Conosci la storia che ha ispirato il film A Star is born?

A ispirare il film A star is born sembra essere stata Colleen Moore, una delle più grandi dive del cinema muto

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Redazione

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La realtà spesso supera la fantasia: quella che può sembrare una frase fatta in realtà calza a pennello quando si tratta di racconti, libri e soprattutto film. Gli appassionati di cinema vengono rapiti dalla bravura degli sceneggiatori o dei registi, nel delineare storie che hanno un’architettura credibile in cui rispecchiarsi. Quelle trame così intricate sembrano frutto del talento di chi le scrive, ma più spesso di quello che si pensa, traggono spunto dalla realtà.

Al di là dei film biografici, ci sono numerose pellicole che hanno conquistato il pubblico perché prendono spunto da fatti realmente accaduti. Un esempio perfetto è “A Star is born”, che oltre ad aver avuto ben quattro remake (compreso un musical a Bollywood) è ispirato alla storia dell’attrice hollywoodiana Colleen Moore.

Colleen Moore, la grande diva del muto

Una storia d’amore, il successo personale e la realizzazione di tutti i propri sogni: “A Star is born” è tutto questo. È il mix perfetto che ha portato il regista William A. Wellman nel 1937 a vincere il premio Oscar come miglior sceneggiatura originale. Una storia che però affonda le sue radici molto probabilmente nella vita dell’attrice Kathleen Morrison, conosciuta nell’ambiente del cinema con lo pseudonimo di Colleen Moore. Una donna talentuosa che si divise tra la carriera di cantante e quella di attrice.

L’artista seppe catalizzare l’attenzione della cinepresa tanto da diventare una vera e propria diva del cinema muto e una delle attrici più pagate del periodo. Il successo lavorativo, però non andò di pari passo con quello privato. La star di Hollywood nel 1923 sposò John McCormick, un produttore della First National Studios, ma la loro relazione non sopravvisse al successo dell’attrice. Più i riconoscimenti e gli apprezzamenti nei confronti di Colleen aumentavano, più John fu costretto a combattere con l’alcolismo. Non bastò la decisione dell’attrice di allontanarsi dal set proprio mentre era in atto la rivoluzione del sonoro, le tensioni tra i due arrivarono alle stelle. I problemi con l’alcol di John furono la causa della rottura nel 1930.

Un film in cui emergono le esperienze personali

Ogni regista porta del suo all’interno dei film, questo avviene anche quando si decide di fare dei remake, proprio come è successo alla versione del 2018 diretta da Bradley Cooper. L’attore ha voluto creare dei parallelismi tra il personaggio di Ally e la sua interprete Lady Gaga.

La protagonista della storia sogna di sfondare nel mondo della musica e le sue prime performance hanno luogo in un bar in cui si esibiscono drag queen, un po’ come la cantante di origini italiane che inizialmente interpretava i suoi brani nei locali frequentati dalla comunità LGBTQ.

Non è solo Ally ad avere delle analogie con la sua interprete. Anche il personaggio di Jackson Maine, rappresentato sullo schermo dallo stesso Bradley Cooper, ha molto del vissuto del regista e attore. Maine, da star della musica rock, pian piano assiste al declino della sua stella. La crisi lavorativa e un passato difficile alle spalle, lo gettano nel vortice dell’alcolismo. Un nemico con cui ha dovuto combattere lo stesso attore, che fortunatamente è riuscito a scrollarsi di dosso questa dipendenza che gli avrebbe potuto rovinare la vita. A distanza di cinque anni dalla sua uscita, “A Star is born” continua a suscitare ancora forti emozioni proprio per le storie a cui si è ispirato e per tutto il vissuto che c’è dietro.