Martina di Amici: “Maria De Filippi mi capiva con uno sguardo. Con Kumo ci sentiamo”

Martina ha pubblicato il suo primo EP, "Al centro del panorama" e a noi ha raccontato come è nato, della sua esperienza ad Amici 23 e di Kumo

Foto di Federica Cislaghi

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Martina, rivelazione dell’ultima edizione di Amici, è uscita col suo primo EP, Al centro del panorama, che racchiude e rappresenta il suo stile musicale, caratterizzato da un’anima soul, grande estensione vocale e una straordinaria precisione tecnica che le permettono di spaziare in una molteplice varietà di generi e stili musicali.

All’interno del nuovo progetto sono contenuti, oltre a due nuovi inediti, i due brani Da quando non ho smesso di amarti e Niente come te (presentati e rilasciati durante Amici), il singolo che dà nome all’EP, Al centro del panorama, e la cover del brano di Alessandra Amoroso È vero che vuoi restare.

Martina ci ha raccontato come è nato questo suo primo EP, quali sono le sue aspettative, come è andata con Amici 23 e l’incontro con Maria De Filippi.

Il tuo primo progetto discografico Al centro del panorama che cosa racconta di te?
Al centro del panorama è il mio primo EP e rappresenta in questo momento l’inizio e la fine di un capitolo della mia vita. Fine perché è come se avessi concluso così il percorso che ho cominciato con Amici; inizio perché spero sia il primo di tanti altri progetti, quindi che sia l’inizio della mia carriera musicale.

Come hai scelto i brani da inserire in Al centro del panorama?
Due li ho presentati ad Amici. Gli altri li ho selezionati tra i brani che mi hanno proposto. Il filo conduttore dell’EP è una storia d’amore. Fa eccezione solo la canzone che dà il titolo all’album e ha un sound un po’ più fresco, mentre gli altri brani hanno un’ anima più ballad, da pop classico italiano.

Martina
Fonte: Ufficio stampa Martina
Martina

Tra questi c’è È vero che vuoi restare, brano di Alessandra Amoroso: quali emozioni ti ha dato? Perché lo hai voluto incidere?
Ho scelto il brano di Alessandra Amoroso perché tra le cover che ho interpretato è stata una di quelle che mi ha maggiormente segnato, nel senso che quando ho finito di cantarla, ero entrata talmente tanto nel testo da lasciarmi il magone. Così ho deciso di inserirla nell’EP.

L’esperienza ad Amici immagino sia stata fondamentale per il tuo percorso di artista, che cosa ti ha insegnato?
Sì è stata molto importante. Mi ha insegnato tanto a livello artistico e personale. Artistico perché ad Amici sono stata seguita, come tutti gli allievi,  da tanti vocal coach, ciascuno dei quali mi ha dato importanti consigli, spiegando come interpretare al meglio una canzone, come vederne anche significati alternativi. Mentre dal punto di vista personale ho principalmente conosciuto e accettato alcuni lati del mio carattere, mi sono infatti trovata ad affrontare dei problemi da soli, perché non è permesso avere sempre con sé il telefono, lo avevamo a disposizione solo mezz’ora al giorno. E questo ha comportato che io come gli altri ci siamo trovati ad affrontare molto spesso da soli certe situazioni.

Il consiglio più importante che ti è stato dato?
‘Credici di più, è tutto in regola e non ti manca nulla’. Principalmente è questo.

Com’è stata Maria De Filippi?
Maria De Filippi mi ha aiutata tantissimo. Era arrivata a un punto che bastava un mio sguardo e capiva cosa pensavo. Mi ha aiutato molto a presentarmi, spronandomi a dire quello che pensavo. E poi c’è sempre stata nei momenti di sconforto, aveva sempre le parole giuste. Presentava le cose con grande oggettività, permettendo di vederle in modo distaccato. Spesso per noi certe situazioni erano vissute come una catastrofe, lei trovava il modo di ricondurci alla realtà, considerandole da un altro punto di vista.

È vero che hai aspettato due anni prima di deciderti a partecipare ad Amici?
Sì, perché ero indecisa su quello che volevo fare. Volevo vivere di musica  ma mi sono iscritta anche all’università, alla triennale di Biotecnologie. Però mi sono accorta che l’università stava diventato più un piano A che un piano B. Così quando mi sono laureata, mi sono detta: ‘Ora devi pensare a quello che vuoi fare veramente, vuoi seguire il tuo sogno o vuoi continuare con le biotecnologie?’. Alla fine ho scelto di buttarmi e ho mandato la mia candidatura ad Amici. Non l’ho fatto prima, perché avevo paura di non farcela, era questo che mi bloccava.

Martina
Fonte: Ufficio stampa Martina
Martina

In effetti non è un percorso facile quello di Amici, tu lo consiglieresti comunque?
Assolutamente sì, perché forma tantissimo, è proprio un percorso di vita, non solo professionale.

Si è molto parlato durante Amici del tuo legame con Kumo, vi sentite ancora?
Sì, ci sentiamo ancora. Siamo molto amici, ma niente di più, perché sono circolate tanti voci, ma non c’è altro tra noi [ride ndr]. Lui è un vero amico, ci sentiamo spesso e mi dà molti consigli, ma questo accade anche con altri, non solo con lui.

C’è un cantante o una cantante che non smetteresti mai di ascoltare?
Beyoncé. Lei l’ascolto a ripetizione.

Dunque duettare con lei è il tuo sogno nel cassetto?
Sì, un sogno molto difficile da realizzare [ride, ndr].

E del tour cosa ci dici?
Da fine giugno a metà luglio sono stata impegnata in un instore tour in varie città dove ho presentato il disco con dei mini live.

Qual è il tormentone di quest’estate, esclusi i tuoi brani?
Paprika di Ghali.