Marco Tronchetti Provera, imprenditore: biografia e curiosità

Marco Tronchetti Provera è uno dei più importanti imprenditori italiani. Scopriamo insieme cosa ha realizzato nella sua vita e perché ha una grande influenza sull'economia italiana

Marco Tronchetti Provera è nato il 18 gennaio del 1948 a Milano come terzogenito di Giovanna Musati e Silvio Tronchetti Provera. Suo padre, direttore di Falck, un gruppo del settore petrolifero, influì molto sulla formazione del ragazzo. In futuro il padre di Marco è diventò il Presidente della Società “Consumatori Combustibili e Ghise”, successivamente “Camfin”. Dopo aver terminato gli studi liceali con indirizzo commerciale, Marco Tronchetti s’iscrisse all’Università Bocconi del capoluogo della Lombardia, dove si laureò in Economia e Commercio. Dopo la laurea Marco partì per Londra e al rientrò fondò la Sogemar, una società del settore logistico. Grazie alla guida di Tronchetti Provera l’azienda crebbe a dismisura e nel 1986 il talentuoso imprenditore decise di venderla ricevendone un enorme profitto. In seguito Marco viene nominato Amministratore Delegato Amministratore Delegato della Camfin, l’azienda di suo padre. Successivamente ricopre anche il ruolo di Presidente. Sempre nel 1995 Marco Tronchetti Provera entra nel Gruppo Pirelli come socio.

Questa decisione segnerà il suo lavoro futuro, in quanto si legherà molto all’azienda. Nel 1992 Marco assume la guida del Gruppo Pirelli in carica di vicedirettore. In questi anni Tronchetti Provera si occupa di realizzare un profitto aziendale cedendo delle attività piccole e focalizzando le attenzioni dei lavoratori sull’innovazione tecnologica dei pneumatici realizzati e dei cavi. Gestendo il Gruppo Pirelli Marco si occupa anche della Milano Centrale, un’azienda immobiliare. Anche con quest’ultima riesce a raggiungere notevoli traguardi nel campo dell’imprenditoria. Nel 2000 Marco Tronchetti Provera vende OTI, uno dei maggiori produttori dei cosiddetti componenti ottici. Grazie a quest’operazione Tronchetti Provera ha guadagnato 4 miliardi di euro, che in seguito saranno utilizzati per partecipare al controllo della Telecom Italia. In seguito Marco acquisterà anche delle azioni della Olivetti, diventandone così uno degli azionisti di riferimento. Nel 2002 Marco s’impegna a elaborare un nuovo piano industriale per la Telecom Italia basandolo sullo sviluppo tecnologico e innovativo. In particolare, secondo il suo piano la Telecom Italia avrebbe dovuto puntare sulle nuove tecnologie sfruttando l’internet a banda larga.

Questo ha permesso di ripulire il bilancio, raggiungere dei considerevoli introiti e formare un nuovo piano di sviluppo. Tutti questi fattori ha dato vita a una nuova Telecom Italia che si è sviluppata negli anni a venire. Nel 2004 e nel 2005 Marco s’impegnò nella fusione della TIM e della Telecom Italia decidendo anche di non espandere la TIM in Grecia e in Perù. Una serie di ripensamenti e riconsiderazioni porteranno Marco ad abbandonare la guida di Telecom Italia nel 2006. Tutt’ora si pensa che la sua decisione sia stata dettata da varie polemiche nate con la Presidenza del Consiglio dopo il mancato accordo con la Murdoc. Tutto questo ha aperto vari dibattiti sull’ingerenza del sistema politico nello sviluppo della Telecom Italia. La questione, alla fin dei conti, portò anche alla perdita di fiducia in Romano Prodi, l’allora Premier.

Da allora Marco Tornchetti Provera si è impegnato soltanto con la Pirelli e con la Camfin effettuando diverse plusvalenze. Pur non schierandosi apertamente con nessun partito politico, nel 2013 Tronchetti Provera ha appoggiato Mario Monti finanziandogli, seppur parzialmente, la campagna elettorale. Inoltre ha dato il suo appoggio a Diego Della Valle e Luca Cordero di Montezemolo. Sempre nel 2013 Marco è riuscito a guadagnare quasi il 31% delle azioni del GPI, il Gruppo Partecipazioni Industriali. Sempre nello stesso anno Marco ha svolto altre operazioni finanziarie di grande importanza per l’economia italiana. In particolare Marco Tronchetti Provera ha fatto confluire quasi la metà delle azioni della Camfin nella Lauro Sessantuno S.p.A. All’operazione hanno partecipato enti finanziari come la UniCredit, la Banca IMI, la Rothscild e la Lazard.

Sempre lo stesso anno ha deciso di spendere quasi 20 milioni di euro per acquistare un minima parte del Camfin da Massimo Moratti raggiungendo così il totale del 63% delle azioni della Camfin. La sua vita privata è stata tanto particolare e movimentata come la sua carriera imprenditoriale. La prima moglie fu Letizia Rittatore, una giornalista. Nel 1978 i due divorziarono e Marco si sposò con Cecilia Pirelli, di cui il padre era alla guida del Gruppo Pirelli. Dal matrimonio di Marco e Cecilia sono nati Giada, Ilaria e Giovanni. Questo matrimonio è terminato negli anni ’90, e già nel 2001 Marco si è sposato con Afef Jnifen. Attualmente Marco Tronchetti Provera non ha ancora divorziato dalla sua terza moglie. Lontano dagli obblighi imprenditoriali e aziendali è uno sfegatato tifoso dell’Internazionale di Milano, nonché un amante dello sport di vela. La sua carriera è piena di varie inchieste e tanti casi curiosi, come l’inchiesta Radar, l’inchiesta dei Dossier Illegali, il Caso Bondi, il Caso Kroll e il Caso De Benedetti. Marco ha 3 onorificenze importanti, tra cui il Cavaliere del lavoro, il Cavaliere della Legione d’onore e l’Ufficiale dell’ordine dell’Impero Britannico.