Tutta Italia si è ritrovata di colpo a parlare di Carlotta Rossignoli. Le sue foto sono comparse ovunque, tra social e giornali, portando moltissimi a commentare, criticare ed esaltare la sua storia. Laureatasi in Medicina a 23 anni presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, torna al centro dell’attenzione per la scelta di chiudere il suo profilo Instagram. Proviamo a comprendere i motivi dietro al malessere che l’hanno spinta a spegnere i riflettori sulla sua vita privata.
Carlotta Rossignoli: critiche e sospetti
Due i filoni principali delle critiche mosse a Carlotta Rossignoli. Da una parte vi è la promozione di un modello tossico, dall’altra il dubbio che il suo percorso di studi sia stato in qualche modo agevolato.
Criticare Carlotta Rossignoli non vuol dire essere invidiosi. Questo è un concetto basico che tanti utenti hanno voluto sottolineare fin da subito. Tra loro vi sono anche alcuni suoi colleghi di Università. Conti alla mano, per loro qualcosa non torna.
Domani ha pubblicato una loro lettera di protesta, inviata al presidente del corso di laurea internazionale Andrea Salonia, così come alla preside della facoltà di Medicina e Chirurgia Flavia Valtorta.
Tutto ha inizio dall’analisi degli step necessari per poter ottenere quella laurea. Non si parla soltanto di esami, per i quali ognuno ha i propri tempi di preparazione. Vi sono ore uguali per tutti, da trascorrere tra laboratori e tirocini. Completare il ciclo in netto anticipo ha generato sospetti relativi a potenziali favoreggiamenti.
A ciò si aggiunge questa rimostranza: “Perché Carlotta Rossignoli è stata autorizzata a laurearsi prima della nostra sessione di esami ufficiale (3 sessioni prima)? Pensiamo che l’esclusione da tale opportunità per gli altri sia ridicola. Perché ciò non è possibile per chi è in grado di farlo?”.
La giovane laureata si è inoltre trovata nel mirino per alcune sue dichiarazioni. Non ha mai avuto un vero fidanzato, non avendo tempo da dedicare a una relazione. Un discorso che si espande anche all’ambito dell’amicizia. Lo studio e gli impegni lavorativi hanno sempre avuto la precedenza su tutto, anche sul sonno: “È tempo perso”.
La risposta di Carlotta Rossignoli
Prima di decidere di chiudere il suo profilo Instagram, a causa dei costanti insulti ricevuti, Carlotta Rossignoli è tornata a far sentire la propria voce. Intervistata da La Repubblica, ha risposto a tutte le critiche mosse contro di lei. Di fatto nega qualsiasi illazione, così come ha fatto del resto l’Università San Raffaele. In una nota stampa è stato specificato come in alcun modo la studentessa sia stata favorita.
“È stato detto come io abbia concluso il mio percorso accademico in 5 anni. La realtà è che ho sfruttato la prima sessione di laurea disponibile del sesto anno. Non c’è stata alcuna scorciatoia per me, così come agevolazione”.
I suoi colleghi si chiedono come sia stato possibile conciliare con tali tempistiche i corsi universitari e i tirocini in ospedale. La giovane non si tira indietro e lancia una frecciatina: “Solo questione di sapersi organizzare”.
È abituata a incastrare i suoi tanti impegni fin da quando era soltanto una studentessa delle superiori. Percorso di studi e vita lavorativa hanno sempre avuto la precedenza su tutto il resto e a lei non interessa, ribadisce, rispondere a chi intende far polemica a tutti i costi.
Piccola curiosità riguarda poi il contrasto tra una laurea in Medicina e l’idea che il sonno sia poco importante, anzi tempo perso. In questo caso corregge il tiro e spiega: “Intendevo dire che se ho un pomeriggio libero, non lo trascorro di certo a dormire”.
Luci spente su di lei ora, spera, e testa già al test di specializzazione previsto per fine giugno. Il suo sogno è restare al San Raffaele e specializzarsi in cardiologia.