Vi sono differenze di opinioni, valori che a volte si allontanano, eppure resta vivo l’affetto di Papa Francesco per Emma Bonino. Questa mattina il Pontefice, con una grande sorpresa, si è recato a casa della politica, per farle visita e assicurarsi del suo stato di salute in seguito al recente ricovero di dieci giorni per problemi respiratori.
La sorprendente visita di Papa Francesco
Papa Francesco ha lasciato il Vaticano per impegni istituzionali, era infatti atteso alla Gregoriana per la tradizionale inaugurazione dell’anno accademico. E, trovandosi nel centro di Roma a bordo della sua 500 bianca, il Pontefice ha deciso di fare una piccola deviazione e andare a trovare una cara amica. Il Papa si è recato a casa di Emma Bonino, alla cui uscita è stato riconosciuto da una passante, con cui la guida della Chiesa Cattolica ha amabilmente scambiato qualche parola.
E una veloce battuta il Papa l’ha concessa anche ai cronisti di Repubblica prontamente accorsi. “Come sta” gli è stato chiesto. E Bergoglio ha risposto secco: “Benissimo”, aggiungendo che il loro è stato un incontro “Molto cordiale”. Pare che il Pontefice sia rimasto ospite di Bonino una ventina di minuti, trascorsi a mangiare cioccolatini in terrazzo. Così come raccontato dalla stessa ex ministra, che ha postato sui social una foto che li ritrae insieme, entrambi in sedia a rotelle, sotto il sole di Roma.
“Stamane, con enorme sorpresa e piena di emozione, Sua Santità mi ha fatto una graditissima visita. – ha scritto – Di Papa Francesco emerge sempre l’aspetto umano straordinario. Già dai presenti che ha voluto donarmi, un meraviglioso mazzo di rose e dei cioccolatini.
Sono rimasta molto colpita dalla forza e comprensione dimostratami già dal suo saluto ‘cerea’ tipico piemontese, per le nostre origini comuni. E avermi detto di essere ‘un esempio di libertà e resistenza’ mi ha riempito di gioia”.
La lunga amicizia con Emma Bonino
Quella tra Jorge Mario Bergoglio e Emma Bonino è un’amicizia di lunga data. Quando Emma Bonino scoprì di essere affetta da un tumore ai polmoni – causa del recente ricovero – il Pontefice le telefonò a casa. “Si è informato della mia salute e mi ha incoraggiato a tenere duro, cosa che sto facendo con tutte le mie forze… – aveva raccontato a Radio Radicale – Mi ha rinnovato l’impegno a tenere duro perché poi l’erba cattiva non muore mai, ma mia mamma diceva che sono un’erba resistente, cattiva no. Abbiamo parlato di migranti, povertà e del Mediterraneo. Ho detto a sua santità che i nostri ragazzi dovrebbero essere accompagnati a visitare qualche bel museo, che pure abbiamo, delle migrazioni italiane, e che rivedrebbero le stesse facce, gli stessi occhi, le stesse speranze e la stessa determinazione”.
Il Pontefice nutre grande stima per l’attivista e politica e non lo ha mai nascosto. Nel 2016, parlando con il Corriere, la annoverò “tra i grandi dell’Italia di oggi”. In particolare, per il suo impegno verso l’Africa e la sua popolazione in difficoltà: “Ha offerto il miglior servizio all’Italia per conoscere l’Africa. Mi dicono: è gente che la pensa in modo molto diverso da noi. Vero, ma pazienza. Bisogna guardare alle persone, a quello che fanno”.