Immaginiamoci in mezzo alla natura, lontani dalla tecnologia, dai cellulari, da tutto ciò che è modernità. Immaginiamoci lì, pronti a sfidare noi stessi mettendoci alla prova con uno sport capace di fare bene al nostro corpo, ma anche alla nostra mente. Stiamo parlando dell’Orienteering, una disciplina nata nel nord Europa all’inizio degli anni Duemila, che si è rivelata essere un vero e proprio toccasana per il fisico e il cervello.
Per questo è uno sport che andrebbe provato da chiunque, perché si può adattare a ogni età e aiuta a mantenersi attivi e sani sotto ogni punto di vista.
Cosa è l’Orienteering e come si pratica questa attività sportiva
Un percorso predefinito, inframezzato da punti di controllo (che vengono definiti lanterne), armati solamente di bussola e mappa molto dettagliata: a grandi linee si potrebbe definire così l’Orienteering, un’attività sportiva che si esegue nel mezzo della natura o alle bellezze artistiche dei centri storici.
Chi partecipa deve arrivare ai punti di controllo il più velocemente possibile, perché si tratta di una gara a cronometro, seguendo la sequenza e scegliendo il percorso più breve. Inoltre, gli atleti sono dotati di un’apposita strumentazione che ne rileva l’arrivo a ogni punto.
Si può partecipare in tanti modi diversi: dalla staffetta mista, allo sprint che si snoda per pochi chilometri e – come suggerisce il nome – si termina in poco tempo, fino alla middle di media misura e la long, che viene organizzata soprattutto nei boschi. A ciascun aspirante atleta, o atleta, la sua gara: è questo a rendere l’Orienteering uno sport che va bene per tutti. Anche per famiglie con bambini o anziani, magari condividendo l’esperienza per renderla ancora più divertente.
Si corre? Non è necessario. Se si è allenati si può decidere di farlo, altrimenti si può compiere il percorso mantenendosi attivi con la camminata veloce o normale, tutto dipende da quanto si allenati. E, oltre ai piedi e alle gambe, ci sono anche altre opzioni: dalla bici, agli sci.
Perché dovresti praticare l’Orienteering anche tu
Praticare un’attività sportiva in mezzo alla natura, o nei centri storici, mettendo da parte ogni tecnologia e distrazione, e concentrandosi sul qui e ora, sulle cose da fare e sugli obiettivi da perseguire, fa bene a tutti. Perché non solo è un modo per staccare dalla quotidianità, ma serve anche a stimolare il cervello e a mantenere il corpo sano e allenato.
L’Orienteering ci permette di perseguire tutti questi obiettivi e di farlo divertendosi e stando lontani dal caos, dai cellulari e dalle mille notifiche che ci potrebbero distrarre ogni minuto.
Che sia in un bosco, o in mezzo alle bellezze artistiche di un centro storico, chi pratica Orienteering si muove: lo può fare, come abbiamo visto, in tanti modi diversi assecondando i propri talenti o il proprio livello di allenamento. Del resto, ogni sport è sempre soprattutto una sfida verso sé stessi e, in questo caso, migliorare i propri tempi di esecuzione è già un obiettivo importante da perseguire.
E, oltre al tenerci allenati, fa bene anche alla mente: perché ci stimola a non utilizzare la tecnologia, sempre più preponderante nella nostra vita, per farci ragionare con la nostra testa. Valutare come muoversi, usare strumenti classici per orientarsi, scegliere le strategie migliori e attivare le nostre capacità di risoluzione dei problemi sono solo alcuni, dei tanti, stimoli che si ottengono grazie a questo sport. Che fa bene al corpo e alla mente.