3 aprile 1973: così la prima telefonata da cellulare cambiava il mondo

Era il 3 aprile del 1973 quando, Martin Cooper, fece la prima telefonata con il suo Motorola DynaTac cambiando, per sempre, il mondo che conoscevamo

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Li chiamano nativi digitali, tutti quelli che sono nati nell’epoca in cui la tecnologia aveva già cambiato tutto, o si stava preparando a farlo. Gli altri, invece, si sono abituati – chi più e chi meno – a utilizzare device, computer e smartphone, pagine web, social network e persino intelligenza artificiale.

Sono in pochi, ormai, a ricordarsi come era il mondo prima. Più nessuno, invece, può rinunciare al proprio cellulare, alle comunicazioni istantanee e alle posizioni in tempo reale, perché le cose sono cambiate e il mondo si è evoluto velocemente, anno dopo anno. Tornare indietro non è più possibile.

Quello che possiamo fare, però, è ripercorrere la storia fino al momento esatto che ha segnato il punto di rottura tra passato e presente: la prima telefonata da cellulare che ha cambiato il mondo. Era il 3 aprile del 1973, e quella fu la più grande rivoluzione del secolo.

3 aprile 1973

Era una giornata di primavera come le altre a New York, o almeno così era dovuta sembrata agli altri. A tutti ma non a Martin Cooper,  inventore e imprenditore statunitense, che stringendo tra le mani un apparecchio di notevoli dimensioni che non era mai stato visto fino a quel momento faceva la prima chiamata da cellulare. Era il 3 aprile del 1973 e il mondo che conoscevamo non sarebbe più stato lo stesso.

Martin Cooper, figlio di immigrati ebrei, è considerato all’unanimità il padre della telefonia mobile. Fu proprio lui ad avere l’onore e l’onore di forgiare e porre la pietra miliare dell’epoca che stiamo vivendo. Quella mattina, che ha cambiato profondamente la storia del mondo intero, il direttore della società di ricerca e sviluppo Motorola lasciò il suo ufficio per attraversare la Sixth Avenue e raggiungere la sede dei Bell Labs, società americana di telecomunicazioni nonché diretta competitor della Motorola.

“Ti chiamo dal marciapiede, da un cellulare. Un vero cellulare, personale, portatile. Noi alla Motorola ce l’abbiamo fatta” – disse a Joe Engel, ricercatore della Bell – “La telefonia mobile è una realtà”.

La prima telefonata da cellulare

Poche e semplici parole, quelle pronunciate da Martin Cooper, che hanno trasformato un sogno visionario in realtà, quello di raggiungere le persone ovunque e da qualsiasi posto. Raccontò, in seguito, che l’ispirazione per la nascita del primo cellulare portatile gli venne guardando Star Trek dove il Capitano Kirk usava un dispositivo senza fili per le comunicazioni.

Il DynaTac Motorola, questo il nome di quello che possiamo considerare il primo prototipo dei più moderni cellulari, era tutt’altro che piccolo e tascabile, ma grande come una scatola di scarpe. Sono in pochi ad averlo conosciuto e visto, nessuno ad averlo usato perché il cellulare verrà commercializzato anni dopo in una versione decisamente più portatile.

Nel mese di marzo del 1983, a distanza di dieci anni dalla prima telefonata, venne messo in vendita il DynaTac 8000X, ribattezzato dalla Generazione X come “Il mattone” (The Brick) a causa delle sue dimensioni. Il cellulare aveva un costo di vendita di circa 4.000 dollari e prometteva 30 minuti di chiamata a seguito di una ricarica dalla durata di 10 ore.

La commercializzazione del cellulare portatile ha inaugurato così una rivoluzione senza sosta che ci porta fino a oggi. Non solo chiamate, oggi quel telefono ci permette di fare tutto: conferenze di lavoro, videochiamate con gli amici e i familiari che vivono dall’altra parte del mondo, shopping online, indicazioni stradali e persino pagamenti. Sì, Martin Cooper ha davvero cambiato il mondo.