Quando la mamma invecchia: i segnali che ti devono preoccupare

Depressione, demenza senile, morbo di Alzheimer sono patologie sempre più diffuse: l'importante è coglierne i sintomi appena insorgono

Quando eravamo piccole nostra madre ci sembrava eterna e inossidabile. Soltanto crescendo ci siamo accorte che anche lei, come tutti, andava inesorabilmente incontro a un deperimento fisico e psichico.

C’è una fase poi, generalmente la mezza età, in cui i figli devono fare i conti con problematiche di genitori anziani non sempre facilmente gestibili. Soprattutto quando si tratta della salute mentale dei nostri cari ci sentiamo spiazzate, impotenti, a volte ci vergogniamo della loro condizione di fronte agli altri.

Depressione, demenza senile, morbo di Alzheimer sono patologie sempre più diffuse nella nostra società che compromettono non soltanto la vita di chi ne è afflitto ma anche dei familiari che si devono prendere cura di queste persone. Il problema si aggrava nel momento in cui si sottovalutano segnali comportamentali che, se presi in considerazione appena emergono, possono essere utili per diagnosticare meglio le patologie stesse e intervenire nel modo più adeguato.

Se è vero che per una donna, la propria madre resta sempre un insostituibile punto di riferimento, anche quando ha i capelli grigi, è importante cercare di fare in modo che invecchi nel modo migliore, prevenendo per quanto possibile i disturbi che possono compromettere memoria, ragionamento, stato d’animo e relazionalità.

Per questo è fondamentale saper riconoscere le discontinuità, i mutamenti che riscontriamo in nostra madre nel corso della terza età. Per quanto riguarda il suo umore, in primis. Se tua madre è sempre stata, per esempio, una persona ottimista e positiva e da qualche tempo è diventata molto triste e facilmente irritabile non fare finta di niente. Potrebbe essere uno stato d’animo passeggero, ma se persiste potrebbe essere depressione; o addirittura i segnali dell’insorgenza di malattie neurologiche come l’Alzheimer o la demenza. Meglio saperlo in anticipo.

Così come è bene rendersi conto il prima possibile se le abitudini di vita di tua madre stanno cambiando drasticamente nel segno dell’indolenza e dell’isolamento. Se ha sempre fatto lunghe passeggiate al parco e ora la vedi uscire di rado potrebbe essere depressa. Sono tanti i punti di attenzione che ci possono suggerire se lei sta bene, oppure sta vivendo una fase di difficoltà e va supportata. Anche senza apparire un “agente segreto” basta poco per accorgersi se tua madre non si trucca più, non trova più il pacere di indossare gioielli o gli abiti che ha sempre amato oppure se da lettrice accanita non tocca più un libro da mesi.

Altra spia di un possibile malessere è la diminuzione delle relazioni sociali. Anche se nella seconda parte della vita le frequentazioni possano diventare meno assidue, la salute mentale passa anche dalla capacità di mantenere dei contatti umani con i vicini, alcune amiche, la famiglia. Se tutto questo scompare bisogna iniziare a farsi delle domande, magari ipotizzare una visita con un geriatra o un incontro con uno psicoterapeuta per cercare di capire cosa sta accadendo.

Un classico segnale di invecchiamento, infine, è la perdita della memoria. Anche qui bisogna fare dei distinguo. Se la mamma si dimentica dove ha appoggiato le chiavi di casa o il cellulare possiamo ragionevolmente ritenere che sia frutto di distrazione (chi non lo fa?). A preoccupare devono essere altri segnali. Per esempio se tua madre non si ricorda l’indirizzo di casa o dimentica di spegnere il fornello del gas. In questi casi è fondamentale vederci chiaro, per il suo benessere e la sua sicurezza.