Una carrozza, un castello, abiti maestosi e un impero da gestire non bastano a creare una favola felice. E lo sa bene Sissi, che con il suo Franz, ha dovuto combattere contro le convenzioni, i tradimenti, i lutti e il dolore fino a rinunciare, per sempre, al lieto fine. A non abbandonarla mai quell’idea di un finale fiabesco, invece, sono stati gli altri che hanno contribuito a creare il mito d’amore di Sissi e Franz.
Perché è bello pensare all’amore come a qualcosa che può salvare il mondo e cambiare in meglio la vita delle persone. Ma basta dare un’occhiata alla letteratura o a alla storia per comprendere che la realtà è molto lontana dalla visione romantica che abbiamo delle cose.
Romeo e Giulietta, Jay Gatsby e Daisy, Paolo e Francesca sono solo alcune delle coppie letterarie che ci parlano di tragedie, malinconie, di ricerche esasperanti di una felicità che sembra non arrivare mai. Tra questi ci sono anche Sissi e Franz con il loro amore sfortunato, consacrato a mito dai sudditi dopo la morte della principessa divenuta imperatrice. Questa è la loro vera storia.
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Sissi e Franz
La storia tra Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, conosciuta come Sissi, e Francesco Giuseppe d’Austria, è stata raccontata dalle cronache del tempo e ripresa a più battute dalla letteratura e dal cinema.
È proprio grazie a quei racconti che, con il tempo, il loro amore è diventato leggenda, una favola moderna a cui ispirarsi. Ma la verità è che quella storia idilliaca con un finale tanto tragico, si discosta molto dalla realtà che Sissi e Franz hanno dovuto affrontare. Una quotidianità fatta di dolore, perdite, tradimenti e fraintendimenti che costeranno la serenità alla bellissima imperatrice d’Austria, e altrettanto dolore al consorte.
Il primo incontro
La prima volta che Sissi vede Franz ha solo 15 anni e certo non si aspetta di incontrare quello che diventerà il suo futuro marito e padre dei suoi figli. La giovane principessa, infatti, arriva a corte insieme alla madre Ludovica per accompagnare sua sorella. È Elena di Baviera la promessa sposa dell’Imperatore d’Austria.
Il matrimonio tra i due, che sono cugini, è strategico: in questo modo il potere dell’Impero sarebbe stato ancora più grande. A Sissi viene concesso di partecipare all’incontro voluto dall’arciduchessa Sofia per conoscere Carlo, fratello minore dell’Imperatore. Ma nulla è andato secondo i piani. Quando Franz vede Sissi, considerata la Rosa di Baviera per la sua indescrivibile bellezza, se ne innamora perdutamente. È lei che vuole sposare, ma nessuno è d’accordo, soprattutto Sofia che considera la giovane di Wittelsbach non altezza del ruolo da futura imperatrice.
Il matrimonio
Franz va dritto per la sua strada e alla fine ci riesce: sposa la sua Sissi il 24 aprile nel 1854. La notizia del matrimonio si diffonde nell’impero e tutti restano folgorati dalla bellezza della futura Imperatrice che diventerà, presto, un’icona.
Ma la favola di Sissi e Franz è destinata a diventare un incubo. Nonostante un primo periodo fatto di amore, tenerezza e serenità, la giovane sposa mal tollera il peso dei giudizi di Sofia di Baviera e le imposizioni della famiglia imperiale. Gli stessi Sissi e Franz fanno fatica a comprendersi: lei, ancora troppo giovane e inesperta, rimpiange la libertà e la spensieratezza in cui viveva fino a poco tempo prima nella casa di famiglia. Franz, abituato alle rigidissime regole di corte e agli impegni istituzionali, non capisce la sua insofferenza.
Sissi resta spesso da sola nel castello, mentre Franz svolge i suoi doveri, cercando una via di fuga nella poesia, nello sport e nell’equitazione. Ma è proprio in questi anni che le ombre si fanno spazio prepotentemente oscurando la luce negli occhi della neo sposa: ossessionata dal peso e dall’alimentazione, si sottoppone a diete rigidissime che minano la sua salute.
