C’è una storia che si cela dietro il personaggio di Pocahontas, ed è bellissima

È una storia che parla di amore, di coraggio e di speranza. È la vera storia di Pocahontas che ha ispirato uno dei cartoni più belli della Walt Disney

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Pubblicato: 11 Aprile 2022 12:45Aggiornato: 30 Gennaio 2024 17:10

Abbiamo imparato molto dalle favole che ci tenevano compagnia quando eravamo solo delle bambine, quelle che guardavamo con occhi sognanti e tanto entusiasmo davanti al piccolo e al grande schermo. I classici Disney, ci hanno insegnato tutto quello che sapevamo sulla vita, sui grandi amori, sulle sfide e sul lieto fine.

Certo che poi, crescendo, l’abbiamo capito che la vita sa essere molto più dura e complicata di una favola. Eppure, quelle che sembravano essere solo le storie avvincenti dei nostri personaggi del cuore si sono trasformate, col tempo, in lezioni di vita sulla solidarietà, sulla resilienza, sulla speranza e sul coraggio. Ci hanno insegnato che la gentilezza e l’amore sono più forti dell’odio, della guerra e delle discriminazioni, così come ha fatto Pocahontas, la principessa indiana figlia del capo tribù, nonché la protagonista dell’omonimo Cartone Disney del 1995.

E forse questa è stata una delle favole più belle che abbiamo visto. E non solo per la bontà d’animo della sua protagonista e neanche per l’amore gentile e inaspettato con John Smith che, nonostante tutto, non ha avuto il suo lieto fine. Il cartone di Pocahontas ci è piaciuto, e ci piace ancora, perché quella favola era reale.

C’era una volta Pocahontas

Il lungometraggio animato della Walt Disney, infatti, è ispirato alla storia di Pocahontas, un’indigena powhatan della Virginia, figlia del capo della tribù che nel 1607 salvò la vita a uno dei coloni arrivati nel Paese, John Smith di Jamestown.

Nata nel 1595 col nome di battesimo Matoaka, è stata soprannominata Pocahontas per la sua natura vivace e ribelle. Le poche testimonianze della sua vita si concentrano soprattutto nel periodo dopo l’arrivo dei coloni inglesi in Virginia nel 1607 e con l’incontro con Smith.

L’uomo, che venne catturato dalla sua tribù e condannato a morte per l’invasione, fu salvato proprio dalla giovanissima Pocahontas, che rischiò con coraggio la sua stessa vita. Un atto, il suo, che permise alla tribù di Powhatan di instaurare un legame di amicizia e rispetto con i coloni inglesi.

L’unica fonte di questa storia è il racconto dello stesso Smith, quello sul quale la Walt Disney ha realizzato il suo lungometraggio, il primo ispirato a una storia vera.

Native American Princess Pocahontas
Fonte: Three Lions/Getty Images
Pocahontas in un dipinto di Jean Leon Gerome Ferris

La prigionia e la guerra

La sua storia è stata utilizzata tristemente da parte dei colonizzatori a lungo, come testimonianza della capacità di poter “addomesticare” la natura selvaggia degli indigeni, ma in realtà la storia di Pocahontas ci parla di coraggio, di amore e di speranza.

E poi, cos’è successo nella realtà? Nonostante gli accordi di pace tra le parti, i coloni decisero di espandersi incrinando i rapporti con le tribù locali. Questo diede vita a conflitti cruenti nei quali persero la vita molti uomini. Ancora una volta, la coraggiosa figlia del capo tribù salvò la vita a John Smith. Tra i due non nascerà nessuna storia d’amore, almeno è questo quello che riportano le fonti storiche. Sappiamo però che nel 1613 la ragazza fu catturata dai coloni inglesi.

Dopo la liberazione Pocahontas scappò a Henricus dove incontrò il vedovo John Rolfe con il quale convolò a nozze qualche anno dopo. Il loro matrimonio divenne l’emblema di una nuova pace tra i coloni di Jamestown e la tribù Powathan.

Quello che resta di Pocahontas

Sappiamo che dopo il matrimonio Pocahontas, ribattezzata Lady Rebecca, rincontrò John Smith, l’uomo che aveva salvato anni prima e che lei credeva fosse morto. Mentre nel marzo del 1617, insieme a suo marito, decise di tornare in Virginia, nella sua casa, ma a causa di una malattia che provocò la sua morte quel sogno di ritornare non si avverò mai più.

Il corpo di Pocahontas fu sepolto nella parrocchia di San Giorgio a Gravesend, sotto la pavimentazione della chiesa, ma a seguito di un incendio si persero le coordinate esatte del luogo. In suo onore, però, è stata eretta una statua a grandezza naturale a Jamestown dove ella rivive. Così come la sua storia, seppur parzialmente romanzata, rivive in uno dei cartoni animati più belli che abbiamo mai visto e che ricordano il coraggio della grande nativa americana che lottò per la pace tra i coloni e il suo popolo.

La statua di Pocahontas
Fonte: The Washington Post via Getty Image
La statua di Pocahontas, St. George’s Church, Gravesend