In quello che ci ha raccontato Cristina Bowerman, chef stellato di fama internazionale, si avverte una lezione più ampia del semplice gesto culinario: cucinare non è solo nutrire, ma scegliere consapevolmente, creare senza sprecare, e soprattutto continuare a credere nella forza delle proprie passioni.
Indice
Chef Cristina Bowerman, intervista
Partiamo da un tema che le sta molto a cuore: come si possono ridurre gli sprechi in cucina nella vita di tutti i giorni?
Le regole sono quelle delle nostre nonne. Noi veniamo da una tradizione di cucina povera, dove nulla si buttava. Mia nonna, per esempio, faceva il brodo con le bucce dei piselli, poi le frullava e le aggiungeva alla pasta con i piselli. Oggi abbiamo perso questa logica del recupero. Il primo passo è programmarsi: la spesa va fatta più volte alla settimana, in piccole quantità. Chi compra una volta sola tende a cadere nelle trappole delle offerte e finisce per sprecare. Comprare meno, ma meglio, è il modo più intelligente di risparmiare e rispettare il cibo.
Molto spesso acquistiamo alimenti surgelati, aiutano davvero a sprecare meno? Quali sono i vantaggi?
Assolutamente sì, se parliamo di prodotti di qualità. I surgelati sono spesso più sicuri e nutrienti di quelli “freschi” venduti al supermercato, dove la catena del freddo non è sempre rispettata. Io ho collaborato con Findus proprio perché credo in un uso consapevole di questi prodotti. Non è una questione di risparmio, ma di sostenibilità: posso usare solo la quantità che mi serve, senza sprecare nulla. Un gambero surgelato in barca, trattato correttamente, può essere migliore di uno fresco esposto sul ghiaccio in pescheria.
A casa come ricicla gli avanzi? C’è una ricetta in particolare che ama fare?
Quello che a me piace fare è la frittata di pasta o la pasta ripassata. È un piatto che mi ricorda mio padre. Quando sabato preparava gli spaghetti al pomodoro, ne faceva sempre di più apposta. Diceva: ‘Voi non capite niente, domani li ripasso e saranno ancora più buoni’. E lo erano davvero.
È un gesto di amore e di memoria. Ogni volta che preparo una frittata di pasta, rivedo quella scena. In fondo, la cucina è anche questo: un modo per tenere vivi i ricordi e le persone.
Il piatto che più ama cucinare in assoluto?
Onestamente non esiste. Forse, ma è uno dei mille che mi piace, è cucinare i ceci. Ci metto tantissimo a prepararli, perché i ceci devono rimanere tutti interi. In questo consiste la bravura nel farli, perciò ci vuole tempo e impegno. Quando sono quasi pronti, assaggio l’acqua di cottura con un po’ di succo di limone e parmigiano. È un rito, una piccola cerimonia domestica.
Mi piace la loro semplicità: i ceci non hanno bisogno di orpelli, ma di rispetto. Sono un po’ come la cucina in generale, se la tratti bene, restituisce il meglio.
C’è un ingrediente che non manca mai nella sua dispensa?
I legumi, senza esitazione. Sono nutrienti, versatili, economici e fanno parte della mia identità pugliese.
Fave, ceci, lenticchie, fagioli: da noi si mangiavano ogni settimana, molto prima che diventassero una moda “healthy”. Mio figlio adora la pasta con le lenticchie, e io continuo a cucinarla come faceva mia madre. I legumi sono il simbolo di una cucina povera solo in apparenza, ma in realtà ricchissima di sapore e significato.
Lei è un punto di riferimento per molte donne che vogliono entrare nel mondo dell’alta cucina. Che consiglio darebbe a chi sogna di seguire le sue orme?
Abbassare la testa e lavorare sodo. E soprattutto, non ascoltare chi ti scoraggia. Il dovere più grande di un giovane è scoprire la propria passione. Tutto il resto — il giudizio, le paure, i limiti — è secondario.
Quando ho cominciato, molti mi prendevano in giro: la mia cucina era diversa, e questo spaventava. Se li avessi ascoltati, non sarei arrivata dove sono. Serve tenacia, ma anche curiosità e coraggio. Non basta cucinare bene: bisogna avere qualcosa da dire con il proprio cibo.
Lei, tra l’altro, ha avuto una carriera completamente diversa prima di dedicarsi alla ristorazione.
Sì, ho studiato giurisprudenza e ho lavorato a lungo in altri ambiti. Ero brava, avevo successo, ma non era la mia strada definitiva. Poi la cucina mi ha chiamata, e non ho potuto ignorarla. È stato come innamorarsi di nuovo, ma in modo più profondo.
Quando cucino, perdo la percezione del tempo: è lì che capisci che hai trovato la tua vocazione. E alla fine, anche se all’inizio vieni frainteso, il riconoscimento arriva. Sempre.
Chef Cristina Bowerman, le ricette speciali
Nota per il suo impegno nella riduzione degli sprechi in cucina, Cristina Bowerman ha collaborato con Findus per sviluppare un progetto speciale con i prodotti della linea Vegetali creando appositamente delle ricette speciale antispreco.
Cannellone di patate e pesto avvolto in foglie di Spinaci Primavera Findus, con salsa di pomodori secchi e capperi
Ingredienti (4 persone)
Per il ripieno:
- 400 g patate a pasta bianca
- 60 g pesto di basilico
- Sale e pepe q.b.
Per l’involucro:
- 500 gr di Spinaci Primavera Findus
- Olio extravergine d’oliva
Per la salsa:
- 150 g pomodori secchi sott’olio, ben sgocciolati
- 25 g capperi sotto sale, dissalati
- 1 spicchio d’aglio piccolo
- 50 ml olio extravergine d’oliva
- Acqua q.b.
Finitura:
- Germogli o basilico fresco
- Olio extravergine a crudo
- Pepe nero macinato
Procedimento
Preparare il ripieno
Lessare le patate con la buccia, pelarle e schiacciarle (non frullate!). Amalgamarle con il pesto, sale e pepe fino a ottenere una purea consistente.
Preparare le foglie di Spinaci Primavera Findus
Scongelare gli Spinaci Primavera. Strizzarli per eliminare l’eventuale acqua in eccesso e cuocerli in padella con poco olio all’aglio. Stenderli su un tappetino di silicone o carta forno, asciugandoli quanto più possibile. Lasciare delle foglie da parte per avvolgere i “cannelloni”.
Formare i cannelloni
Mettere la purea di patate al pesto in un sac a poche e riempire la sfoglia di Spinaci Primavera, formando un rettangolo, e avvolgere per ottenere un cilindro compatto. Ripetere fino a terminare il composto. Al momento del servizio, scaldare i cannelloni al vapore o in forno coperti per pochi minuti, per non seccare le foglie.
Preparare la salsa
Frullare pomodori secchi, capperi, aglio e olio, aggiungendo acqua fino a ottenere una crema morbida e vellutata.

