“Una pelle bella è una pelle sana, anche a 70 anni”: parla la dottoressa Raffaella Gregoris

Tra le 100 donne più influenti d'Italia secondo Forbes, fondatrice di Bakel, la dottoressa Raffaella Gregoris ci spiega quando un cosmetico è valido e sicuro

Foto di Federica Cislaghi

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

La dottoressa Raffaella Gregoris è stata nominata da Forbes Italia tra le 100 donne italiane di successo del 2020. Da oltre 25 anni si impegna nella ricerca nel settore chimico-cosmetico.

Fondatrice del prestigioso marchio Bakel, ha rivoluzionato il modo di formulare i cosmetici, eliminando completamente l’uso di ingredienti inutili o addirittura tossici per la pelle, utilizzando esclusivamente ingredienti attivi che apportano reali benefici.

La dottoressa Raffaella Gregoris ci ha spiegato come distinguere un cosmetico efficace e sicuro da uno che non lo è e quali sono le conseguenze sulla nostra pelle di prodotti di scarsa qualità. Ci ha illustrato in cosa consiste il suo lavoro in laboratorio, cosa lo distingue in base ai quattro pilastri della sua ricerca: sicurezza, scienza, efficacia, trasparenza. E ci ha anticipato l’innovativo cosmetico in 3 D.

È stata inserita da Forbes Italia tra le prime 100 donne più influenti d’Italia: ce ne può parlare?
È stata una nomina del tutto inaspettata e ovviamente mi ha fatto molto piacere. Che dire, grazie a Forbes che ci ha pensato. È stata una bella esperienza anche perché mi ha messo in contatto con molte persone che provengono da mondi professionali diversi. Mi sono sentita apprezzata per il lavoro che ho fatto e lo considero un bel riconoscimento per la ricerca portata avanti dalla nostra azienda.

Che cosa distingue il suo, dagli altri beauty brand?
Oggi il claim di Bakel è cambiato con “Advanced clean beauty”, ma all’inizio era “100% principi attivi e zero sostanze inutili” ed è da lì che si è concentrata tutta la ricerca, il punto focale da cui tutto ha avuto inizio e che mi ha permesso di depositare i miei  brevetti, anche negli Stati Uniti. Sono molto contenta di questo perché di sicuro abbiamo innovato.
Dopo la laurea e il master, ho iniziato a lavorare in laboratorio formulando per gli altri. La mia prima esperienza è stata scioccante. Io ero una sognatrice e pensavo che avrei lavorato a cosmetici meravigliosi, fatti solo di sostanze fantastiche. Parliamo di 20 anni, all’epoca la cosmetica stava un po’ cambiando, però in quel momento i prodotti erano più un fatto di marketing. Mi era stata assegnata una ricetta che dovevo preparare per un cliente, il nome era “siero super potente anti-età alla vitamina E”. Guardo la formula però mi accorsi che di vitamina E c’era solo lo 0,1% mescolato con la petrolchimica. Andai dal mio responsabile pensando che ci fosse un errore nella formula, ma in realtà non era così. Vent’anni fa era molto diverso: si cercavano delle formule che fossero più sensoriali, appaganti. Ma quello non era il mio modo di vedere le cose.
Così nel 2009, ho lanciato la mia prima linea fatta solo di 6 sieri che contenevano da due a un massimo di 9 ingredienti, senza conservanti, profumi, siliconi, petrolchimica. Ogni singolo ingrediente era un principio attivo. Col tempo ci siamo sempre più evoluti, lavorando in laboratori sempre più grandi e con tecnologie avanzate, creando prodotti non sensoriali e senza profumi, ma che si assorbono immediatamente dando un benessere immediato.
Per me una pelle bella è una pelle sana. Per cui il nostro focus è da sempre quello di creare prodotti in cui ci siano solo ingredienti utili alla pelle.

Perché Advanced clean beauty?
“Advanced clean beauty”, indica con la parola “advanced” l’importanza della ricerca. Ogni prodotto è sottoposto a test di efficacia. Cosa significa? Se dico che un prodotto idrata, cioè aumenta i livelli di acqua all’interno della cute, deve avere una serie di caratteristiche che vengono sottoposte a test. “Clean” racchiude il concetto del “100% principi attivi e zero sostanze inutili”. “Beauty” indica il mio modello di bellezza, ossia che una pelle bella è una pelle sana. Un uomo o una donna possono essere belli a 20 come a 70 anni, con le rughe prima o poi dobbiamo scendere a compromessi, altrimenti ci trasformiamo in maschere di plastica.
Abbiamo certificato i nostri prodotti come vegan, gluten free, abbiamo eliminato i metalli pesanti (nikel, mercurio, piombo, cobalto). Garantiamo il consumatore non solo sull’efficacia del prodotto, ma anche sulla sua sicurezza. Per me il cosmetico deve essere 100% puro e privo di inquinanti, questo per me è importante.

