Congedo per menopausa: perché noi donne ne abbiamo bisogno

Mentre combattiamo per quello mestruale, non dobbiamo dimenticarci anche di un'altra fase cruciale della vita

Foto di Virginia Leoni

Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

Pubblicato: 18 Ottobre 2023 14:59

Noi donne, lo sappiamo, viviamo con la consapevolezza costante di dover affrontare periodi della nostra vita molto diversi tra loro. Alcuni particolarmente difficili dal punto di vista della salute, come quando dobbiamo fare i conti con i dolori del ciclo mestruale, oppure con i grandi cambiamenti della menopausa.

E se per il congedo mestruale il dibattito è acceso e mira a dare un diritto alle donne da cui troppo a lungo sono state escluse, la possibilità di un congedo per menopausa per il momento è ancora un’idea allo strato embrionale, ma la verità è che noi donne ne avremmo bisogno.

Si tratta del momento in cui per la donna cessa la fase fertile della vita, i cambiamenti a cui deve far fronte sono tanti e il corpo reagisce con diverse manifestazioni come vampate di calore, sudorazione notturna, dolori ai muscoli, ma anche ansia e maggiore irritabilità.

Tutto questo andrebbe affrontato continuando a vivere la propria vita normalmente, proprio come si deve fare durante i giorni del ciclo mestruale. Ma è davvero necessario?

Menopausa: perché è bene iniziare a parlarne

Per troppo tempo tutto ciò che è legato alla vita riproduttiva di una donna è stato un tabù. Il ciclo mestruale, i dispositivi per il contenimento del sangue, la menopausa.

Ma oggi se ne sta parlando sempre di più, portando anche avanti battaglie importanti, come quella per ottenere un congedo durante i giorni del ciclo se si soffre di dolori. Perché, anche se non è una malattia, il corpo delle donne deve far fronte a crampi e grande sofferenza.

Qualcosa in Italia si è mosso, prima nel 2016 e poi più di recente, con una proposta di legge di Alleanza Verdi – Sinistra Italiana per avere fino a due giorni di congedo mestruale al mese per studentesse e lavoratrici che soffrono di dismenorrea, ovvero quei dolori e disturbi che insorgono nel periodo mestruale.

Meno si parla di menopausa: a togliere il velo da questa fase della vita di una donna sono state alcune vip come Paola Barale o Drew Barrymore, ma per il momento è ancora troppo poco. E invece bisognerebbe affrontare il tema, magari pensando ad agevolazioni per le donne che soffrono di maggiori disturbi legati alla fine della fase riproduttiva.

Menopausa, cosa pensano le donne e perché abbiamo bisogno di un congedo

Proprio come è importante il congedo mestruale così è fondamentale pensare a renderlo realtà anche per chi vive la menopausa.

A tal proposito sono interessati i dati emersi da una ricerca portata avanti dall’azienda Essity: uno studio internazionale che ha visto intervistare 16mila persone in 11 paesi, tra cui l’Italia. Qui sono stati portati avanti due questionari, entrambi su due campioni di 500 donne: uno composto da donne non ancora entrate in questa fase della vita, l’altro con donne in menopausa o post menopausa. Di queste 7 su 10 lavorano e solo il 6 % ha detto di poter usufruire di permessi specifici per i disturbi legata alla menopausa, di queste solo il 3% a permessi retribuiti.

Numeri alla mano, tanti i dati che sono emersi: vale la pena sottolineare anche quello che evidenzia che il 13% delle intervistate ha detto di aver dovuto prendere giorni di ferie a causa dei disagi o dei fastidi, di queste donne il 2% più di una volta.

Altro dato interessante è quello relativo alla possibilità di inserire giornate di permesso retribuito per le donne in menopausa: il 61% si è dichiarato favorevole, Il 17% contrario, sia che si tratti di permessi retribuiti sia nel caso di permessi non retribuiti.

Infine, dallo studio sono emerse anche le difficoltà che hanno influenzato la capacità di lavorare: il 40% delle donne in menopausa ha sofferto di stanchezza, il 24% di scarsa concentrazione, il 16% di scarsa memoria e l’8% una maggiore incapacità di concentrazione.

Aprire un dialogo serio e costruttivo sulla possibilità di un congedo per la menopausa significa allargare la maglia dei diritti, aprendo la possibilità alle donne che soffrono di non sentirsi obbligate a lavorare nei momenti più difficili.