Fai in modo che tua figlia si salvi da sola, senza attendere il principe azzurro

Insegnate alle vostre bambine a essere eroine di sé stesse. A salvarsi da sole, senza l'attesa o l'aiuto di un qualsiasi principe azzurro

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Pubblicato: 20 Maggio 2019 09:46Aggiornato: 30 Settembre 2024 11:01

Diventare madre, e più in generale genitore, è una delle esperienze più ingombranti di una vita intera, sicuramente intensa e bellissima, ma anche faticosa. Essere mamma oggi, infatti, pone davanti a tantissime sfide, alcune entusiasmanti, altre estremamente faticose. Perché la verità è che non esiste un manuale dei genitori perfetti da sfogliare all’occorrenza, ma esistono gli sbagli e le imperfezioni, gli errori e soprattutto l’amore.

Tra i temi più discussi della genitorialità c’è, sicuramente, quello che riguarda l’educazione. Educare i figli, mostrargli il mondo e insegnargli a gestire le emozioni, a imparare dai fallimenti e a rialzarsi dopo caduta, è una vera e propria missione che mette alla prova e che fa crescere perché di imparare, questo è chiaro, non si smette mai. È proprio vero che la nascita di un figlio corrisponde alla nascita di un genitore.

Al di là di quali siano le scelte migliori per un figlio, che solo un genitore ha il diritto e il dovere di prendere, c’è una cosa importante che ogni mamma dovrebbe insegnare alle proprie bambine, oltre all’educazione e al rispetto per gli altri e per il mondo. Stiamo parlando dell’indipendenza. Le vostre figlie e le future generazioni, quelle che un giorno guideranno questo mondo rendendo la società migliore, devono sapere che saranno donne forti e valorose e che potranno contare sempre sulle loro capacità. Che saranno eroine di sé stesse e che non avranno bisogno di un principe azzurro.

Il complesso di Cenerentola

Siano benedette le fiabe, quelle che ci hanno accompagnato durante l’infanzia e che, ancora oggi, risuonano nella memoria e nei ricordi con una certa nostalgia. Sono proprio queste favole della buonanotte che, inevitabilmente, hanno forgiato i nostri sogni, ma che al contempo hanno anche creato delle false aspettative distorcendo in qualche modo la percezione della realtà. È il caso del principe azzurro, quello che tutte noi abbiamo atteso nella vita, a volte illudendoci anche di averlo trovato.

In realtà, non solo il principe azzurro non esiste, ma noi non ne abbiamo bisogno. Eppure c’è chi, da inguaribile romantica, non hai smesso di cercarlo anche a discapito della propria felicità e del personale benessere. È il caso di tutte le persone che soffrono del cosiddetto complesso di Cenerentola, un termine coniato per la prima volta dalla scrittrice americana Colette Dowling e che indica, appunto, tutte coloro che sviluppano una certa dipendenza all’interno di una relazione legata alla necessità di essere salvati dal partner.

In realtà, come abbiamo già detto, nessuna di noi ha bisogno di essere salvata perché siamo noi le eroine della nostra vita. E questo è un concetto così importante, e così potente, che nessuno dovrebbe mai dimenticare. Perché il principe azzurro forse esiste, sicuramente non nelle fattezze che abbiamo immaginato, ma il suo arrivo non serve a salvarci no, quanto più a condividere la quotidianità e la vita con una persona che sta al nostro stesso livello.

Ed è questo quello che una mamma dovrebbe insegnare a una figlia: a essere forte e coraggiosa, ad avere fiducia in se stessa e nelle sue capacità. A non rinunciare all’amore mai, e neanche per un’istante, ma ad amare prima se stessa e poi chi sceglierà di restare al suo fianco.

Care mamme, le vostre figlie non hanno bisogno del principe azzurro

Care mamme, questo invito è per voi. Insegnate alle future donne di domani che nessuno, con cavallo bianco annesso, arriverà a salvarle. A voi spetta un arduo compito: insegnare loro che il principe azzurro non esiste. E che anche se un giorno dovesse arrivare nelle loor vite, non sarà lui a salvarle dai pericoli del mondo. Perché l’amore è condivisione e reciprocità, ma è anche libertà e mai dipendenza.

Insegnate alle vostre bambine che condividere la vita con qualcuno è bello, ma saper stare bene con se stesse lo è ancora di più. Che potranno e dovranno osare, sempre, e che hanno il diritto e il dovere di scegliere chi essere, senza regole o limiti imposti dalla società. Che dovranno imparare a rispettare sempre le persone intorno a loro, i pensieri e le opinioni altrui, ma che dovranno tenersi stretti gli ideali che hanno.

Spiegate a queste forti donne del futuro, che niente e nessuno potrà spezzarle e che hanno tutte le carte in regola per salvarsi da sole. Saranno delle eroine, in grado di affrontare tutte le avversità della vita.