Una pelle bella è una pelle sana: ma si può arrestare o rallentare l’invecchiamento?
No, l’invecchiamento non si può fermare. Però, si può avere una pelle bella. E per farlo, bisogna innanzitutto partire da una corretta detersione. Dico sempre che fin’ora ci siamo lavati troppo e male, con dei detergenti molto aggressivi, pieni di tensioattivi e schiumogeni che per altro hanno un grande impatto sull’ambiente. E se fanno male all’ambiente, fanno male anche a noi.
Lavarsi è importante ma bisogna farlo nel modo corretto. Teniamo presente che siamo rivestiti da una emulsione, una crema naturale, la più preziosa che possiamo avere, il film idrolipidico, che ci protegge e ci fa avere una pelle in equilibrio, cioè né troppo secca né troppo grassa. Ma se ci laviamo male, con prodotti aggressivi che asportano questa naturale protezione, invecchieremo molto più velocemente. Il primo consiglio è di scegliere accuratamente con cosa ci si lava. In media una donna usa 12 prodotti al giorno, un uomo sei. È inutile spendere cifre incredibili per una crema, se poi ci laviamo male, perché stiamo già facendo un danno.
Secondo motivo di invecchiamento precoce, è l’esposizione al Sole. Il Sole andrebbe preso in maniera morigerata e solo con la protezione, mai negli orari di punta. Naturalmente la skincare è altrettanto importante.
Bisognerebbe diventare consumatori informati, cioè sapere cosa contengono i prodotti che usiamo. Innanzitutto bisogna capire che i cosmetici-spazzatura sono presenti in tutti i canali, dal mass market alla farmacia, all’erboristeria, e in tutte le fasce di prezzo. Non è detto che se si spende una cifra esorbitante, il prodotto sia sicuro. Per scegliere, bisognerebbe fare un piccolo approfondimento sugli ingredienti. I primi elencati sono quelli presenti in maggiore quantità nel prodotto. Se in cima si trovano silicone o derivati del petrolio, quel cosmetico è da evitare, perché a lungo andare porta a ispessimento cutaneo, secchezza e fa invecchiare più velocemente la pelle. Diffidare anche da slogan tipo, riduzione del 50% delle rughe. Si tratta solo di marketing.

L’uso prolungato delle mascherine può rovinare la pelle: cosa consiglia per proteggerla?
L’uso delle mascherine può avere un impatto negativo se si indossano per tante ore consecutive, come accade ad esempio a chi lavora in ospedale. Se la si porta solo per uscire, non dovrebbe causare problemi a meno che già non si abbia una pelle particolarmente sensibile. Più che altro uno dei problemi di questo periodo è che ci si è lavati molto più spesso le mani utilizzando gel molto pesanti a base alcolica superiore al 75%, che portano a screpolature, disidratazione, irritazione. Anche in questo caso è importante lavare le mani in modo corretto e poi idratarle molto più di prima.

A proposito di ricerca e innovazione: avete annunciato il primo cosmetico in 3D, di cosa si tratta?
Il prodotto sarà lanciato nel 2021. La ricerca è iniziata quasi tre anni fa e ha anche collaborato il Professor Manfredini dell’Università di Ferrara. Partendo dall’idea che con la stampante in 3D si possono fare molte cose, volevamo creare un prodotto più efficace di quelli che sono a disposizione. Abbiamo cominciato a lavorare con l’acido ialuronico. Attraverso la stampante in 3D abbiamo depositato, formattato questo ialuronico molto molto piccolo. Avendo a disposizione le tre dimensioni, abbiamo potuto aumentare la superficie di contatto dello iarulonico con la cute. Essendo idroscopico, ossia raccoglie subito l’umidità, e la nostra pelle è umida, abbiamo ottenuto questo assorbimento immediato del principio attivo, fino a 100 volte superiore rispetto a un cosmetico tradizionale. Quindi sarà molto più efficace. Tutto ciò avviene in una camera bianca, e questo è il secondo vantaggio, ossia in condizioni di sterilità assoluta della stampa, del deposito della materia e anche della chiusura del confezionamento. Il risultato sarà un prodotto in purezza totale con un’efficacia decisamente superiore e in sicurezza completa. Addirittura neppure si toccherà il prodotto con le mani, perché sarà confezionato in un packaging che aperto si appoggerà direttamente alla parte del viso che si andrà a trattare. Altro vantaggio è l’eco-sostenibilità su cui abbiamo lavorato molto nell’ultimo anno, con l’eliminazione totale del packaging secondario. Eco-sostenibilità, trasparenza, sicurezza ed efficacia sono i quattro pilastri di tutto il mio lavoro.