Il nome di Giorgio Armani è simbolo di eleganza, stile e dedizione. Un’icona intramontabile del mondo della moda e presenza costante e affidabile nelle scelte delle star nei red carpet. Al suo fianco, per molti anni, c’è stato il compagno, Sergio Galeotti, presenza discreta ma fondamentale. Morto nel 1985 per una grave malattia, era un architetto e collaborò a fianco di Armani. Scopriamo di più su di lui e sulla storia con il celebre stilista.
Chi era Sergio Galeotti, compagno di Giorgio Armani
Sergio Galeotti nacque a Pietrasanta, in Toscana, il 26 luglio del 1945. Era dotato di un animo artistico e creativo, coltivato fin da giovane. Frequentò il liceo artistico di Carrara, per poi lavorare come architetto in numerosi studi in tutta Italia. Galeotti è stato una presenza fondamentale per Armani, non solo per la sua storia personale, ma anche per quella lavorativa. Nel 1975, infatti, fu il cofondatore della Giorgio Armani. Fu alla guida del settore finanziario e degli aspetti amministrativi della società. Lo stilista piacentino, in un’intervista che ebbe subito una risonanza mondiale, disse: “Tutto quello che ho fatto nel lavoro l’ho fatto per Sergio. E Sergio ha fatto tutto per me”.
Ma il suo cammino nel mondo dello stile andò anche oltre. Ebbe infatti anche l’autorizzazione da parte dello stesso Armani per iniziare la propria etichetta di moda. Un incontro di talenti il loro, che portò successo e innovazioni incredibili nei look di tutto il mondo. Sergio Galeotti era una mente agile, pronta a investire nel proprio futuro e in quello del compagno. Si narra che per reperire il capitale per avviare l’etichetta Armani, convinse Armani a vendere il suo Maggiolino Volkswagen per assumere uno staff e un ufficio a Milano.
La storia d’amore tra Giorgio Armani e Sergio Galeotti si interruppe bruscamente quando l’uomo si ammalò nel 1984 e gli fu diagnosticata una “grave forma di leucemia fulminante”, come si legge nel comunicato emesso dal portavoce della società.
La storia tra Giorgio Armani e Sergio Galeotti
Fu nel 2000 che Giorgio Armani rese pubblica la sua relazione con l’architetto Sergio Galeotti. Armani raccontò che inizialmente il suo rapporto con Sergio era un po’ come tra padre e figlio: “Poi si è evoluto in qualcosa di differente. Amore è un termine troppo riduttivo. Era una grande complicità, nei confronti della vita e del resto del mondo”.
Armani parlò anche del suo rapporto con le donne “Per fare questo lavoro bisogna avere la mente sgombra. Spesso non c’è il tempo di preoccuparsi per gli altri. E una donna necessita di molta attenzione. Specie a quei tempi: una fidanzata doveva essere corteggiata”.
Al momento della scoperta della malattia, Sergio fu curato all’Istituto Pasteur di Parigi e a New York ma non ce la fece e morì nel 1985, ad appena quarant’anni. Sergio Galeotti fu sepolto nella sua città natale Marina di Pietrasanta, in provincia di Lucca. Da allora Giorgio Armani porta sempre una sua foto con sé. Il giorno dopo la morte di Galeotti, Giorgio Armani disse in un’intervista: “Senza Sergio probabilmente non saremmo qui. Sin dall’inizio si è dimostrato un talent scout eccezionale. Di Sergio oltre all’immaginazione, alla grinta, al coraggio e alla fantasia, mi hanno sempre colpito la straordinaria pulizia interna, il rigore, l’onestà, il fascino e il rispetto per gli altri”.