Impiattamento
Velare il fondo del piatto con la salsa di pomodori secchi e capperi. Adagiare sopra il cannellone, facendo in modo che le foglie di Spinaci Primavera siano ben visibili e creino una texture naturale. Rifinire con germogli o foglie di basilico, un filo d’olio e pepe nero.
Pisellini Primavera Findus, Fiori di Merluzzo Findus in infusione di rapa rossa fermentata
Ingredienti (4 persone)
Per il merluzzo:
- 4 Fiori di Merluzzo Findus
- 250 ml succo di rapa rossa fermentata
- Sale fino q.b.
- Zucchero di canna q.b.
Per i pisellini:
- 250 g Pisellini Primavera Findus
- 20 g burro
- Sale e pepe q.b.
Per la crema di pisellini:
- 150 g Pisellini Primavera Findus
- 15 ml olio extravergine d’oliva e (se desiderato) spicchio d’aglio
- Acqua q.b.
Finitura:
- Germogli freschi (pisello, ravanello o senape)
- Olio extravergine d’oliva
- Scorza di limone grattugiata
Procedimento
Infusione dei Fiori di Merluzzo Findus
Mescolare succo di rapa rossa fermentata con un pizzico di sale e zucchero. Immergere i Fiori di Merluzzo Findus e lasciare in infusione in frigorifero per 2–3 ore circa. Il pesce assumerà un colore rosso intenso. Al servizio, cuocere delicatamente al vapore (10 minuti) o in forno coperto a 220 °C per non asciugarlo. In alternativa, in padella, coperto con pochissima acqua e fuoco bassissimo.
Pisellini Primavera Findus
Sbollentare i Pisellini Primavera in acqua salata per 5 minuti, quindi raffreddarli in acqua e ghiaccio. Saltarne metà in padella con olio all’aglio, sale per servirli interi e lucidi.
Crema di Pisellini Primavera Findus
Frullare l’altra metà dei Pisellini Primavera con olio extravergine e poca acqua, fino a ottenere una crema liscia. Passare al setaccio fine per un risultato vellutato, se necessario.

Impiattamento
Stendere la crema di Pisellini Primavera sul fondo del piatto. Adagiare sopra il Fiore di Merluzzo rosso vivo. Distribuire i Pisellini Primavera interi a contorno per dare croccantezza e colore. Rifinire con germogli, scorza di limone e un filo d’olio a crudo.
Gnocchetti di Minestrone Tradizione Findus, con crema di verdure e olio affumicato
Ingredienti (4 persone)
Per gli gnocchetti:
- 400 g Minestrone Tradizione Findus
- 200 g patate lessate
- 80 g farina 00 (più q.b. per la lavorazione)
- 1 tuorlo
- Sale e pepe q.b.
Per la crema di verdure:
- 250 g Minestrone Tradizione Findus
- 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
- Brodo vegetale q.b.
- Sale q.b.
Per la finitura:
- Olio extravergine affumicato (o normale con gocce di essenza affumicata)
- Germogli freschi o erbe aromatiche (timo, basilico, erba cipollina)
- Parmigiano Reggiano grattugiato (opzionale)
Procedimento
Preparare il Minestrone Tradizione Findus
Cuocere il Minestrone Tradizione in acqua salata fino a che le verdure siano morbide. Dividere la quantità: una parte servirà per l’impasto degli gnocchi, un’altra per la crema.
Gnocchetti di Minestrone Tradizione Findus
Frullare metà del Minestrone Tradizione e unirlo alle patate schiacciate. Incorporare il tuorlo e la farina fino a ottenere un impasto morbido ma lavorabile. Formare dei piccoli gnocchetti. Lessarli in acqua bollente salata: sono pronti quando salgono a galla.
Crema di verdure
Frullare il resto del Minestrone Tradizione con poco brodo vegetale e olio, fino a ottenere una crema liscia e vellutata. Aggiustare di sale.

Impiattamento
Velare il fondo del piatto con la crema di verdure. Disporre sopra gli gnocchetti caldi. Condire con un filo di olio affumicato, germogli freschi e, a piacere, una spolverata di Parmigiano Reggiano.