Edgar Degas, pittore: biografia e curiosità

Edgar Hilaire Germain Degas è stato uno dei più celebri rappresentanti della corrente pittorica impressionista: la sua vita e le sue opere

Foto di Virginia Leoni

Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

Pubblicato: 11 Luglio 2016 12:35Aggiornato: 23 Settembre 2024 17:06

Tra i più celebri artisti della corrente impressionista, Edgar Degas è stato uno scultore e pittore francese. La sua è stata una vita dedicata all’arte, sia come suo rappresentante sia come suo estimatore, ai viaggi, alle amicizie con altri membri della cultura dell’epoca.

E le opere che ci ha lasciato ne sono un prezioso testamento: tra i soggetti che amava imprimere su tela vi sono le persone comuni e le ballerine, non in posa ma fermate su tela in momenti qualunque. Ha partecipato a tutte le mostre (meno una) della corrente impressionista, da cui però si differenziava in alcuni aspetti. La vita, l’arte, la malattia e la sfera privata di un Edgar Degas.

Edgar Degas, la vita del celebre artista

Hilaire-Germain Edgar Degas nasce a Parigi il 19 luglio del 1834 da una famiglia facoltosa: il papà, infatti, era di famiglia nobile e conosciuta. Per il futuro pittore studi classici, poi Giurisprudenza alla Sorbona, un percorso che ha interrotto presto, quando ha lasciato la celebre università attirato dall’arte, che ha studiato con grande dedizione anche (ma per pochi mesi) all’interno della École des Beaux-Arts, una scuola molto famosa dove ha fatto amicizia con altri futuri artisti.

Poi – come capitava a molti giovani dell’epoca – è stata la volta di un lungo viaggio di formazione, un vero e proprio grand tour con cui ha toccato tantissime località italiane dove si è incontrato con i parenti.

Un periodo durante il quale ha affinato la sua arte approfondendo quella locale, a partire da Napoli dove è giunto nel 1856 per stare con il nonno, nel suo palazzo. È stato lui il modello per una delle sue prime opere rilevanti: Ritratto di Hilaire De Gas. Nella città partenopea inoltre ha frequentato l’Accademia Reale di Belle Arti e ha potuto apprezzare opere antiche e quelle contemporanee.

Poi è stata la volta di Roma, anche qui si è lasciato sedurre dalle tante ricchezze artistiche cittadine, ma ha anche frequentato i corsi di nudi di Villa Medici che si tenevano la sera. E ha stretto amicizie importanti, frequentando il Caffè Greco dove si incontrava con altri artisti.

Poi ha toccato Perugia, Assisi, Arezzo, Viterbo per arrivare a Firenze dove ha frequentato i musei ma è venuto anche in contatto con i Macchiaioli, corrente pittorica a lui contemporanea. È qui che ha iniziato a lavorare a La famiglia Bellelli, un’altra sua celebre opera. Nel 1859 è tornato a casa, a Parigi, dove ha iniziato a dipingere con impegno e passione, progredendo e cambiando i propri soggetti pittorici.

Sono anche anni segnati dalla partecipazione alla guerra franco – prussiana nel 1870, lui era nel reggimento di fanteria. E, in seguito, dai viaggi all’estero: da Londra a New York fino a New Orleans.

È successivamente che si avvicina agli impressionisti anche se non condivideva ogni principio che li muoveva, partecipando anche alla collettiva del 15 aprile 1874 e alle mostre successive. In questa occasione avevano esposto le proprie opere Cézanne, Pisarro, Sisley, Renoir, Monet e Berthe Morisot, ed è stato il critico d’arte Louis Leroy a coniare il termine impressionisti. E se a loro è piaciuta questa definizione, anche se nata in un’accezione negativa, Degas – che a quella mostra si era presentato con ben dieci opere – pare che abbia sempre privilegiato il nome di realismo.

Nel 1883 ha iniziato a dedicarsi anche alla scultura. Mentre è dal 1880 che ha iniziato ad avere i problemi alla vista che lo hanno portato alla quasi cecità. È morto in seguito a un aneurisma cerebrale il 27 settembre 1917.

Le opere di Degas, la Piccola danzatrice di 14 anni e non solo

Pittore ma anche scultore, Degas ha lasciato numerose opere celebri, tra queste non si può non citare la Piccola danzatrice di 14 anni una statua la cui versione originale è in cera e viene conservata al National Gallery of Art di Washington. Le versioni in bronzo, invece, sono state realizzate partendo proprio da quella originale. La modella del pittore è stata Marie van Goethem, figlia di un sarto e di una lavandaia, la mamma era dedita all’alcol e alla prostituzione, abbandonato il sogno di diventare una ballerina anche lei ha fatto la fine della mamma.

Tra le figure che maggiormente caratterizzano l’opera di Degas vi sono fantini e ballerine, rappresentati per sottolineare il senso di movimento, ma anche i nudi femminili. Alcuni titoli celebri delle sue opere sono L’Etoile, La classe di danza, Ballerine dietro le quinte, Il cavallo che salta un ostacolo e L’assenzio. Quest’ultimo è visibile al Museo d’Orsay di Parigi.

Il suo ultimo quadro è datato 1900 circa ed è Ballerina che fa il saluto, un olio su tela inedito che fa parte di una collezione privata.

Senza dubbio Degas ha lasciato un segno indelebile e molto prezioso nella storia dell’arte di tutto il mondo.

La malattia di Degas

Non vedere per un pittore è un grande problema e Degas ha dovuto fare i conti con una quasi cecità a partire dagli anni Ottanta dell’Ottocento quando, dopo un duro colpo arrivato con la morte del suo caro amico Manet, la sua vista è iniziata a peggiorare. I suoi problemi erano comparsi nel 1870, ma poi è sopraggiunto un peggioramento che lo ha portato a concentrare la sua arte nella scultura, unico mezzo attraverso il quale esprimersi grazie al tatto.

Edgar Degas non si è mai sposato e pare che abbia vissuto anni difficili e di solitudine quando la malattia si è fatta sentire e gli ha tolto uno dei sensi più importanti per un pittore. Eppure, nel corso della sua vita, aveva pensato alla bellezza della vita coniugale, come riporta un articolo di National Geographic in cui si legge uno stralcio di una sua lettera, nella missiva aveva scritto: “È davvero bello essere sposati, avere dei bei bambini ed essere liberati dal bisogno di relazioni occasionali. Santo cielo, è ora di pensarci”.

È morto il 27 settembre 1917 a Parigi, per lui è stato organizzata una celebrazione: una piccola cerimonia funebre a cui hanno preso parte poche persone. Tra queste va ricordata la presenza di Monet e dell’allieva e amica di Degas Mary Cassat. Di lei si è detto anche che sia stata una sua amante, ma non ci sono notizie in merito. La tomba del celebre artista si trova all’interno del cimitero di Montmartre a Parigi, dove riposano anche altri celebri artisti di tanti settori diversi.