L’addio ad Andrea Giambruno da parte di Giorgia Meloni continua a essere uno degli argomenti più discussi in Italia. La premier non ha intenzione di tornare sul tema, trattandosi della propria vita privata, ma intanto sui social si continua a discuterne e fare ironia.
Al centro di numerosi meme c’è inevitabilmente il giornalista, così come nel mirino di svariate analisi sociali. Per alcuni è il simbolo di un’Italia arretrata, che necessita di un cambiamento radicale e immediato. Per altri, invece, è una vittima sacrificale, di fatto concordando con la tesi del “era soltanto uno scherzo”.
Intanto c’è chi si interroga su come certi filmati e audio fuorionda dei programmi vengano fuori, mettendo anche in dubbio l’autonomia di Striscia la Notizia. Che ci sia lo zampino di qualuno più in alto dietro tutto ciò? Che Giambruno sia stato “fatto fuori” come mossa politica? Una figura ormai scomoda per Giorgia Meloni, considerando le svariate polemiche in così poco tempo. A prendere la parola è stato Antonio Ricci che, sentendosi chiamato in causa, ha parlato in prima persona del caso Giambruno, spiegando esattamente come sia nata l’idea di proporre quei filmati.
Antonio Ricci: la verità su Giambruno
Il cervello dietro Striscia la Notizia, Antonio Ricci, ha risposto a tutte le voci di corridoio in merito a quanto proposto durante il programma satirico su Andrea Giambruno, ormai ex compagno di Giorgia Meloni. Tutto ha avuto inizio dopo aver letto l’intervista del giornalista rilasciata alla rivista Chi: “In prima pagina c’era la foto del first gentleman in un campo di grado. All’interno si esaltavano il cuore “gitano” e il ciuffo”.
Infastidito dall’idea che Alfonso Sigornini stesse preparando una beatificazione, da buon laico, dice, ha voluto adottare una sorta di antidoto a tale effetto: “Da una fortunosa pesca estiva avevo due fuorionad del giornalista in frigo. Li ho usati. Così come sono solito fare”. Ricci ha poi spiegato d’aver mal sopportato il dibattito generatosi. Per il 90% dei giornali, dice, sembra impossibile che qualcuno possa prendere un’iniziativa di testa propria, senza essere un semplice ventriloquo.
Fuorionda Striscia: come funzionano
Tutta questa vicenda spinge a chiedersi come funzionino realmente i fuorionda a Striscia la Notizia. C’è qualcuno disposto a proporli di soppiatto alla redazione del telegiornale satirico? Niente affatto. Stando a quanto riportato da Fanpage, che ha ottenuto informazioni da una fonte interna a Mediaset, i video di tutte le trasmissioni possono essere registrati in “bassa frequenza“, come accaduto con Andrea Giambruno, oggi particolarmente a rischio.
In questo modo si fa riferimento a un circuito chiuso, o quasi, che connette le varie regie degli studi televisivi, che potrebbero fornire filmati di momenti non andati in onda. La redazione di Antonio Ricci si muoverebbe con grande attenzione su questa regia in bassa frequenza, a caccia di errori di vario genere e situazioni imbarazzanti. Qualcosa magari per gli speciali di Paperissima. Ecco, dunque, a cosa ha fatto riferimento Antonio Ricci parlando di “pesca fortunata” avvenuta la scorsa estate. Nessuno ha certezza di cosa sia possibile trovare in “bassa frequenza”, per questo tutti i programmi vengono controllati alla stessa maniera, nella speranza di un po’ di buona sorte.