Orietta Berti, simbolo della Generazione Zeta: “I ragazzi conoscono le mie canzoni a memoria”

Dopo Mille e La discoteca italiana, Orietta Berti torna a dominare l'estate con il singolo Una vespa in 2, in collaborazione con Fiorello. E a proposito dei giovani: "I ragazzi conoscono tutte le mie canzoni"

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Raccontare Orietta Berti, con poche parole, è una missione pressoché impossibile. A farlo per noi, però, è quella carriera di successi che si sono susseguiti, ininterrottamente, per 60 anni. Lei, la Capinera d’Emilia, sempre lei l’Usignolo di Cavriago, ancora lei, simbolo della generazione passata e di quella futura che mette d’accordo tutti.

E sì perché Orietta, dopo il successo di MilleLa discoteca italiana e Luna Piena è diventata il simbolo della Generazione Zeta, e anche un po’ la sua mamma. Lei adora i ragazzi, e i giovanissimi amano lei, come dimostra la loro presenza costante ai suoi concerti. “L’anno scorso, in tutti i miei concerti, la maggior parte delle persone erano ragazzi. Venivano da me con il telefonino e con le mie canzoni del passato, i miei vecchi tormentoni li sapevano a memoria!”

Ed è stato proprio in occasione del Radio Zeta Future Hits Live 2024, il festival musicale dedicato alla Gen Z che si è tenuto al Foro Italico il 31 maggio, che abbiamo avuto l’occasione di incontrarla e di intervistarla. Di parlare dei giovani, del suo grande e intramontabile successo di ieri e di oggi e di quella featuring con Fiorello, Una vespa in 2, che è destinata a diventare il nuovo tormentone di questa estate.

Orietta, sei diventata il simbolo della Generazione Zeta. Te lo saresti mai aspettata?
No. Ringrazio prima di tutto Amadeus che mi ha chiamata dopo 29 anni a Sanremo: da lì è partito tutto con Quando ti sei innamorato. La canzone è piaciuta a Fedez che mi ha proposto di fare un brano con lui per l’estate, poi si è aggiunto anche Achille Lauro ed è nato un bel successo. Dopo ho incontrato Manuelito (in arte Hell Raton NdR) ed è nata la canzone Luna Piena che è andata in tute le discoteche italiane. Mi hanno fatto tanti di quei video i ragazzi che voi non potete immaginare.

E sei diventata anche un fenomeno social. Ma tu che rapporto hai con i social?
Io lavoro insieme a mio figlio e lui ha un bel rapporto. I miei figli mi dicono sempre: “Mamma tu non riuscirai mai a far da sola, devi sempre usare i social con noi perché tu fai solo dei pasticci”. Ma loro non mi insegnano a usarli come si deve! La gioventù di oggi ha tanti pregi, però ha un difetto: la fretta, hanno sempre fretta!

Ci racconti del tuo ultimo singolo Una vespa in 2?
Siamo andati l’anno scorso con Fabio Rovazzi a presentare La discoteca italiana, e in quell’occasione ho incontrato Fiorello che mi ha detto: “Senti ma se a settembre faccio di nuovo la trasmissione faresti un jingle?”. Io ho detto subito di sì e da lì è nato tutto: mi ha mandato le sue idee e sono andata a registrarlo. Poi mi ha chiamato a Natale per farmi gli auguri e mi ha detto: “Guarda che il jingle piace molto, pensavamo di farci una canzone”. Io ho detto di sì, abbiamo tolto tutta la prima parte e abbiamo cambiato il testo. Quando ci siamo incontrati a Sanremo mi ha fatto vedere il testo modificato: la canzone era pronta. Sono andata a Milano e poi a Roma per registrare tutto, anche le vocine che si sentono nel brano sono tutte le nostre, non abbiamo preso cori esterni ma abbiamo fatto tutto noi.

Un’ultima domanda: sei un po’ la mamma di questa Generazione Zeta, cosa vuoi dire ai ragazzi?
Siate sinceri nella vita, ma soprattutto godetevela, apprezzatela tutta. Perché la vita è troppo bella. Che poi passa il tempo in maniera così veloce che uno non se ne accorge. Io non mi sono accorta di aver fatto 57 anni di carriera, è passato il tempo e non me ne sono accorta. È così, che ci possiamo fare? Il tempo scorre!