Il dolore di Sissi
Nonostante la sofferta vita di corte, Sissi non è più sola quando il suo Franz va via: nel 1855 e nel 1856 nascono Sofia e Gisella. Ed è proprio con la neonata famiglia che sceglierà di viaggiare, per ritrovare la serenità che non ha più a palazzo.
Durante uno dei viaggi con le bambine, che incontrano il dissenso dell’arciduchessa, Sofia si ammala e muore. Il tragico evento sconvolge Sissi che decide di tornare nel castello e di rinchiudersi nelle sue stanze. I sensi di colpa la divorano al punto tale che decide di rinunciare al suo ruolo di madre e affidare la cresciuta e l’educazione di Giselle a sua nonna.
Non sarà, purtroppo questo, l’unico lutto che graverà sul cuore fragile di Sissi. Nel 1889, infatti, l’erede maschio Rodolfo, nato nel 1858, si toglierà tragicamente la vita.
I tradimenti e gli amanti
Quel che resta ora, della rosa di Baviera, è una donna addolorata, gracile ed esile. Sissi è anoressica e i medici le consigliano di andare in una clinica specializzata a Madeira. Così parte e la sua presenza nel palazzo diventa sempre più fugace. Ma nel 1867 Sissi viene incoronata regina apostolica d’Ungheria, Paese al quale l’imperatrice tiene molto. È questo il momento per Sissi e Franz di ritrovare la complicità perduta e l’amore affievolito dal dolore e dalle incomprensioni. Un anno dopo, infatti, nascerà Marie-Valérie.
A corte però, le persone parlano e bisbigliano al passaggio di Elisabetta, secondo loro la quartogenita non è figlia dell’Imperatore, ma di un uomo molto vicino al sovrano. Le voci, però, resteranno tali e Sissi e Franz non si allontaneranno neanche per un momento.
Almeno fino a quando l’attrice Katharina Schratt arriva nella vita dei coniugi. L’attrice teatrale austriaca, conosciuta anche come Imperatrice d’Austria senza corona, entra in punta di piedi nella vita dell’Imperatore diventando sua amante e confidente. Lui le regalerà anche una grande villa nel del Castello di Schönbrunn per averla vicino, per colmare la solitudine. Sissi, invece, continuerà a viaggiare per l’Europa, lontana da quel palazzo pregno ormai di ricordi dolorosi.
L’inizio della leggenda
L’assenza di Sissi nel palazzo si fa sempre più pesante. L’imperatrice trascorre la maggior parte del suo tempo in Ungheria e in Grecia, ma lo fa con totale discrezione, lontano da tutti, perché è così che vuole vivere. Libera dalle rigide regole che la corona le ha imposto sin dalla sua giovane età.
Ma è tra quelle rigide regole, che però, lascia quelli sono i suoi amori più grandi. Così tra il desiderio vivere quella libertà tanto agognata, e la mancanza degli affetti più cari, Sissi è sempre più nervosa, agitata e ansiosa. Combatte ancora con il suo peso e anche con la paura di invecchiare. Nel 1896 è ancora al fianco di Franz per celebrare i mille anni della fondazione dell’Ungheria, ma sarà l’ultima volta che verranno visti insieme.
Due anni dopo, il 9 settembre del 1898 Sissi è a Ginevra insieme alla sua dama di compagnia. Passeggiano sul lago ma non sono sole, un uomo le sta seguendo. Si tratta di Luigi Lucheni, un anarchico italiano che prova ostilità nei confronti della casata germanica. Sceglie Sissi come sua vittima e l’accoltella. Dopo poche ore l’Imperatrice muore per un’emorragia interna.
“Nulla mi è stato risparmiato su questa terra!” esclama Franz quando viene allertato della tragica morte di sua moglie. Nonostante il desiderio di essere sepolta a Corfù, i funerali vengono celebrati a Vienna ed è durante questi che i cittadini piangono, onorano e ricordano l’Imperatrice dimostrando una profonda ammirazione per lei.
Così, con la sua morte, iniziava la favola eterna di Sissi e Franz.