contorni che ricorda nella forma e nel volume esasperato un immenso tutù indossato da capo a piedi. Un outfit che promette di slanciare grandemente la silhouette, complici gli alti tacchi indossati dall’attrice al di sotto.