È scomparso all’età di 91 anni il celebre scultore colombiano Fernando Botero. La notizia è stata confermata dal quotidiano colombiano ‘El Tiempo’, che ha definito Botero “l’artista colombiano più grande di tutti”. È morto il 15 settembre 2023 nella sua casa nel Principato di Monaco dopo aver sofferto per diversi giorni di alcune complicazioni dovute ad una polmonite. Fonti vicine al pittore hanno riferito che Botero è stato ricoverato per diversi giorni in un centro medico, ma lui stesso ha chiesto di essere trasferito a casa per curarsi. Lo scorso maggio ha perso l’adorata moglie e musa Sophia Vari.
È morto Fernando Botero: chi era lo scultore e pittore colombiano
Tra pittura, scultura e disegni l’opera di Fernando Botero è molto vasta. I suoi lavori sono stati acclamati in tutto il mondo e pagati milioni di dollari dai collezionisti. Basti pensare che nel 2022 la scultura ‘Man on Horse’ è stata venduta all’asta di Christie’s a New York per 4,3 milioni di dollari, un prezzo record per un’opera dell’artista. Gustavo Petro, il Presidente della Colombia, in un post su X (ex Twitter) ha definito Botero “il pittore delle nostre tradizioni e dei nostri difetti, il pittore delle nostre virtù. Il pittore della nostra violenza e della nostra pace”.
“L’opera di Botero è immortale – come sottolinea sempre El Tiempo – È stato colui che ha spinto l’arte nazionale colombiana negli scenari internazionali più importanti del mondo”. Non a caso la Colombia lo ha celebrato da tempo già in vita: Bogotà gli ha intitolato un museo dedicato alla sua arte, mentre a Medellín esiste un enorme parco in cui i turisti arrivano a farsi le foto con le sue sculture. Prima di traslocare a Monaco Botero ha vissuto per un periodo a Pietrasanta, in Versilia.
Lo stile di Fernando Botero include figure esagerate, un uso limitato dello spazio negativo e una tavolozza di colori luminosi e saturi. La cultura colombiana ha svolto un ruolo importante nel lavoro di Botero, poiché molte delle sue opere riflettono la vita e la cultura colombiana.
Nel 1995, un gruppo terroristico collocò una bomba sotto la sua scultura ‘Bird’, donata dall’artista alla città di Medellín. L’attacco è avvenuto durante un festival musicale, uccidendo 23 persone e ferendone altre 200. In risposta, Botero donò alla città ‘La Paloma de la Paz’, una scultura che fu collocata accanto ai resti distrutti dell’opera precedente.
Chi era Sophia Vari, pittrice e moglie di Fernando Botero
Sophia Vari è scomparsa lo scorso maggio all’età di 83 anni. La scultrice e pittrice da tempo lottava contro un tumore. L’incontro tra la donna e Fernando Botero avvenne a Parigi nei primi anni Settanta: durante una cena i due si innamorarono parlando della loro passione comune, ovvero l’arte. Nata nel 1940 vicino ad Atene, a Vari (villaggio da cui ha preso il suo nome d’arte) da padre greco (Peter Canellopoulos) e madre ungherese, tra il 1942 e il 1950 Sophia Vari visse in Svizzera; tornò quindi in Grecia dove proseguì gli studi alla scuola di Philstou, per completarli nel 1956 a Londra, presso la Heathfield School.
Nella capitale inglese iniziò a dipingere e tra il 1958 e il 1959 studiò alla Scuola di Belle Arti di Parigi. Nel 1970 aprì il suo primo studio parigino, in rue de Monceau, fino al 1978 quando ne aprì un altro in rue de l’Arrivée a Montparnasse. Fino agli inizi degli anni ’90 ha insegnato pittura presso il proprio atelier. Come pittrice, ha abbandonato la figurazione classicheggiante agli inizi degli anni Ottanta, per abbracciare sinuosità volumetriche dalla magmatica trasformazione espansiva.
Il soggetto femminile torna frequentemente nella sua produzione pittorica, seguita da circa un quarantennio anche dalla scultura. Le sue opere sono esposte in vari musei e collezioni, dalla Colombia alla Grecia, dal Giappone alla Gran Bretagna, da Parigi ad Atene, da Losanna a Caracas, da Lisbona a Londra. La coppia non ha avuto figli.
Fernando Botero e Sophia Vari, uniti anche dopo la morte
Ci sono amori che resistono al tempo, altri – quelli più romantici e fortunati – che sopravvivono perfino alla morte. Così, ad appena poche ore dalla scomparsa del pittore, è emerso un dettaglio che fa comprendere ancor di più quanto Botero fosse unito alla moglie Sophia, alla quale aveva dovuto dire addio lo scorso maggio.
La coppia aveva acquistato una casa a Pietrasanta, in provincia di Lucca, e da quel momento questo luogo immerso nella Versilia era diventato non un semplice nido d’amore, ma un rifugio nonché una fonte di ispirazione per entrambi. È nel cimitero della cittadina che il pittore avrebbe più volte espresso di essere sepolto, proprio accanto alla tomba della adorata moglie. Uniti anche dopo la morte.
La vita privata di Fernando Botero: moglie e figli
Prima di sposare Sophia Vari nel 1978, Fernando Botero è stato sposato altre due volte: con la diplomatica Gloria Zea è durata dal 1955 al 1960 mentre con la seconda moglie Cecilia Zambrano dal 1964 al 1975. L’artista ha avuto tre figli dalla prima moglie: Fernando (classe 1956, economista, politico e imprenditore), Lina (1958, fotografa, poetessa e scrittrice) e Juan Carlos (1960, scrittore e giornalista). Da Cecilia Fernando Botero ha avuto un quarto figlio, Pedro, nato nel 1970. Quattro anni dopo la sua nascita, nel 1974, il bambino è morto tragicamente in un incidente in Spagna.