C'è una leggenda dei nativi americani sulla rinascita dell'aquila che ci insegna a spiccare il volo e ad affrontare con coraggio tutti gli ostacoli della vita
7 Settembre 2021 16:27
Fonte: iStock
La leggenda dell'aquila
Quante volte abbiamo rinunciato a quei sogni straordinari solo per paura del fallimento? E quante volte, ancora, siamo rimaste in quella comfort zone così limitante, ma così rassicurante, solo per il timore di farci male? Tante, troppe. E a poco serve la voglia di spiccare il volo, se poi il pensiero ci terrorizza. Eppure dovremmo tutti prendere esempio dalle aquile: trovare la forza per cambiare e per superare gli ostacoli che incontriamo lungo il nostro cammino.
Registrati per continuare a leggere GRATIS questo contenuto
Hai già un profilo su DiLei?
Perché parliamo di aquile? Perché c'è una leggenda tanto antica quanto affascinante che riguarda questo misterioso e potente animale, osannato dalle civiltà più antiche e moderne. All'aquila, capace di volare ad altezze irraggiungibili, è sempre stato attribuito il mito dell'invincibilità. L'animale, infatti, è stato spesso paragonato al sole o agli dei, e se il leone è sempre stato considerato il re della foresta, lei è in assoluto la regina del cielo.
Attorno alla sua figura sono state costruite storie, miti e leggende e, una di queste, attribuita ai nativi americani, ci ha colpito particolarmente perché ci insegna una lezione davvero preziosa.
Secondo la leggenda, l'aquila vive fino a 70 anni, ma per arrivare a questa veneranda età deve, a un certo punto della sua vita, prendere una decisione molto difficile. A circa 40 anni, infatti, l'animale perde di potenza ed energia. Cercare cibo diventa difficile così come lo è spiccare il volo.
Può scegliere di lasciarsi andare, e di morire, oppure di affrontare un processo di rinnovamento che le consente di vivere altri 30 anni. Ma il percorso non è semplice e, anzi, è doloroso e molto faticoso. Per continuare a vivere, infatti, l'animale deve recarsi in cima a una montagna in un luogo inaccessibile e lì spaccare il becco contro una parete per romperlo, e lasciare così che si rigeneri.
Con il nuovo becco dovrà strappare i suoi vecchi artigli e lasciare che questi ricrescano, per poi compiere la stessa operazione anche con le sue piume. 150 giorni di sofferenza che però consentono all'aquila di rinascere, più bella e più forte di prima. Da questo momento inizia il suo volo di rinnovamento, la sua seconda vita.
Possiamo essere come le aquile e fare come loro, affrontare con coraggio il volo verso il nostro cambiamento. Possiamo fare come loro accettare e superare gli ostacoli e, ancora, per lasciare andare via il passato e ricominciare. Certo questo fa paura, perché nessuno ci dà la garanzia di trovare un posto sicuro dove rifugiarsi nella peggiore delle tempeste, ma sta a noi scegliere di rischiare. E farlo vale sempre la pena.