Le fibre rigenerate e riciclate sono un passo in avanti fondamentale nella tutela e salvaguardia dell’ambiente e in Italia, abbiamo molte realtà che se ne occupano. Vediamo perché sono così importanti e vanno sostenute!
Indice
Cosa sono le fibre rigenerate
Le fibre rigenerate altro non sono che filati realizzati recuperando la materia prima da capi già esistenti, quindi senza partire da materia prima nuova. In sostanza, si tratta di un modo innovativo, intelligente e antispreco di riutilizzare rifiuti che altrimenti finirebbero in discarica senza altre possibilità di recupero.
Perché le fibre rigenerate e riciclate sono sostenibili
Il solo fatto di recuperare materiale che altrimenti finirebbe per aumentare in modo esponenziale i volumi dei rifiuti in discarica è di per sé sostenibile. A questo dobbiamo aggiungere il fatto che il sistema moda è uno dei più inquinanti al mondo per la quantità di risorse che usa (e spreca), partendo dalla materia prima (avete idea di quanta acqua serva per realizzare una t-shirt di cotone, partendo dalla pianta e finendo con la tintura del tessuto?) e finendo con il confezionamento. Saltare la parte di processo produttivo del filato senza immettere nell’ambiente nuove materie prime è un enorme passo avanti per impattare meno sul pianeta e sullo sfruttamento delle sue risorse.
Fibre rigenerate e riciclate: perché è importante rigenerare i tessuti
Il volume dei vestiti che non indossiamo più e che diamo via è enorme. Pensate solo al vostro cambio di stagione, quelle due volte l’anno che mettete mano all’armadio per fare un repulisti e selezionate una serie di capi da donare, rivendere o gettare via. Nel caso in cui li gettiate via, non c’è modo, molto spesso di recuperarne le fibre, quindi finiscono nella raccolta indifferenziata, cioè a dire nel secco non riciclabile. Moltiplicate questo cambio di stagione su scala globale e vi rendete conto da soli della mole impressionante di capi di vestiario in fibre tessili (e non solo) che viene annualmente gettato via, destinato a non essere smaltito.
Quali sono le fibre rigenerate e riciclate
Lana, cachemire e denim
La quantità enorme di capi di vestiario che non si possono riciclare rende indispensabile recuperare quello che si può. In Italia abbiamo delle eccellenze in questo settore, che hanno trovato il modo di riciclare alcune fibre tessili per creare dei capi nuovi. Tra questi, Rifò, azienda di Prato, composta da un team giovane e intraprendente che ha saputo muoversi facendo di necessità virtù, come si suol dire. Rigenerano la lana o il cachemire al 100% per creare capi nuovi, in fibra rigenerata, e hanno trovato un modo per rigenerare anche la tela denim, per creare maglieria in cotone rigenerato. Teneteli presenti quando avete maglie di lana o vecchi jeans da buttare via.
Nylon
Esistono delle aziende, come Aquafill, realtà italiana che ha trovato il modo di ripolimerizzare il nylon di vecchie reti da pesca e tappeti per creare un filo di nylon nuovo, l’Econyl, che si utilizza principalmente per capi sportivi o costumi da bagno. Di nylon o poliammide però sono fatte anche i collant: l’azienda svedese Swedish Stockings le raccoglie per farle diventare fibra di vetro per costruzioni edili. Come dicono loro: non è glam, ma è sicuramente sostenibile!
Idee di outfit con fibre rigenerate e riciclate
Non cadete nell’errore di pensare che un look con fibre rigenerate sia triste o banale. Le aziende che riciclano e rigenerano i filati sono in grado di creare dei veri capolavori, passando da capi semplici, basic ed evergreen a pezzi più innovativi, colorati e particolari, sempre partendo dai colori di partenza del materiale grezzo, che non viene ricolorato. I look proposti da queste aziende, anche se non sfilano in passerella, sono la base perfetta per creare outfit quotidiani in cui ognuno di noi può aggiungere la propria personalità, con stile e consapevolezza.