Ingmar Bergman, regista: biografia e curiosità

Ingmar Bergman è stato uno dei più celebri e influenti registi cinematografici di tutti i tempi. Ripercorriamo la sua carriera, analizzando curiosità e tematiche ricorrenti

Per gli amanti del cinema Ingmar Bergman rappresenta senza dubbio uno dei nomi più eminenti e importanti. Il regista svedese, nato nel 2018 e morto nel 2007, ha attraversato quasi tre generazioni cinematografiche, segnando con le sue tematiche esistenzialiste e indagatrici dell’animo umano molti direttori degli anni successivi, come il grande Woody Allen. La sua vita sentimentale fu piuttosto intensa, dal momento che egli si sposò ben cinque volte ed ebbe otto figli. Ecco una sommaria biografia di questo assoluto gigante del cinema mondiale.

Ingmar Bergman nasce il 14 luglio 1918 a Uppsala, figlio di un pastore protestante che avrà un’enorme influenza sullo sviluppo delle sue future tematiche di indagine spirituale e umana. I rigidi insegnamenti luterani non fanno per Ingmar, che durante i suoi studi di storia della letteratura a Stoccolma rompe definitivamente con il padre e si getta anima e corpo nel teatro. Sarà proprio un autore teatrale, Leck Fischer, a proporgli nel 1946 la realizzazione di un film, “Crisi”. Si tratta del primo lungometraggio diretto e scritto da Bergman, che nel decennio successivo trova un’incredibile e continua vena artistica.

Negli anni Cinquanta Bergman entra nella fase della maturità e realizza alcuni dei film più celebri del cinema europeo. Titoli come “Il settimo sigillo” (1957), “Il posto delle fragole” (anch’esso del 1957), “Come in uno specchio” (1961) e “Luci d’inverno” (1963) ottengono un enorme successo internazionale, portando il regista-sceneggiatore svedese a fare incetta di premi, tra Oscar, Cannes e festival vari. Anche negli anni Settanta il nome di Bergman continua a brillare altissimo nel firmamento del cinema: “Persona” (1966) e “Sussurri e grida” (1972) sono tra le opere più intime e sofferenti mai realizzate dal maestro.

Dopo la sua lunga carriera cinematografica, conclusasi nel 1982 con il monumentale “Fanny e Alexander”, Bergman torna al suo antico amore, il teatro, e inizia a dirigere numerosi film televisivi. Durante i suoi 40 anni di carriera il regista svedese aveva frattanto già avuto diverse relazioni coniugali, dalle quali erano nati numerosi figli. In tutto Bergman si sposa cinque volte ed ha anche una lunga relazione con Liv Ullmann, diventata poi sua musa e protagonista di numerose pellicole. Lo straordinario artista svedese, ormai malato, muore il 30 luglio 2007 a ottantanove anni, mentre si trova nella sua casa di Farö, isola svedese affacciata sul Mar Baltico.