Arriverà il giorno in cui dovrai lasciare andare il tuo bambino

Lascia che tuo figlio cada e si rialzi. Permettigli di inseguire la sua strada e i suoi sogni anche se questi lo porteranno lontano da te

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DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Pubblicato: 11 Luglio 2020 10:13Aggiornato: 4 Ottobre 2024 15:39

Amare i propri figli vuol dire anche lasciarli andare, prima o poi, per consentirgli di crescere, di inseguire e perseguire i sogni e gli obiettivi, anche se questi li portano lontano da casa, dai propri genitori. Da noi. Una mamma lo sa che questo momento arriva per tutti, quello in cui i nostri bambini iniziano a trasformarsi negli uomini grandi e straordinari di domani in grado di cambiare il mondo e renderlo un posto migliore.

Eppure, anche se lo sappiamo perché lo abbiamo vissuto in prima persona quando prima di essere mamme siamo state figlie, il distacco è sempre qualcosa che ci spaventa molto. Ed è normale, irrazionale e incontrollabile: allontanarci da qualcuno che amiamo in maniera folle e incondizionata è sempre difficile. Figuriamoci quando quel qualcuno è il nostro bimbo.

Ma dobbiamo accettare che questo accada senza forzare o trattenere le cose. In qualità di genitori, infatti, sappiamo bene che i nostri figli hanno il diritto e il dovere di diventare grandi. Del resto la nostra missione è proprio quella di accompagnarli nel cammino della crescita. Ecco perché, anche se il solo pensiero fa tremare il cuore, dobbiamo rassegnarci all’idea di lasciare andare i nostri figli.

La paura del distacco e la sindrome del nido vuoto

La ragione non si può ingannare: noi genitori sappiamo bene che i nostri figli diventeranno grandi un giorno, anche se in cuor nostro speriamo che questo momento arrivi il più tardi possibile. E sappiamo anche che quando accadrà, loro, avranno la necessità di andare via, di inseguire i loro sogni altrove. Lo sappiamo sì, eppure non riusciamo mai ad abituarci a questa idea. Ma la verità è che più la rifiutiamo, più il distacco rischia di diventare traumatico.

Gli esperti parlano di sindrome del nido vuoto per fare riferimento a quel senso di tristezza e turbamento che si verifica quando i figli spiccano il volo, quando si allontanano da quel nido, appunto, di amore e protezione in cui viveva la famiglia. Quello che noi genitori avevamo creato per loro.

In realtà, quella sensazione di smarrimento e di vuoto, è normale e comprensibile. Lo è soprattutto perché abbiamo condiviso la vita con un’altra persona che, adesso, si allontana. Un figlio di cui ci siamo occupati a tutto tondo. Della crescita, della sua felicità, di ogni cosa. Lo abbiamo amato, supportato, ci siamo presi cura di lui e gli abbiamo insegnato a vivere, a essere indipendente. Ed è proprio quando si allontana che, forte dei nostri insegnamenti, lui deve spiccare il volo. E vederglielo fare non è forse una fonte di gioia e la più grande soddisfazione di ogni genitore?

Lasciare andare i figli: come affrontare l’allontanamento

È un desiderio naturale, quello che appartiene a tutti i genitori, voler vedere i figli realizzati e felici. Eppure, per tanti e diversi motivi, capita che alcune persone rifiutino questa emancipazione, non comprendendo che l’allontanamento non è una perdita, ma è solo una fase differente delle relazioni familiari.

Lasciando casa, i figli inizieranno una loro vita, costruiranno una famiglia, come abbiamo fatto noi un tempo, e continueranno ad esserci, pur in maniera differente. Il rapporto si evolverà in modi e maniere inaspettati, a volte anche più belli di quelli che avevamo immaginato.

Inoltre è bene ricordare che, anche se lasciare andare qualcuno che amiamo ci fa soffrire, il legame tra genitori e figli è qualcosa di eterno, destinato quindi a durare per sempre. È nostro dovere, dunque, supportare la scelta dei nostri bambini. Al contrario si rischia di tarpargli le ali o peggio, di renderli persone frustrate, insoddisfatte o colme di sensi di colpa, e questo solo perché hanno scelto di diventare grandi.

Quindi facciamoci una promessa. Quando questo momento arriverà, quando i nostri bambini saranno pronti a esplorare il mondo da soli, promettiamoci di lasciarli andare e di essere felici per loro.